giovedì 6 agosto 2009

BOB DYLAN E IL PATTO DEL CROCEVIA


BOB DYLAN E IL PATTO DEL CROCEVIA

No Direction Home: Bob Dylan è un documentario su due DVD realizzato nel 2005 da Martin Scorsese che ripercorre la vita di Bob Dylan (alias Robert Allen Zimmerman) fino all'incidente motociclistico occorsogli nel 1966 e il suo impatto sulla musica e sulla cultura americana. Il film si concentra soprattutto sul periodo tra l'arrivo di Dylan a New York nel gennaio del 1961 e il suo temporaneo ritiro dalle scene nel 1966. Questo periodo racchiude l'ascesa al successo di Dylan come cantautore folk e le polemiche generate dal suo passaggio alla musica rock. Il titolo è tratto da un verso della canzone Like a Rolling Stone, contenuta nell'album Highway 61 Revisited.


Le convinzioni religiose di Dylan sono state sempre abbastanza incostanti. Nato in una famiglia ebraica, Dylan (il cui vero nome è Zushe ben Avraham), nel 1970, divenne un cristiano rinato. Dal gennaio all'aprile del 1979, Dylan frequentò una classe di biblistica alla Vineyard School of Discipleship a Reseda, nel sud della California. Il pastore Kenn Gulliksen dichiarò: «Larry Myers e Paul Edmond andarono nella casa di Dylan e gli amministrarono i sacramenti. Rispose dicendo "sì"; lui in effetti vuole Cristo nella sua vita. E pregò quel giorno e ricevette il Signore». Nel 1980, Dylan pubblicò un album evangelico, Saved. Ma negli anni '80 si riavvicinò al giudaismo e probabilmente ha supportato il potente movimento ultra ortodosso Chabad Lubavitch e ha partecipato a molti rituali ebraici. Più recentemente è venuto alla luce il fatto che Dylan ha prestato servizio in alcune sinagoghe Chabad in varie ricorrenze importanti. Era presente a Woodbury, in una sinagoga di New York nel 2005, e ha servito per la Congregazione Beth Tafillah ad Atlanta, in Georgia, il 22 settembre 2007 (durante lo Yom Kippur), dove è stato chiamato a leggere la Toràh per la sesta aliyah 1.





Tutti, d'altronde, ricorderanno come, in occasione del 23º Congresso Eucaristico Nazionale, tenutosi a Bologna, il 27 settembre 1997 Dylan si esibì davanti a Giovanni Paolo II (1920-2005) e a 300.000 persone. Questo fatto provocò la reazione di alcuni prelati e di qualche giornalista cattolico che ritenevano inopportuna l'esibizione di Dylan, soprattutto all'interno di un Congresso Eucaristico, evento in cui un'icona della controcultura e della protesta come Dylan stonava con la sacralità dell'evento. A dire, la religiosità di Dylan è sempre stata ambigua. Nel corso di un'intervista Dylan ha dichiarato: «Chi dice che sono cristiano? Come Gandhi, io sono cristiano, sono ebreo, sono un musulmano, sono un indù. Sono un umanista» 2.



Ma la religiosità di Bob Dylan non sembra essersi esaurita nel contesto del protestantesimo o del giudaismo. Intono al 54' minuto del primo DVD, Dylan parla del suo desiderio di raggiungere il talento dei migliori bluesman del suo tempo. Suonava la chitarra e cantava in maniera mediocre. Ma ecco il racconto fatto da Tony Glover, un suo amico cantautore: «Suonò a una festa, sembrava un altro. Come in quella storia di "bluesmen" che a un crocevia incontrano il diavolo e assumono poteri magici. Come nelle canzoni di Robert Johnson e Tommy Johnson. Quando è tornato suonava Woody, Van Ronk, faceva il "fingerpicking" e suonava l'armonica, tutto in soli due mesi, non in un anno».



Prosegue Bob Dylan: «Ero andato al crocevia e avevo fatto il grande patto, tutto in una sola notte. Quando tornai a Minneapolis si chiedevano: "Ma dove è stato"? "Sei stato al crocevia"»?


Nelle comunità afro-americane del Sud, la storia dell'incrocio dove poter vendere l'anima al diavolo era già diffusa da tempo. Lo stesso bluesman Tommy Johnson (1896-1956) cantava in una delle sue canzoni: «Vai dove [...] c'è un incrocio [...]. Un grande uomo nero arriverà e prenderà la tua chitarra e l'accorderà. Quando Satana ti ridarà la chitarra, tu potrai suonarla meglio di chiunque altro, e Satana possederà la tua anima lasciandoti esausto in ginocchio». Questa tradizione risale al folklore africano: si credeva che il dio Esu fosse il guardiano dell'incrocio, il punto di contatto con gli dèi, e che lì comunicasse le decisioni di questi ultimi agli umani. Quando i neri conobbero il cristianesimo, gli dèi pagani divennero il diavolo. Da qui la convinzione secondo cui all'incrocio, a mezzanotte, è possibile incontrare il demonio, stipulare un patto con lui e in cambio dell'anima ottenere successo. Lo stesso si diceva dell'altro grande bluesman Robert Johnson (1911-1938), considerato da molti il «nonno del rock». Il suo fraseggio vocale, le sue canzoni originali e il suo stile chitarristico hanno influenzato una larga serie di musicisti, come Muddy Waters, Bob Dylan, Jimi Hendrix, i Led Zeppelin, i Rolling Stones, ed Eric Clapton, che ha definito Johnson «il più importante cantante blues che sia mai vissuto» 3.



Bisogna stupirsi di queste affermazioni? Non dimentichiamo che quest'uomo, divenuto oggetto di un documentario come se si trattasse di una grande personalità, ha iniziato i Beatles alla marijuana 4. Negli anni 1964-195, Dylan si immerse profondamente nell'uso di sostanze stupefacenti facendo propria la formula del poeta francese decadentista Charles Baudelaire (1821-1867) per raggiungere l'immortalità: «Un poeta diventa un veggente attraverso un vasto e ampio meditato sconvolgimento di tutti i sensi». Diversi suoi brani inneggiano la droga, come Lay Down Your Weary Tune, Subterranean Homesick Blues e Mr. Tambourine Man. Il gruppo di riserva di Dylan, Ronnie Hawkins and the Hawks, era conosciuto per i suoi eccessi con droghe, prostitute e risse 5. Sulla cover dell'album Deside (1976) Dylan appare mentre fuma marijuana insieme a tre carte per la divinazione (i Tarocchi) e ad un enorme Buddha. Di fianco alla statua è scritto: «Ho un fratello o due e un intero karma da bruciare […]. Iside e la Luna splendono su di me» 6.



Bob Dylan ha divorziato nel 1977. Anche durante il periodo della sua «conversione» al cristianesimo, il noto cantautore non ha mai smesso di ubriacarsi e di andare a prostitute 7. Ecco dunque il vero volto dell'iconoclasta Bob Dylan, acclamato da molti come un mito: un personaggio squallida, un drogato, un alcolista, un violento, un puttaniere... un disgraziato che ha venduto la propria anima al diavolo 8.

Note

1 Vedi pagina web
http://it.wikipedia.org/wiki/Bob_Dylan
2 Cfr. San Luis Obispo, del 16 marzo 1983.
3 Cfr. «The 100 Greatest Guitarists of All Time», in Rolling Stone, del 27 settembre.
4 Cfr. P. Brown, The Love You Make: An Insider’s Story of the Beatles.
5 Cfr. R. Palmer, Rock & Roll an Unruly History, pag. 3.
6 Cfr. Muncy, The Role of Rock, pag. 167.
7 Cfr. Turner, «Watered Down Love», in Christianity Today, del 21 maggio 2001.
8 Questo passaggio del DVD ci è stato segnalato da Francesco D'Apice, che ringraziamo





http://www.forzanuova.org/bob_dylan_patto_crocevia.htm

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