mercoledì 14 aprile 2010

Se un esorcista in Vaticano scopre di avere molto da fare…

Se un esorcista in Vaticano scopre di avere molto da fare…

La testimonianza di P. Gabriele Amorth

Satanisti in Vaticano? “Sì, anche in Vaticano ci sono membri di sètte sataniche”. E chi vi è coinvolto? Si tratta di preti o di semplici laici? “Ci sono preti, monsignori e anche cardinali!”. Mi perdoni, don Gabriele, ma Lei come lo sa? “Lo so dalle persone che me l’hanno potuto riferire perché hanno avuto modo di saperlo direttamente. Ed è una cosa ‘confessata’ più volte dal demonio stesso sotto obbedienza durante gli esorcismi”. Il Papa ne è informato? “Certo che ne è stato informato! Ma fa quello che può. E’ una cosa agghiacciante. Tenga presente poi che Benedetto XVI è un Papa tedesco, viene da una nazione decisamente avversa a queste cose. In Germania infatti praticamente non ci sono esorcisti, eppure il Papa ci crede: ho avuto occasione di parlare con lui tre volte, quando ancora era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Altroché se ci crede! E ne ha parlato esplicitamente in pubblico parecchie volte. Ci ha ricevuto, come associazione di esorcisti, ha fatto anche un bel discorso, incoraggiandoci e elogiando il nostro apostolato. E non dimentichiamo che del diavolo e dell’esorcismo moltissimo ne ha parlato anche Giovanni Paolo II”. Allora è vero quello che diceva Paolo VI: che il fumo di Satana è entrato nella chiesa? “E’ vero, purtroppo, perché anche nella chiesa ci sono adepti alle sètte sataniche. Questo particolare del ‘fumo di Satana’ lo riferì Paolo VI il 29 giugno 1972. Poi, siccome questa frase ha creato uno scandalo enorme, il 15 novembre dello stesso 1972 ha dedicato tutto un discorso del mercoledì al demonio, con frasi fortissime. Certo, ha rotto il ghiaccio, sollevando un velo di silenzio e censura che durava da troppo tempo, però non ha avuto conseguenze pratiche. Ci voleva uno come me, che non valeva niente, per spargere l’allarme, per ottenere conseguenze pratiche”.

Padre Gabriele Amorth è oggi uno dei più grandi esorcisti a livello internazionale. Svolge il proprio incarico nella città di Roma. Nelle sue memorie raccolte da Marco Tosatti in “Padre Amorth. Memorie di un esorcista. La mia vita in lotta contro Satana” (Piemme) è anzitutto una denuncia alla chiesa che intende fare. Alla chiesa e ai suoi vescovi: “Abbiamo moltissimi preti e molti vescovi che purtroppo non credono a Satana”, dice. E ancora: “Ci sono nazioni intere senza esorcisti: la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Spagna, il Portogallo… Molti vescovi non credono nel demonio e arrivano addirittura a dire in pubblico: l’inferno non esiste, il demonio non esiste. Eppure Gesù nel Vangelo ne parla abbondantemente per cui verrebbe da dirsi, o non hanno mai letto il Vangelo o non ci credono proprio!”.

Molti vescovi non credono nel demonio, dunque. E, infatti, la battaglia di padre Amorth è su due fronti: contro l’avversario di sempre e contro il silenzio o l’incredulità della chiesa: “Il codice di diritto canonico dice che gli esorcisti dovrebbero essere scelti fra il fior fiore del clero”, spiega. E, invece, non avviene così. Spesso i migliori sacerdoti sono destinati dai vescovi ad altri incarichi. E quei pochi esorcisti che ci sono hanno poca esperienza. Dovrebbe essere l’opposto. Per tutti dovrebbe verificarsi quanto capitò a don Amorth: il cardinale Ugo Poletti lo affiancò a padre Candido Amantini che da quaranta anni era esorcista alla Scala Santa. Dice don Amorth: “Devo a lui tutto quello che so”. Racconta ancora don Amorth: “Ci sono vari episodi che mi raccontava padre Candido. Un giorno un sacerdote gli disse chiaramente che non credeva a nulla di tutto questo: demonio, esorcismi e così via. Padre Candido replicò: venga una volta ad assistere. Padre Candido raccontò che questo sacerdote stava con le mani in tasca, in piedi; alla Scala Santa gli esorcismi li fanno in sacrestia, e lui stava lì, con un’aria quasi di disprezzo. A un certo punto il demonio si è rivolto a lui e gli ha detto: tu non credi a me ma alle femmine ci credi, eccome se ci credi nelle femmine. Il sacerdote, camminando all’indietro, tutto vergognoso, ha raggiunto la porta ed è filato via”.

Don Amorth riceve nel suo studio centinaia di persone all’anno. Di queste soltanto poche sono davvero possedute. La maggior parte ha semplicemente gravi problemi psichici e psichiatrici. Ma i posseduti ci sono. Si presentano da don Amorth per essere liberati. Lo fanno spontaneamente seppure la “presenza” che si è impossessata del loro corpo faccia di tutto perché gli esorcismi non abbiano effetto.

Come avviene la possessione? La maggior parte della gente rimane posseduta dopo aver partecipato a messe nere o a riti satanici. Dice don Amorth: “La principale caratteristica delle messe nere è che c’è il disprezzo dell’eucaristia. Nella vera messa nera c’è una donna nuda che fa da altare, e che dovrebbe essere vergine, e viene violentata da quello che fa da sacerdote e poi da tutti gli altri, dopodiché fra di loro succede di tutto. Ossia diventa un vero bordello. Per cui molti alla messa nera ci vanno per il ‘dopo’, per il bordello”.

Don Amorth ha un metodo – che a volte riesce altre no – per riconoscere se una persona è davvero posseduta: l’acqua benedetta. Ne parla raccontando di una donna che gli chiese di essere esorcizzata. Don Amorth non sapeva se si trattava davvero di una possessione. Così preparò sul tavolo due bicchieri, uno con acqua comune e uno con acqua benedetta: “Le offersi da bere l’acqua comune; mi ringraziò e bevve. Alcuni minuti dopo le porsi l’altro bicchiere, con l’acqua benedetta. La bevve, ma questa volta il suo aspetto cambiò di colpo: da bimba impaurita a persona in collera. Scandendo le parole con timbro di voce basso e forte, come se un uomo parlasse dentro di lei, mi disse: ‘Ti credi furbo, prete!’. Ebbe così inizio la preghiera di esorcismo e solo un’ora dopo, compiuto il rito, avvenne la liberazione in chiesa”.

Pubblicato su Il Foglio giovedì 25 febbraio 2010



http://www.gruppoartistico.it/public/press/?p=3423

martedì 13 aprile 2010

A SCUOLA D'ESORCISMO CON PADRE AMORTH

A scuola di esorcismo con Padre Amorth:

"Vi insegno come scacciare Satana"
Parla il noto esorcista modenese: "Il mondo è alla deriva più completa e conoscere l’opera del maligno significa avere le armi per combatterlo, e metterlo ko. Quest’anno è stata scelta Bologna per la sua centralità"


PADRE AMORTH (ANSA)

A BOLOGNA UN CORSO PER NUOVI ESORCISTI


Roma, 8 aprile 2010. A LEZIONE di esorcismo e dintorni, per sapere tutto sul diavolo e sui suoi malefici. In cattedra, da ormai tre anni, da quando cioè sono nati i corsi ‘antidemoni’,che quest’anno approdano anche a Bologna, c’è padre Gabriele Amorth, esorcista della diocesi di Roma e presidente internazionale degli esorcisti, ieri sera in tv a Porta a Porta a un dibattito sul tema.

Perché sono nati i corsi?
«Per la loro utilità, per il bene della gente. Il mondo è alla deriva più completa e conoscere l’opera del maligno significa avere le armi per combatterlo, e metterlo ko. Quest’anno è stata scelta Bologna per la sua centralità. Incentrare il corso solo a Roma può creare scomodità».

Sono numerosi i laici?
«Sacerdoti, vescovi e parroci sì, i laici meno. Mi sarei aspettato più partecipazione, ma siamo solo agli inizi. Può darsi che quest’anno ci sia un aumento di presenze. Me lo auguro, vista l’importanza del tema».

E’ sufficiente un corso per diventare esorcista?
«Nient’affatto. L’esorcismo non è una scuola teorica, ma pratica. Si impara a cacciare il demonio stando accanto a un sacerdote esorcista. Nel mio caso fu padre Candido. Rimasi al suo fianco quattro anni, e tutti i giorni mi allenavo alla sua scuola. Cacciava il diavolo con la potenza del Signore e a fine esorcismo che gioia vedere i volti delle persone cambiare di espressione».

I volti parlano?
«Spesso sì, come nel caso delle persone disturbate o possedute. Sarebbe utile scattare una foto prima e dopo. Ecco quindi l’importanza del corso aperto anche ai laici, che possono apprendere le preghiere di liberazione».

C’è bisogno di nuovi esorcisti?
«I posseduti sono in aumento rispetto al passato, e per loro ci sono gli esorcisti, anche se non siamo mai troppi. In più sono in forte aumento le persone disturbate nell’anima e nella psiche. Ossessioni, mancanza di perdono, rancori di vecchia data, pensieri suicidi, stati d’animo negativi, gioco, droga, alcol. Per loro sarebbe sufficiente la preghiera di liberazione, che viene insegnata al corso. Per praticarla non c’è bisogno di autorizzazione».

Cosa pensa del momento drammatico vissuto dalla Chiesa?
«La Chiesa, da secoli, cammina di ‘tribolazione in tribolazione’. La società odierna è calata nel peccato, con pedofili e omosessuali, sette sataniche, immoralità diffusa. Il nostro Paese è alla deriva, 15 milioni di italiani frequentano maghi e cartomanti».

I sacerdoti pedofili, corona di spine per la Chiesa.
«I preti pedofili, e anche omosessuali, ossequiano il demonio, che compie sull’uomo una azione di disturbo. L’uomo è sempre più schiavo del peccato, e sempre meno libero e felice. I preti pedofili, vanno isolati, allontanati e curati, non inviati in altre parrocchie. Da una vita di perdizione si può guarire».

http://www.verginedegliultimitempi.com/unesorcistarisponde.htm






Le memorie di un esorcista raccontate in un libro


Intervista all'autore, il giornalista e scrittore Marco Tosatti

di Antonio Gaspari

ROMA, lunedì, 12 aprile 2010 (ZENIT.org).- Padre Gabriele Amorth è un sacerdote paolino. Prima di diventare sacerdote, ha fatto la guerra, è stato partigiano e si è laureato in giurisprudenza. Teologo mariano, è stato per molti anni direttore della prestigiosa rivista paolina “Madre di Dio”, fino a quando il cardinale Ugo Poletti gli affidò l’incarico ufficiale di esorcista.

In oltre 25 anni di attività, Amorth ha compiuto oltre 70 mila esorcismi. Per questo è considerato il più esperto esorcista al mondo.

Marco Tosatti, già vaticanista del quotidiano La Stampa, autore di innumerevoli libri, lo ha intervistato pubblicando successivamente il volume “Memorie di un esorcista” (Edizioni Piemme).

Il libro è una sorta di testamento spirituale, in cui Amorth racconta la lotta contro il maligno: una serie impressionante di storie che testimoniano la presenza, l’influenza ma anche la liberazione dal male.

ZENIT ha intervistato Marco Tosatti.

Chi è l’esorcista e chi in è in particolare padre Amorth?

Tosatti: Un esorcista è un sacerdote che ha ricevuto dal suo Vescovo – il solo autorizzato a compiere questo genere di interventi – l’autorizzazione per liberare le persone colpite da fenomeni demoniaci, come infestazione, vessazione e possessione. Don Gabriele è il Presidente onorario dell’associazione esorcisti da lui fondata molti anni fa, e probabilmente l’esorcista più noto al mondo. A 85 anni che compirà ad aprile continua la sua battaglia…

Esiste davvero il demonio?

Tosatti: Chi è cristiano non può non credere che esiste un puro spirito, che ha rifiutato Dio, e che agisce in maniera ordinaria e straordinaria – rarissima – nel mondo.

Chi è, che cosa fa, come si manifesta e in che modo gli esorcisti ne disinnescano le influenze sulle persone?

Tosatti: E’ un angelo caduto, a capo di altri esseri simili a lui. Nella sua azione ordinaria cerca di spingere le persone al peccato, per conquistarne le anime. La sua azione straordinaria è certamente più misteriosa. Con il permesso di Dio, compie azioni nei confronti delle persone, giungendo, in alcuni casi, fino alla possessione (che però non può toccare l’anima). Gli esorcisti, con le preghiere del rituale e l’uso dei sacramentali cercano di liberare le vittime da questa azione negativa.

Perchè la Chiesa ha istituito la figura dell’esorcista?

Tosatti: Gesù Cristo diede mandato ai suoi discepoli di predicare il Vangelo, guarire gli infermi e cacciare i demoni. Per vari secoli nella cristianità non c’è stata la figura dell’esorcista: ogni cristiano poteva farsi soldato in questa battaglia. E ancora oggi semplici cristiani possono dire, e dicono, preghiere di liberazione. E alcuni santi – padre Pio, per esempio – senza essere esorcisti liberavano le persone vittime dell’influenza demoniaca. C’è da dire che negli ultimi anni, evidentemente in risposta a un bisogno crescente, sempre più Vescovi si vedono obbligati a nominare sacerdoti che seguano questo tipo di lavoro pastorale.

Quanto c’è di suggestione e quanto c’è di vero nelle tante persone che pensano di essere possedute del demonio?

Tosatti: Da quello che mi è stato detto nella mia ricerca, i casi reali di possessione, vessazione o infestazione sono molto, molto rari. Don Gabriele, e credo che anche i suoi colleghi agiscano in questo modo, non riceve nessuno che non si sia rivolto prima, per aiuto, alla medicina ufficiale. E nonostante questa precauzione, vede che in molti casi non si evidenzia un origine malefica dei disturbi. Ma per quanto rari, i casi di influenza demoniaca esistono, e sono impressionanti.

In che modo gli umani possono sfuggire alle tentazioni del peccato e del male?

Tosatti: Sfuggire all’attacco delle tentazioni credo sia impossibile; una vita limpida e cristiana può aiutarci a non cedere, alle tentazioni stesse.

Il demonio ha sempre insidiato la Chiesa. Il Papa Paolo VI disse una volta: “il fumo di Satana è entrato nella Chiesa”. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno più volte denunciato la presenza della coda del diavolo in molte azioni che insidiano la cattedra di Pietro. In questi giorni si assiste ad un attacco senza precedenti all’attuale Pontefice. Lei cosa ne pensa?

Tosatti: Benedetto XVI, come Giovanni Paolo II prima di lui, ha indicato nei temi morali, e nella difesa della vita, e della famiglia la battaglia centrale della Chiesa nei nostri tempi. E’ una battaglia contro la cultura dominante in larga parte del mondo occidentale, e soprattutto nei media. E’ evidente il tentativo di screditare la Chiesa e il Papa proprio per indebolire l’impatto del suo insegnamento. Anche in maniera evidentemente strumentale e scorretta, sperando nell’effetto negativo dell’attacco sull’opinione pubblica, che spesso non ha gli strumenti e il tempo per verificare con ponderatezza la qualità delle accuse. Ed è tanto più straordinario in quanto se c’è qualcuno che cerca, e ha sempre cercato, di fare pulizia nella Chiesa questi è proprio Joseph Ratzinger. Mi sembra che purtroppo la nostra categoria non stia vivendo uno dei suoi momenti più felici.

Padre Gabriele Amorth

Via Alessandro Severo 58- 00145 Roma

Riceve per appuntamento da lunedi ore: 18:30 alle 19.30 tel. 06.5410916



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sabato 10 aprile 2010

Uccisa 16enne e cucinata con patate


Uccisa 16enne e cucinata con patate




7/4/2010

Russia, i due amici 20enni sotto accusa

Dopo un party goth metal due giovani di 20 anni, Maxim Golovatskikh e Yury Mozhnov, completamente storditi dall'alcool, hanno fatto a pezzi l'amica 16enne, Karina Barduchian, e poi l'hanno cucinata con patate e servita alla coinquilina dello studentato, Ekaterina Zinovyeva. Sembrerebbe la scena raccapricciante di un film ma non è così: è accaduto in Russia, dove tutt'ora la Corte di San Pietroburgo sta processando i due giovani carnefici.




Processo che è stato bloccato e rinviato a causa del malore di uno dei giurati alla vista delle foto della vittima. Prima del comprensibile episodio aveva testimoniato l'inquilina, l'ignara cannibale, che quella notte vide Karina e Maxim dopo la festa dirigersi nel bagno.

"Sentii le grida", ha spiegato la giovane testimone, "ma pensando a uno scherzo tornai in stanza". Mai, Ekaterina, avrebbe potuto pensare che l'indomani la carne offerta per pranzo dagli spietati Yuri e Maxim fosse proprio quella di Karina.

Disperate le parole di Nadya, madre della vittima: "Le nostre vite adesso sono distrutte, ma la cosa più orribile è il modo in cui è stata uccisa mia figlia".



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo478481.shtml