lunedì 18 febbraio 2008

L'ESORCISTA PALILLA:"ATTENTI ALLE MESSE NERE E RITI SATANICI"

'Attenti alle messe nere e ai riti satanici, si rischia la possessione diabolica': il richiamo dell’esorcista Palilla

CITTA’ DEL VATICANO - Partecipare a messe nere e riti satanici puo' significare fornire al demonio l'occasione di impadronirsi di noi. E' l'ammonimento dell'esorcista Benigno Palilla (nella foto), che ai microfoni di Radio vaticana riferisce del quarto incontro di formazione per esorcisti della Sicilia, che si è concluso in queste ore a Bagheria. Palilla, che e' frate francescano, ricorda che il diavolo induce in tentazione i buoni, come fece con Gesu' o padre Pio, ma che sa approfittare delle ''colpe e scelte'' negative delle persone. ''A volte, pero', dobbiamo dirlo, - spiega l'esorcista a proposito di come il demonio 'sceglie le sue vittime' e del 'meccanismo della possessione' - e' dovuto a causa di proprie colpe, di proprie scelte. Per esempio, la partecipazione a riti satanici, a messe nere, patti fatti con il diavolo - 'io ti do la mia anima se tu mi risolvi questo problema' - cose che accadono: sono finestre aperte, pericolosissime!''. Nell'intervista, Fra’ Palilla spiega che ''a volte si fa fatica oggettivamente a discernere il confine tra patologia e possessione'', ma che a volte ci sono ''elementi molto chiari: quello che ci aiuta a capire li' dove c'e' una presenza diabolica e' l'avversione al sacro''. ''In particolare, nella mia esperienza, - spiega a proposito della distinzione tra possessione e crisi epilettica - ho visto persone di cui sappiamo che, da un punto di vista medico, quando c'e' una crisi, le potenzialita' intellettive e volitive diminuiscono, mentre li' ci troviamo dinanzi ad una personalita' con una intelligenza acuta straordinaria, che da' delle risposte che vanno al di la' della portata della persona''. ''Questo significa - afferma l'esorcista - che non ci troviamo dinanzi ad una patologia, come ad esempio lo sdoppiamento della personalita'; ma c'e' una personalita' da identificare con lo spirito maligno del quale parla la Bibbia''. Ma su che basi il demonio sceglie un individuo per possederlo o vessarlo? ''A livello teorico - chiarisce fra Palilla -, alle volte Dio lo permette per coinvolgere una persona anche buona, santa addirittura, nel mistero di Cristo Gesu' che e' morto in croce per noi, ha sofferto anche a causa del Maligno, che faceva come da amplificatore nei confronti della cattiveria degli uomini. Penso, in questo momento, ad un padre Pio, che ha avuto gravi vessazioni; penso per esempio a San Francesco stesso, nelle fonti francescane se ne parla; a San Bernardo da Corleone, dal giorno in cui entro' in convento fino alla fine della sua vita ebbe problemi di vessazione diabolica. Evidentemente, ci troviamo di fronte a persone sante pero' coinvolte in questo mistero di sofferenza per la salvezza del mondo. A volte invece sono le colpe delle persone, scelte come i riti satanici o le messe nere, ad aprire una finestra, pericolosissima, al Maligno''.

http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=5834#a

STORIA DI UN EX-INDEMONIATA

Ecco come Gesù mi ha liberata dal Maligno

di Maria Rosaria

(nome di fantasia)

Chi è Dio? E chi Satana? Cos’è il Bene? E come agisce il Male? Non mi ero mai posta queste domande prima dello scorso mese di Luglio quando, dopo aver compiuto 18 anni, ho scoperto di essere posseduta dal Demonio a causa di una ‘fattura’ (sì, proprio così) fatta contro di me da una persona perfida. Qualcuno mi prenderà per pazza, e in effetti anch’io credevo di essermi beccata un brutto esaurimento nervoso, ma seguendo la mia storia vedrete che non è così. Sapevo dell’abitudine della mia ex suocera di recarsi da una sua amica maga per fare malefici contro le persone che odiava, e così, ad un certo punto, ebbi pochi dubbi sull’origine di quelle allucinazioni visive e uditive che mi facevano vedere esseri abominevoli, teste umane infilzate di aghi, ombre al mio fianco, e avvertire presenze estranee nella mia casa. E poi gli incubi, il desiderio irrefrenabile di suicidarmi, un continuo dolore alla testa e l’avversione per i luoghi e le immagini sacre. Mi sentivo impazzire, una voce mi diceva continuamente di farla finita, di ammazzarmi o di ammazzare i miei familiari, pensavo davvero di aver perso il senno e un giorno stavo realmente per buttarmi dal balcone. Finchè, all’improvviso, non ebbi un 'flash': sono vittima di un maleficio! Intanto ero stata da numerosi specialisti della mia Città, Benevento, e tutti mi avevano giudicato assolutamente sana di mente. Fu così, allora, che mia madre mi portò in un paesino vicino, a metà tra il Sannio e l’Irpinia, Torre le Nocelle, dove un sacerdote autorizzato dal vescovo diocesano, Padre Michele Bianco, mi sottopose subito ad un primo esorcismo, avendo intuito l’origine e la gravità di ciò che mi stava distruggendo. Ebbene sì, purtroppo uno spirito maligno era entrato nel mio corpo. Di quel primo esorcismo, come di tutti gli altri seguiti dopo, non ricordo assolutamente nulla. Ma i miei familiari mi raccontarono esattamente come si svolse: non appena Padre Michele mi pose la mano sul capo e iniziò a recitare l’esorcismo, iniziai a dimenarmi - 5 collaboratori del sacerdote non riuscivano a bloccarmi, eppure sono di costituzione gracile -, parlavo in latino - lingua che non ho mai studiato non avendo fatto studi umanistici -, cacciavo ripetutamente schiuma dalla bocca alla vista del Crocifisso, di altre immagini sacre e alle invocazioni previste dal rituale di liberazione. Lo spirito immondo, interrogato da Padre Michele, disse di aver preso possesso del mio corpo a seguito di una fattura fattami dalla mia ex suocera; ma il Diavolo, si sa, è il re della menzogna e, forse, mentiva. Fatto sta che - questo lo rammento bene - tornai da Torre le Nocelle a dir poco distrutta. La mia vita era diventata un’agonia continua. La notte, soprattutto, andavo incontro a torture fisiche e psicologiche - è proprio il caso di dirlo - infernali. Con esattezza, ricordo solo incubi terribili e forti dolori alla testa e all’addome. Cercavo di pregare ma non ci riuscivo, era come si fossero bloccati lingua e cervello. Riuscivo solo ad urlare, a dimenarmi, e il più delle volte, mi raccontano ora i miei genitori, cadevo come in catalessi. In famiglia eravamo sempre stati cattolici, cristiani, ma a parole: ogni tanto andavamo a Messa, conducevamo una vita sregolata, mai ci eravamo interrogati sul Bene e il Male. E quando sentivamo parlare di maghi, fatture ed esoterismo, ci facevamo una bella risata, pensando che si trattasse al massimo di banali e innocenti superstizioni. E invece no: fate attenzione ai maghi, sono i sacerdoti di Satana in terra e possono fare un male infinito! Basti pensare che lo spirito immondo che mi possedeva era solito dire all’esorcista e ai miei cari durante le ‘crisi’: ‘E' mia, non ve la darò mai, brucerà con me all’inferno’. Padre Michele Bianco è un sant’uomo, davvero un sacerdote esemplare. Continuai ad andare da lui per oltre due mesi, una volta la settimana, per prendere parte alla Messa di liberazione: quasi tre ore di preghiere ed esorcismi continui in latino. Ma, al ‘risveglio’, trovarmi circondata da tanti ‘ammalati nello spirito’ come me, mi abbatteva ancora di più. Fu così che io e i miei genitori chiedemmo in giro e ci trovammo - era precisamente il 24 Ottobre - in un’altra Città, Eboli (località Cioffi, in provincia di Salerno), e da un altro esorcista, Don Gerardo Perillo. I primi tempi andavo a sottopormi ad esorcismo nella cappellina di Don Gerardo almeno tre volte a settimana. Ma non ricordo assolutamente nulla. So solo, da ciò che mi è stato detto, che iniziavo a dimernarmi, a stare male al solo vedere la cappellina, che non sopportavo la recita del Santo Rosario e la celebrazione della Messa (pur restando chiusa ermeticamente in auto) e che ci volevano sino a 10 persone per portarmi in cappellina per l’esorcismo e per mantenermi ferma, per evitare che facessi del male a me e al sacerdote. In particolare, lo spirito maligno faceva finta di lasciarmi libera e in pace al momento della Comunione; pare addirittura che fossi io a chiedere ai collaboratori di Don Gerardo di accompagnarmi dal parcheggio, che è praticamente attiguo alla cappellina, all’altare per prendere l’ostia. Ma giunta al cospetto dell’esorcista, tentavo in ogni modo di aggredire lui e di oltraggiare la particola, tanto che neanche quelle 10 persone più riuscivano a bloccarmi. Pensate: in condizioni di forza, non riesco a stappare una bottiglia d’acqua minerale... Fatto sta che col tempo, anche se non sono mai riuscita a pregare autonomamente e ad andare a Messa da sola, i miglioramenti, riscontrati sin dagli esorcismi di Torre le Nocelle, si sono visti. Le reazioni agli esorcismi pare fossero sempre piuttosto violente, ma se non altro non avevo più crisi notturne, incubi e allucinazioni di alcun tipo. In compenso, ero restata senza amici (come avrei potuto spiegare loro cosa mi stava accadendo?) e trascorrevo le mie giornate chiusa in casa, con il timore di essere attaccata dal Demonio in strada o di incontrare la mia ex suocera. I momenti di smarrimento erano tanti. Ma sentivo che Gesù stava per liberarmi, anche perchè, intanto, un primo miracolo lo aveva già compiuto: a causa del maleficio di cui ero rimasta vittima, la mia famiglia si era completamente votata alla preghiera ed è, grazie a Dio, completamente cambiata in meglio. E’ proprio così: Cristo consente il Male solo per raggiungere il Bene. La mia liberazione dal Maligno è avvenuta a pochi minuti dal Natale. Ma vi spiegherò meglio la settimana prossima, perchè riassumere la mia vicenda in così poche righe (a voi sembreranno tante ma vi assicuro che sono pochissime) sarebbe riduttivo innanzitutto per la grazie che ho ricevuto dall’Altissimo. Perchè ho deciso di raccontare la mia storia e, per giunta, a puntate? Me lo ha proposto il Direttore Gianluca Barile (che conosce perfettamente il mio caso), l’idea mi è piaciuta ed ho accettato. Non per denaro (non percepisco assolutamente nulla per questa rubrica), nè per popolarità (utilizzo un nome di fantasia), ma solo per dare conforto a chi come me sta affrontando la battaglia con le forze delle tenebre. Con modestia, a chi è posseduto da Satana, dico: coraggio, il Signore trionfa sempre! Con la liberazione mi ha donato anche la vera Fede! Ora è giunto per me il momento di ritirarmi in preghiera, la recita del Rosario è tra le armi più forti contro il Maligno e ne devo essere sempre munita. La settimana prossima continuerò con il mio racconto. E spero davvero che il mio messaggio arrivi dritto a tutti i cuori giusti: Satana ha già perso, Cristo ha già vinto!

http://www.papanews.it/dettaglio_approfondimenti.asp?IdNews=5457#a

giovedì 14 febbraio 2008

CASA CON I FANTASMI-IL COMUNE PAGA L'ESORCISMO

Casa con i fantasmi, il comune paga l'esorcismo.
Strani suoni su nella soffitta, bisbigli e persino una mano gelata che si posa sulla spalla, salvo poi sparire senza lasciare traccia. Sabrina Fellon, madre di tre figli residente nei pressi di Durham, Gran Bretagna, superati i primi scetticismi non ha avuto più dubbi: la casa popolare assegnata alla sua famiglia dal comune di Easington era infestata dai fantasmi. La soluzione? Un esorcista - la cui parcella è stata pagata in parte dalle casse comunali stesse.
Tutto è cominciato con degli strani rumori in soffitta - Sabrina, spaventata, ha chiamato la polizia. Che però non ha rilevato nessun segno d'effrazione. "Saranno i fantasmi, signora", avevano concluso divertiti gli agenti di pattuglia. Sabrina però non ha riso per niente quando, qualche tempo dopo la visita dei poliziotti, s'é ritrovata a zonzo per casa l'immagine diafana di una bambina piccola. E ha deciso di chiamare gli acchiappafantasmi. Ovvero l'esperta Suzanne Hadwin. La diagnosi: un poltergeist di nome Peter scorrazzava libero per casa, e anzi, per tornare in vita, puntava a possedere la più piccola delle figlie di Sabrina. Il rimedio: 120 sterline per praticare un esorcismo a prova di bomba. Troppe per le modeste finanze dei Fellon - il marito di Sabrina, infatti, aveva lasciato il lavoro di autista per proteggere lei e i bambini.
Ha pagato il comune - E allora si è rivolta al comune, dove le hanno raccontato un'oscura storia. "Mi hanno detto che in quella casa, circa 50 anni fa, un uomo aveva ucciso sua moglie sul pianerottolo con un attizzatoio. Poi si è impiccato. Non ci potevo credere", ha raccontato Sabrina al tabloid britannico Daily Mail. L'addetto comunale ha quindi deciso di pagare la metà dell'esorcismo, pur di tranquillizzare i Fellon. Che, da quando il rito è avvenuto, non hanno più denunciato "anomalie".
http://notizie.tiscali.it/stranomavero/articoli/08/febbraio/fantasmi_esorcista_comune_567.html