lunedì 18 febbraio 2008

STORIA DI UN EX-INDEMONIATA

Ecco come Gesù mi ha liberata dal Maligno

di Maria Rosaria

(nome di fantasia)

Chi è Dio? E chi Satana? Cos’è il Bene? E come agisce il Male? Non mi ero mai posta queste domande prima dello scorso mese di Luglio quando, dopo aver compiuto 18 anni, ho scoperto di essere posseduta dal Demonio a causa di una ‘fattura’ (sì, proprio così) fatta contro di me da una persona perfida. Qualcuno mi prenderà per pazza, e in effetti anch’io credevo di essermi beccata un brutto esaurimento nervoso, ma seguendo la mia storia vedrete che non è così. Sapevo dell’abitudine della mia ex suocera di recarsi da una sua amica maga per fare malefici contro le persone che odiava, e così, ad un certo punto, ebbi pochi dubbi sull’origine di quelle allucinazioni visive e uditive che mi facevano vedere esseri abominevoli, teste umane infilzate di aghi, ombre al mio fianco, e avvertire presenze estranee nella mia casa. E poi gli incubi, il desiderio irrefrenabile di suicidarmi, un continuo dolore alla testa e l’avversione per i luoghi e le immagini sacre. Mi sentivo impazzire, una voce mi diceva continuamente di farla finita, di ammazzarmi o di ammazzare i miei familiari, pensavo davvero di aver perso il senno e un giorno stavo realmente per buttarmi dal balcone. Finchè, all’improvviso, non ebbi un 'flash': sono vittima di un maleficio! Intanto ero stata da numerosi specialisti della mia Città, Benevento, e tutti mi avevano giudicato assolutamente sana di mente. Fu così, allora, che mia madre mi portò in un paesino vicino, a metà tra il Sannio e l’Irpinia, Torre le Nocelle, dove un sacerdote autorizzato dal vescovo diocesano, Padre Michele Bianco, mi sottopose subito ad un primo esorcismo, avendo intuito l’origine e la gravità di ciò che mi stava distruggendo. Ebbene sì, purtroppo uno spirito maligno era entrato nel mio corpo. Di quel primo esorcismo, come di tutti gli altri seguiti dopo, non ricordo assolutamente nulla. Ma i miei familiari mi raccontarono esattamente come si svolse: non appena Padre Michele mi pose la mano sul capo e iniziò a recitare l’esorcismo, iniziai a dimenarmi - 5 collaboratori del sacerdote non riuscivano a bloccarmi, eppure sono di costituzione gracile -, parlavo in latino - lingua che non ho mai studiato non avendo fatto studi umanistici -, cacciavo ripetutamente schiuma dalla bocca alla vista del Crocifisso, di altre immagini sacre e alle invocazioni previste dal rituale di liberazione. Lo spirito immondo, interrogato da Padre Michele, disse di aver preso possesso del mio corpo a seguito di una fattura fattami dalla mia ex suocera; ma il Diavolo, si sa, è il re della menzogna e, forse, mentiva. Fatto sta che - questo lo rammento bene - tornai da Torre le Nocelle a dir poco distrutta. La mia vita era diventata un’agonia continua. La notte, soprattutto, andavo incontro a torture fisiche e psicologiche - è proprio il caso di dirlo - infernali. Con esattezza, ricordo solo incubi terribili e forti dolori alla testa e all’addome. Cercavo di pregare ma non ci riuscivo, era come si fossero bloccati lingua e cervello. Riuscivo solo ad urlare, a dimenarmi, e il più delle volte, mi raccontano ora i miei genitori, cadevo come in catalessi. In famiglia eravamo sempre stati cattolici, cristiani, ma a parole: ogni tanto andavamo a Messa, conducevamo una vita sregolata, mai ci eravamo interrogati sul Bene e il Male. E quando sentivamo parlare di maghi, fatture ed esoterismo, ci facevamo una bella risata, pensando che si trattasse al massimo di banali e innocenti superstizioni. E invece no: fate attenzione ai maghi, sono i sacerdoti di Satana in terra e possono fare un male infinito! Basti pensare che lo spirito immondo che mi possedeva era solito dire all’esorcista e ai miei cari durante le ‘crisi’: ‘E' mia, non ve la darò mai, brucerà con me all’inferno’. Padre Michele Bianco è un sant’uomo, davvero un sacerdote esemplare. Continuai ad andare da lui per oltre due mesi, una volta la settimana, per prendere parte alla Messa di liberazione: quasi tre ore di preghiere ed esorcismi continui in latino. Ma, al ‘risveglio’, trovarmi circondata da tanti ‘ammalati nello spirito’ come me, mi abbatteva ancora di più. Fu così che io e i miei genitori chiedemmo in giro e ci trovammo - era precisamente il 24 Ottobre - in un’altra Città, Eboli (località Cioffi, in provincia di Salerno), e da un altro esorcista, Don Gerardo Perillo. I primi tempi andavo a sottopormi ad esorcismo nella cappellina di Don Gerardo almeno tre volte a settimana. Ma non ricordo assolutamente nulla. So solo, da ciò che mi è stato detto, che iniziavo a dimernarmi, a stare male al solo vedere la cappellina, che non sopportavo la recita del Santo Rosario e la celebrazione della Messa (pur restando chiusa ermeticamente in auto) e che ci volevano sino a 10 persone per portarmi in cappellina per l’esorcismo e per mantenermi ferma, per evitare che facessi del male a me e al sacerdote. In particolare, lo spirito maligno faceva finta di lasciarmi libera e in pace al momento della Comunione; pare addirittura che fossi io a chiedere ai collaboratori di Don Gerardo di accompagnarmi dal parcheggio, che è praticamente attiguo alla cappellina, all’altare per prendere l’ostia. Ma giunta al cospetto dell’esorcista, tentavo in ogni modo di aggredire lui e di oltraggiare la particola, tanto che neanche quelle 10 persone più riuscivano a bloccarmi. Pensate: in condizioni di forza, non riesco a stappare una bottiglia d’acqua minerale... Fatto sta che col tempo, anche se non sono mai riuscita a pregare autonomamente e ad andare a Messa da sola, i miglioramenti, riscontrati sin dagli esorcismi di Torre le Nocelle, si sono visti. Le reazioni agli esorcismi pare fossero sempre piuttosto violente, ma se non altro non avevo più crisi notturne, incubi e allucinazioni di alcun tipo. In compenso, ero restata senza amici (come avrei potuto spiegare loro cosa mi stava accadendo?) e trascorrevo le mie giornate chiusa in casa, con il timore di essere attaccata dal Demonio in strada o di incontrare la mia ex suocera. I momenti di smarrimento erano tanti. Ma sentivo che Gesù stava per liberarmi, anche perchè, intanto, un primo miracolo lo aveva già compiuto: a causa del maleficio di cui ero rimasta vittima, la mia famiglia si era completamente votata alla preghiera ed è, grazie a Dio, completamente cambiata in meglio. E’ proprio così: Cristo consente il Male solo per raggiungere il Bene. La mia liberazione dal Maligno è avvenuta a pochi minuti dal Natale. Ma vi spiegherò meglio la settimana prossima, perchè riassumere la mia vicenda in così poche righe (a voi sembreranno tante ma vi assicuro che sono pochissime) sarebbe riduttivo innanzitutto per la grazie che ho ricevuto dall’Altissimo. Perchè ho deciso di raccontare la mia storia e, per giunta, a puntate? Me lo ha proposto il Direttore Gianluca Barile (che conosce perfettamente il mio caso), l’idea mi è piaciuta ed ho accettato. Non per denaro (non percepisco assolutamente nulla per questa rubrica), nè per popolarità (utilizzo un nome di fantasia), ma solo per dare conforto a chi come me sta affrontando la battaglia con le forze delle tenebre. Con modestia, a chi è posseduto da Satana, dico: coraggio, il Signore trionfa sempre! Con la liberazione mi ha donato anche la vera Fede! Ora è giunto per me il momento di ritirarmi in preghiera, la recita del Rosario è tra le armi più forti contro il Maligno e ne devo essere sempre munita. La settimana prossima continuerò con il mio racconto. E spero davvero che il mio messaggio arrivi dritto a tutti i cuori giusti: Satana ha già perso, Cristo ha già vinto!

http://www.papanews.it/dettaglio_approfondimenti.asp?IdNews=5457#a

2 commenti:

NEFERTARJ ha detto...

salve, vorrei sapere se ha poi raccontato il seguito.

Unknown ha detto...

E stata continuata la storia poi