giovedì 6 agosto 2009

GROVE: GLI ILLUMINATI SI INCONTRANO QUESTA SETTIMANA PER DEI RITUALI SATANICI

GROVE: GLI ILLUMINATI SI INCONTRANO QUESTA SETTIMANA PER DEI RITUALI SATANICI
Postato il Domenica, 26 luglio @ 17:10:00 CDT di davide

DI HENRY MAKOW
henrymakow.com

La setta satanica che ha colonizzato il genere umano si incontrerà questa settimana a Bohemian Grove, 130 chilometri a nord di San Francisco.

Più di 2.000 membri – l’élite politica, imprenditoriale, culturale e militare del mondo – si riuniranno per dei rituali satanici, tra cui forse anche dei sacrifici umani. Si incontrano qui dall’ultimo ventennio del diciannovesimo secolo. Secondo “Tree”, una giovane donna di Las Vegas che sostiene di avere dei contatti all’interno di questo club segreto, un rituale sacrificale di Maria Maddalena avverrà martedì 21 luglio mentre mercoledì 22 luglio si terrà il rituale sacrificale di Gesù Cristo. Un corpo umano, o effige, viene bruciato di fronte ad un grande gufo che simboleggia il Moloch, il dio pagano di Canaan. Il 15 luglio 2000 Alex Jones filmò una cerimonia simile chiamata “Cremazione della tristezza”. E’ possibile vederla qui.

Come se non bastasse il fatto che i nostri leader mondiali appartengono ad una setta satanica, la donna di Las Vegas afferma che gli Illuminati sono in realtà una specie rettiliana aliena che si impossessa del corpo umano e si nutre della nostra energia. Faccio fatica a crederlo, ma faccio anche fatica a credere che la leadership del mondo compia dei sacrifici a dei gufi. Quindi, ascolto e mi riservo ogni giudizio.

La donna dice: Questa specie rettiliana è chiamata “sangeriana”. E’ una “razza della quarta dimensione” e rappresenta il 3% della popolazione mondiale. Sostiene di averne incontrati “più di uno, e più di una volta.” Hanno tre cuori, mutano di forma, hanno il sangue freddo ma stanno sviluppando sentimenti umani divorando carne e sangue umano. “Il dieci per cento ora riesce ad avere il sangue dalla Croce Rossa.” Ad eccezione dei sacrifici, ogni loro rituale implica il sesso. La regina Elisabetta è uno dei rettiliani più importanti. “Sembra tutta fantascienza ed è incredibile,” sostiene la donna. “Ma tutto combacia.”

La donna di Las Vegas questa settimana ha intenzione di dimostrare fuori dai cancelli di Bohemian Grove indossando una tunica luminescente. E invita la gente ad unirsi a lei, dicendo che dobbiamo inviare ai Boemi il messaggio che sappiamo chi sono. Questa donna sostiene che gli umani devono aprire un dialogo con queste creature altrimenti entrambe le specie saranno condannate.

I SATANISTI E LE LORO PERVERSIONI

Ci sono prove sempre più evidenti del fatto che i membri del Grove siano dei satanisti piuttosto che dei rettiliani. Alex Jones, nel suo filmato, fa notare che il loro programma della “Cremazione della tristezza” mostra in realtà un corpo di un bambino che viene divorato dalle fiamme. Questo fotomontaggio su Youtube scattato dalla proprietà di un membro del Bohemian Grove lascia pochi dubbi sul fatto che avvengano delle preoccupanti pratiche sataniste. Una delle immagini mostra un cadavere, probabilmente un sacrificio umano.

Quanto alla perversione, iniziamo con gli aspetti di poco conto. Nel 1978, il club sostenne effettivamente in tribunale che non avrebbe dovuto assumere personale di sesso femminile perché i membri del Grove “urinano all’aperto senza servirsi dei più elementari servizi igienici e che la presenza delle donne avrebbe alterato il comportamento dei membri stessi.” ( Wikipedia

Una enclave per soli uomini. Nei nastri del Watergate si sentì Richard Nixon descriverla come “la cosa più maledettamente da froci che uno possa immaginare, che la gente di San Francisco vada là dentro. E’ tremendo! Non stringerei la mano a nessuno che venga da San Francisco.”

Nello scandalo Franklin del 1989 [1], Paul A. Bonacci sostenne di essere stato rapito e portato in aereo al Grove dal leader Repubblicano Lawrence King e quindi costretto ad avere rapporti sessuali con altri ragazzi.

Nel capitolo 18 di The Tranceformation of America, Cathy O’Brien scrive : “Sono stata programmata ed attrezzata per operare in tutte le stanze del Bohemian Grove con lo scopo di compromettere specifici obiettivi governativi a seconda delle loro perversioni. ‘Qualunque cosa, in ogni momento, in ogni posto con chiunque’ era la mia modalità operativa al Grove. Non pretendo di capire la vera funzione di questo campo giochi per depravati politici perché la mia percezione era limitata alla mia esperienza. La mia percezione è che Bohemian Grove serve a coloro che vogliono essere introdotti nel Nuovo Ordine attraverso il controllo mentale e consiste principalmente dei funzionari di più alto livello della mafia e del governo americano.

“Non uso il termine ‘alto livello’ a caso, perché venivano consumate delle abbondanti quantità di droga. Gli schiavi del progetto Monarch Mind-Control venivano regolarmente violentati per realizzare l’obiettivo principale del club: fornire una perversione. Stando a quel che si dice, Bohemian Grove doveva essere utilizzato per scopi ricreativi, per concedere a ricche personalità politiche un ambiente apparentemente sicuro per “spassarsela” senza alcun freno. Gli unici affari che si conducevano riguardavano la realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale, attraverso la diffusione delle atrocità del controllo mentale, dando al luogo l’aria di “una società segreta massonica”. L’unica stanza in cui erano permesse le discussioni d’affari era il piccolo, scuro salotto chiamato affettuosamente e con ragione il “Clandestino”. “Il mio scopo al Grove era di natura sessuale, e quindi le mie percezioni erano limitate ad un punto di vista di schiava del sesso. Come efficace mezzo di controllo per garantire che non venisse notata la diffusione dei loro vizi perversi, gli schiavi come me erano soggetti a dei rituali traumatici. Sapevo che ogni respiro che facevo poteva essere l’ultimo, e la minaccia della morte si celava dietro ad ogni ombra. Gli schiavi avanti con l’età o con una preparazione non all’altezza venivano assassinati “a casaccio” come sacrificio nei campi alberati di Bohemian Grove, e sentivo che il mio turno sarebbe stato solamente una questione di tempo. I rituali venivano condotti presso un enorme gufo di cemento sulle rive del fiume Russian. Questi rituali sessuali di occultismo derivavano dalla convinzione scientifica che gli schiavi controllati mentalmente avessero bisogno di forti shock per garantire la compartimentazione della memoria, e non derivavano da nessuna motivazione spirituale.

“La mia personale minaccia di morte mi fu instillata quando assistetti alla morte sacrificale di una giovane vittima dai capelli scuri con cui mi era stato ordinato di avere un rapporto sessuale, come se la mia vita dipendesse da questo. Mi fu detto ‘... la prossima vittima di un sacrificio potresti essere tu. Proprio quando meno te lo aspetti, il corvo ti distruggerà. Preparati, e stai pronta’. Essere preparati equivaleva ad essere totalmente suggestionabili, cioè a rimanere in campana in attesa di un loro ordine.”

IMPLICAZIONI

Sonia Sotomayor [2] è un membro del “Belizean”, un club per sole donne che è l’equivalente femminile del Bohemian Grove. L’immagine che ne scaturisce è che l’élite mondiale venga scelta in virtù del fatto di essere sessualmente e moralmente compromessa in modo che possano obbedire ai dettami dei banchieri centrali della Cabala che stanno costruendo il Nuovo Ordine Mondiale.

Mi dispiace per le persone ingenue che credono che Osama bin Laden sia il responsabile dell’11 settembre, che i media dicano la verità e che viviamo in un paese libero. Noi viviamo in un mondo progettato e controllato dai banchieri centrali satanisti secondo il modello dei Protocolli dei Savi di Sion. Siamo tormentati da terrorismo, guerre, crisi finanziarie e virus esattamente come avevano promesso i Protocolli. L’obiettivo è quello di farci gettare la spugna e accettare il governo mondiale, un eufemismo per la tirannia delle banche. Che si tratti di cambiamento climatico, guerre, salvataggi bancari o “leggi sui crimini legati all’odio razziale”, ogni giorno c’è sempre meno distinzione tra la malvagità dei banchieri Illuminati e le azioni del nostro governo.

Bohemian Grove dimostra ancor di più che la nostra leadership naturale è stata sostituita da dei satanisti e dei pervertiti. Non possiamo prenderci sul serio come società finché permetteremo a questi impostori di controllarci. La “crisi del credito” rappresenta un’opportunità per rinnegare il “debito” che è stato creato dal nulla, nazionalizzare le banche centrali e riprendere il controllo del nostro credito. Dobbiamo garantire che tutte le campagne elettorali siano finanziate con denaro pubblico. I cartelli dei media e del cinema devono essere smantellati e redistribuiti. I banchieri centrali e i loro lacchè devono essere cacciati altrimenti la razza umana è condannata ad un’ulteriore umiliazione.

Henri Makow
Fonte: www.henrymakow.com
Link: http://www.henrymakow.com/bohemian_grove_illuminati_meet.html
19.07.2009

Traduzione di JJULES per www.comedonchisciotte.org

Note del traduttore

[1] Caso giudiziario emerso nel dicembre 1988 dopo che il New York Times pubblicò la notizia che l’FBI dello stato del Nebraska, dopo alcuni controlli di natura fiscale alla Franklin Credit Union, scoprì per caso che i dirigenti di questa banca cooperativa erano dediti a pedofilia e istigavano alla prostituzione minorile. Le accuse, in seguito, si estesero anche ad importanti politici americani delle amministrazioni Reagan e Bush [NdT]
[2] Sonia Maria Sotomayor è un magistrato degli Stati Uniti, nominata di recente da Barack Obama come giudice associato della Corte Suprema degli Stati Uniti per sostituire il giudice Souter. Se confermata dal Senato, sarà la prima persona di origine ispanica a far parte della Corte Suprema [NdT]


http://www.tradizione.biz:80/forum/viewtopic.php?t=14707

BOB DYLAN E IL PATTO DEL CROCEVIA


BOB DYLAN E IL PATTO DEL CROCEVIA

No Direction Home: Bob Dylan è un documentario su due DVD realizzato nel 2005 da Martin Scorsese che ripercorre la vita di Bob Dylan (alias Robert Allen Zimmerman) fino all'incidente motociclistico occorsogli nel 1966 e il suo impatto sulla musica e sulla cultura americana. Il film si concentra soprattutto sul periodo tra l'arrivo di Dylan a New York nel gennaio del 1961 e il suo temporaneo ritiro dalle scene nel 1966. Questo periodo racchiude l'ascesa al successo di Dylan come cantautore folk e le polemiche generate dal suo passaggio alla musica rock. Il titolo è tratto da un verso della canzone Like a Rolling Stone, contenuta nell'album Highway 61 Revisited.


Le convinzioni religiose di Dylan sono state sempre abbastanza incostanti. Nato in una famiglia ebraica, Dylan (il cui vero nome è Zushe ben Avraham), nel 1970, divenne un cristiano rinato. Dal gennaio all'aprile del 1979, Dylan frequentò una classe di biblistica alla Vineyard School of Discipleship a Reseda, nel sud della California. Il pastore Kenn Gulliksen dichiarò: «Larry Myers e Paul Edmond andarono nella casa di Dylan e gli amministrarono i sacramenti. Rispose dicendo "sì"; lui in effetti vuole Cristo nella sua vita. E pregò quel giorno e ricevette il Signore». Nel 1980, Dylan pubblicò un album evangelico, Saved. Ma negli anni '80 si riavvicinò al giudaismo e probabilmente ha supportato il potente movimento ultra ortodosso Chabad Lubavitch e ha partecipato a molti rituali ebraici. Più recentemente è venuto alla luce il fatto che Dylan ha prestato servizio in alcune sinagoghe Chabad in varie ricorrenze importanti. Era presente a Woodbury, in una sinagoga di New York nel 2005, e ha servito per la Congregazione Beth Tafillah ad Atlanta, in Georgia, il 22 settembre 2007 (durante lo Yom Kippur), dove è stato chiamato a leggere la Toràh per la sesta aliyah 1.





Tutti, d'altronde, ricorderanno come, in occasione del 23º Congresso Eucaristico Nazionale, tenutosi a Bologna, il 27 settembre 1997 Dylan si esibì davanti a Giovanni Paolo II (1920-2005) e a 300.000 persone. Questo fatto provocò la reazione di alcuni prelati e di qualche giornalista cattolico che ritenevano inopportuna l'esibizione di Dylan, soprattutto all'interno di un Congresso Eucaristico, evento in cui un'icona della controcultura e della protesta come Dylan stonava con la sacralità dell'evento. A dire, la religiosità di Dylan è sempre stata ambigua. Nel corso di un'intervista Dylan ha dichiarato: «Chi dice che sono cristiano? Come Gandhi, io sono cristiano, sono ebreo, sono un musulmano, sono un indù. Sono un umanista» 2.



Ma la religiosità di Bob Dylan non sembra essersi esaurita nel contesto del protestantesimo o del giudaismo. Intono al 54' minuto del primo DVD, Dylan parla del suo desiderio di raggiungere il talento dei migliori bluesman del suo tempo. Suonava la chitarra e cantava in maniera mediocre. Ma ecco il racconto fatto da Tony Glover, un suo amico cantautore: «Suonò a una festa, sembrava un altro. Come in quella storia di "bluesmen" che a un crocevia incontrano il diavolo e assumono poteri magici. Come nelle canzoni di Robert Johnson e Tommy Johnson. Quando è tornato suonava Woody, Van Ronk, faceva il "fingerpicking" e suonava l'armonica, tutto in soli due mesi, non in un anno».



Prosegue Bob Dylan: «Ero andato al crocevia e avevo fatto il grande patto, tutto in una sola notte. Quando tornai a Minneapolis si chiedevano: "Ma dove è stato"? "Sei stato al crocevia"»?


Nelle comunità afro-americane del Sud, la storia dell'incrocio dove poter vendere l'anima al diavolo era già diffusa da tempo. Lo stesso bluesman Tommy Johnson (1896-1956) cantava in una delle sue canzoni: «Vai dove [...] c'è un incrocio [...]. Un grande uomo nero arriverà e prenderà la tua chitarra e l'accorderà. Quando Satana ti ridarà la chitarra, tu potrai suonarla meglio di chiunque altro, e Satana possederà la tua anima lasciandoti esausto in ginocchio». Questa tradizione risale al folklore africano: si credeva che il dio Esu fosse il guardiano dell'incrocio, il punto di contatto con gli dèi, e che lì comunicasse le decisioni di questi ultimi agli umani. Quando i neri conobbero il cristianesimo, gli dèi pagani divennero il diavolo. Da qui la convinzione secondo cui all'incrocio, a mezzanotte, è possibile incontrare il demonio, stipulare un patto con lui e in cambio dell'anima ottenere successo. Lo stesso si diceva dell'altro grande bluesman Robert Johnson (1911-1938), considerato da molti il «nonno del rock». Il suo fraseggio vocale, le sue canzoni originali e il suo stile chitarristico hanno influenzato una larga serie di musicisti, come Muddy Waters, Bob Dylan, Jimi Hendrix, i Led Zeppelin, i Rolling Stones, ed Eric Clapton, che ha definito Johnson «il più importante cantante blues che sia mai vissuto» 3.



Bisogna stupirsi di queste affermazioni? Non dimentichiamo che quest'uomo, divenuto oggetto di un documentario come se si trattasse di una grande personalità, ha iniziato i Beatles alla marijuana 4. Negli anni 1964-195, Dylan si immerse profondamente nell'uso di sostanze stupefacenti facendo propria la formula del poeta francese decadentista Charles Baudelaire (1821-1867) per raggiungere l'immortalità: «Un poeta diventa un veggente attraverso un vasto e ampio meditato sconvolgimento di tutti i sensi». Diversi suoi brani inneggiano la droga, come Lay Down Your Weary Tune, Subterranean Homesick Blues e Mr. Tambourine Man. Il gruppo di riserva di Dylan, Ronnie Hawkins and the Hawks, era conosciuto per i suoi eccessi con droghe, prostitute e risse 5. Sulla cover dell'album Deside (1976) Dylan appare mentre fuma marijuana insieme a tre carte per la divinazione (i Tarocchi) e ad un enorme Buddha. Di fianco alla statua è scritto: «Ho un fratello o due e un intero karma da bruciare […]. Iside e la Luna splendono su di me» 6.



Bob Dylan ha divorziato nel 1977. Anche durante il periodo della sua «conversione» al cristianesimo, il noto cantautore non ha mai smesso di ubriacarsi e di andare a prostitute 7. Ecco dunque il vero volto dell'iconoclasta Bob Dylan, acclamato da molti come un mito: un personaggio squallida, un drogato, un alcolista, un violento, un puttaniere... un disgraziato che ha venduto la propria anima al diavolo 8.

Note

1 Vedi pagina web
http://it.wikipedia.org/wiki/Bob_Dylan
2 Cfr. San Luis Obispo, del 16 marzo 1983.
3 Cfr. «The 100 Greatest Guitarists of All Time», in Rolling Stone, del 27 settembre.
4 Cfr. P. Brown, The Love You Make: An Insider’s Story of the Beatles.
5 Cfr. R. Palmer, Rock & Roll an Unruly History, pag. 3.
6 Cfr. Muncy, The Role of Rock, pag. 167.
7 Cfr. Turner, «Watered Down Love», in Christianity Today, del 21 maggio 2001.
8 Questo passaggio del DVD ci è stato segnalato da Francesco D'Apice, che ringraziamo





http://www.forzanuova.org/bob_dylan_patto_crocevia.htm

Invocazione a S. Michele Arcangelo


Invocazione a S. Michele Arcangelo

Gloriosissimo Principe delle milizie celesti, arcangelo S. Michele, difendici nella battaglia contro le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Vieni in nostro aiuto, che fummo creati da Dio e redenti con il Sangue di Cristo Gesù, suo Figlio, dalla tirannia del demonio. Tu sei venerato dalla Chiesa quale suo custode e patrono, a Te il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti.

Prega, il Dio della Pace, che tenga schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché esso non possa fare schiavi di se gli uomini ne arrecare danni alla Chiesa. Presenta all’Altissimo con le tue, le nostre preghiere, perché discendano presto su di noi la sua divina Misericordia.

Incatena satana e ricaccialo negli abissi affinché non possa più sedurre le nostre anime. Amen.


Preghiera a S. Gabriele Arcangelo.


O Angelo dell’umanità, o fedele messaggero di Dio, apri le orecchie del nostro cuore ai richiami sussurrati dal Cuore pieno d’amore di Gesù! Apri gli occhi del nostro cuore alla lettura corretta della Parola di Dio perché possiamo capire, obbedire ed eseguire ciò che Dio ci chiede. Aiutaci a rimanere desti quando verrà il Signore a chiamarci. Che Egli non ci colga nel sonno! Amen.

S. Raffaele Arcangelo.

Guidaci nel viaggio della vita: sii tu il nostro sostegno in ogni scelta, sventando gli inganni del demonio. Dio Onnipotente dia luce e pace alla nostra esistenza, al nostro focolare domestico e salute al nostro corpo. Tu, Arcangelo della speranza, con la potenza divina lega e ricaccia nell’abisso satana, asmodeo e tutti gli spiriti maligni, nemici del nostro bene temporale ed eterno. Amen

Santi Arcangeli venite a noi con le vostre legioni e la vostra potenza, mostrate a noi e a tutti gli uomini il vostro aiuto e la vostra forza per la sola Gloria di Dio e di Maria vostra Regina e per la salvezza eterna delle nostre anime. Amen. Angelo di Dio…ecc..

AFFIDAMENTO.

O grande Principe del Cielo, custode fedelissimo della Chiesa, San Michele Arcangelo, io, benché molto indegno di comparire davanti a te, confidando tuttavia nella tua speciale bontà, ben conoscendo l'eccellenza delle tue mirabili preghiere e la moltitudine dei tuoi bene­fici, mi presento a te, accompagnato dal mio Angelo Custode, e, alla presenza di tutti gli Angeli del Cielo che prendo co­me testimoni della mia devozione verso di te, ti scelgo oggi a mio Protettore e mio Avvocato particolare, e propongo fermamente di onorarti sempre e di farti onorare con tutte le mie forze. Assistimi durante tutta la mia vita, affinché io non of­fenda mai gli occhi purissimi di Dio, né con le opere, né con le parole, né con i pensieri. Difendimi contro tutte le tentazioni del demonio, specialmente da quelle contro la fede e la purezza, e nel­l'ora della mia morte concedi la pace all'anima mia ed introducimi nella Patria eterna. Amen. (Indulgenza parziale).

Angeli santissimi, vegliate su di noi, dovunque e sempre; Arcangeli nobilissimi presentate a Dio le nostre preghiere e sacrifici; Virtù celesti, donateci forza e coraggio nelle prove della vita. Potenze dell’alto, difendeteci contro i nemici visibili e invisibili; Principati sovrani, governate le nostre anime e i nostri corpi; Dominazioni altissime, regnate di più sulla nostra umanità. Troni supremi, otteneteci la pace; Cherubini pieni di zelo, dissipate tutte le nostre tenebre; Serafini pieni di amore, infiammateci di ardente amore per il Signore.

COME DIFENDERCI DAL MALIGNO

Da molte persone oggi il demonio è ritenuto un mito, una fantasia di altri tempi, ma essi sono i primi ad essere illusi da lui. Il diavolo esiste, il Vangelo ne parla moltissime volte, ma egli è uno sconfitto. E’ stato sconfitto da Nostro Signore quindi il suo potere è limitato, egli può nuocerci solo se “gli apriamo la porta” tramite il peccato e rimanendo con il peccato nell’anima o anche venendo a contato con l’occulto tramite maghe, oroscopi giochi del bicchierino e lettura della mano (pericolosissimi per i disturbi malefici che ne possono derivare). “Tutto ciò che ci difende dal peccato ci difende da satana” (Paolo VI) per evitare che il demonio possa nuocerci e possa recare danno alle anime o alla società il Signore ci da alcune armi infallibili:

1 La confessione mensile, con essa viene distrutto il potere del male sulla nostra anima e noi veniamo rigenerati dalla grazia e dalla misericordia del Padre.

2 Partecipare con devozione alla S. Messa, oltre che la domenica, anche nei giorni feriali quando si riesce e fare la S. Comunione in grazia di Dio. Mai fare la S. Comunione con il peccato nell’anima, è un orribile sacrilegio!

3 la Preghiera, specialmente il S. Rosario vero flagello dei demoni e arma che distrugge l’inferno, l’Adorazione Eucaristica, la preghiera a S. Michele Arcangelo agli Angeli Custodi e a S. Giuseppe e ai Santi.

4 La penitenza, il digiuno, e le opere di bene verso il prossimo aiutano a difenderci noi e i nostri cari dalle insidie del maligno, si consiglia anche di portare con se un Crocifisso e la medaglia benedetta della Madonna, e utilizzare l’Acqua Santa o ricevere spesso le Benedizioni Sacerdotali, molto spesso si è sperimentata l’efficacia.

Antonio


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http://www.verginedegliultimitempi.com

lunedì 8 giugno 2009

Satana in Italia, parlano gli esorcisti


Satana in Italia, parlano gli esorcisti
Mercoledí 03.06.2009 17:01
di Giorgio Nadali

Entri in chiesa e stai subito male? Segni strani sulla tua pelle, ma non sono tatuaggi? Parli improvvisamente lingue mai studiate e hai poteri soprannaturali? Rivolgiti con fiducia all’esorcista! In Italia vi un’Associazione internazionale degli esorcisti.

E’ stata fondata nel 1990 da padre Gabriele Amorth, sacerdote ed esorcista nella Diocesi di Roma. Ne fanno parte i preti esorcisti incaricati dal vescovo della diocesi di appartenenza. La maggior parte sono italiani. Dal 1990 al 2000 il presidente dell'Associazione è stato proprio Don Gabriele Amorth. L'Associazione ha sede a Roma ed organizza degli incontri annuali: un anno si svolgono a livello nazionale, l'anno dopo a livello internazionale. Gli incontri hanno finalità d'aggiornamento ma anche di coordinamento riguardo l'attività degli esorcisti. Dal 2004 presso l'Ateneo pontificio Regina Apostolorum è stato istituito un corso teorico e pratico sul ministero dell´esorcistato per sacerdoti.

Sono rimasti in cinque nella diocesi di Milano, la più grande del mondo per numero di parrocchie. Pronti in caso di emergenza. Quando il diavolo si scatena e decide di tormentare fisicamente qualcuno. Sono gli esorcisti. Sacerdoti pronti a tutto e a non lasciarsi intimidire dal demonio che ha preso possesso di un corpo umano. Il primo esorcista della storia’ Gesù Cristo, il quale ha dato il potere agli apostoli di liberare dal diavolo e ha operato lui stesso sette esorcismi, narrati nei quattro Vangeli. A dire il vero col battesimo siamo già stati quasi tutti esorcizzati in Italia e il padrino o la madrina ha già rinunciato per noi tre volte a Satana quel lontano giorno. Ma a volte proprio non basta

Padre Savoldi, Lei è l'unico esoercistra rimasto, a Milano. Qual è la situazione a Milano dell’intervento del Maligno? Quanto casi di possessione diabolica in un anno?
Io personalmente attualmente non ne ho. Vi sono alcuni che dicono di essere indemoniati e io faccio una preghiera esorcistica, perché prima di dire di essere davanti a un caso di possessione demoniaca io vado adagio. La prima cosa che domando è se sono in osservazione da qualche medico, psichiatra. Questi fenomeni per uno che no è esperto possono essere scambiati per possessione diabolica. Voglio approfondire la situazione poi eventualmente faccio l’esorcismo…

Dove? In casa? In chiesa?
No, qui in convento. Al mattino quando non c’è nessuno.

A tutte le età? Uomini, donne? Giovani, anziani?
Sì, sì, tutti. Difficilmente anziani.

Ma Padre, cosa hanno fatto queste persone per cadere in una possessione demoniaca?
Questo è un mistero.

E’ colpa loro?
No, ci sono anche quelli che fanno la comunione. Non è detto che siano in peccato mortale.

Può succedere a chiunque, una disgrazia dunque?
E’ una realtà che supera il potere dell’uomo. Ci sono stati anche dei santi che hanno avuto la possessione diabolica.

Quali sono attualmente le manifestazioni più diffuse del Maligno?
Una repulsione alle cose religiose. Anche la semplice acqua benedetta, quando io aspergo dà una reazione forte.

Possono fare cose che una persona normalmente non può fare?
Conoscono lingue che non hanno imparato, conoscono cose che non potrebbero conoscere.

Ma quando è successo l’ultima volta?
Parecchi mesi fa, l’anno scorso.

Ma è assistito da qualcuno? Un laico?
Un parente mi aiuta. Non voglio essere in balia di chi ha una possessione diabolica. Può avere degli scatti violenti. Ci vuole qualcuno che li trattenga.

Padre, perché il numero degli esorcisti è calato così tanto? Non ci sono nuove leve?
L’arcivescovo attuale che non è tanto favorevole (il Cardinale Tettamanzi, n.d.r.).

Come mai?
Bisognerebbe chiederlo a lui.

Ma non ci sono sacerdoti giovani che vogliono diventare esorcisti?
E’ l’arcivescovo che sceglie e che delega in base ai suoi sacerdoti che segnalano alcuni nomi. A me l’hanno chiesto.

Conosce Padre Amorth? Mons. Bignami dice che Padre Amorth vede il dialogo dovunque…
Sì, padre Amorth esagera. Anche nelle sue conferenze a Radio Maria. Tutti gli elementi che non vanno secondo la normalità li attribuisce al diavolo. Lui ricorre ancora al sale. Noi esorcisti di Milano non siamo molto del parere di Padre Amorth.

Si può dire che è peggiore la possessione del cuore, dell’anima, rispetto a quella del corpo?
Certo. La possessione del corpo non tocca l’anima.

Ci sono molte persone in Italia che mettono a rischio la loro salvezza? Come è possibile? In Italia l’80% di cattolici non è praticante… Allora l’80% d’Italia rischia l’inferno?
No, non sono tutti in peccato mortale. Possono essere anche stupidi. Non hanno la piena avvertenza. Pensano di essere cristiani senza frequentare la chiesa e pensano di essere a posto.

Cosa direbbe a coloro che non credono al diavolo?
Nulla. Io richiamo con le mie parole alla parola di Dio.

La possessione può avvenire anche in persone non cristiane, non cattoliche? E se succede ad un musulmano o a un ebreo?
Vengono anche giapponesi. Do una benedizione, dico una preghiera.

Satana può creare situazioni che spingono alla propria rovina? Al suicidio? Fa dei trucchi?
Questo può essere dovuto anche a malattie psichiche, alla sofferenza.

Satana ogni giorni opera contro di noi? Ci conosce personalmente?
Sì lui ci conosce ognuno personalmente e sa cosa fare per tentarci, ma la potenza di Dio è superiore a quella del diavolo e lui non ci lascia in balia del demonio. Io sono ottimista nella misericordia di Dio. Il Signore è paziente e misericordioso con tutti e anche per coloro che ci sembrano spacciati, Dio sa trovare una soluzione.

(segue l'intervista a Padre Cipriano De Meo, uno dei maggiori esorcisti italiani)

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http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/satana_italia290509.html

mercoledì 27 maggio 2009

Parla Padre Amorth, l'anti-satana

I giovani e il diavolo
Parla Padre Amorth, l'anti-satana

L'intervista con Padre Gabriele Amorth, l'esorcista più conosciuto al mondo: "Vescovi e preti ignoranti s'affidano agli psichiatri".



Nel 1972 Paolo VI affermò che «attraverso qualche fessura il fumo di satana è entrato nella Chiesa». Il 15 novembre dello stesso anno dedicò al demonio un intero discorso. L'intervento del Papa fece scalpore.

Quel fumo è stato allontanato o ha invaso altre stanze?
«Ha invaso altre stanze»

A che cosa si riferisce?
«Alla ignoranza assoluta dei preti e dei vescovi su queste tematiche per cui capita che, quando una persona si rivolge al suo vescovo per chiedere aiuto, viene sbattuto fuori dalla porta. Ci sono diversi esorcisti in crisi di identità che mandano tutti dagli psichiatri».

I casi di possessioni però aumentano e il clero sembra sempre meno attrezzato?
«È così. Quando una persona viene da me ed esprime i suoi disturbi chiedo subito se va a messa, se prega. Di solito le risposte sono negative. Niente messa, niente sacramenti, posizioni matrimoniali sballate».

E lei come reagisce?
«Di solito dico: "Figliolo caro, la prima condizione per guarire è quella di vivere in grazia di Dio. Un esorcismo non serve a niente se si vive in stato di peccato».

Parla con foga padre Gabriele Amorth, principe degli esorcisti, mentre affronta uno dei fenomeni più inquietanti della nostra epoca. Malefici, possessioni diaboliche, fatture, sedute spiritiche, occultismo, rock satanico, scritture automatiche, invocazioni ai morti, magia nera o bianca. Insomma, lo "spiritismo fai da te". Padre Amorth non è affatto triste come si suppone. Al contrario. È persona gaia e dolce, serena e persino spiritosa. Scherza con chi scrive e con Mariarita Viaggi, l'ex-annunciatrice della Rai, oggi in forza a RaiUno, cantautrice e "scugnizza di Dio" come lo stesso Amorth la definisce. È grazie alla Viaggi, nata sensitiva che riesce a sintonizzarsi anche senza parole col famoso esorcista, che abbiamo ottenuto questa intervista. Padre Amorth, nato a Modena il 1 maggio 1925, ci riceve in una grande sede della società San Paolo a Roma. Un ufficio che assomiglia a una infermeria. Sulle pareti foto di san Padre Pio, del beato Alberione, una statuina della Madonna di Fatima e una effigie della Madonna di Medjugorje. «Io sono cotto di Medjugorje. Su questa apparizione ho scritto molto ed è il posto del mondo dove ci si confessa di più e avviene il maggior numero di conversioni». Mi dà un numero di "Tutto Maria" e un foglietto con i "Comandamenti di Dio". «Basta seguirli per salvarsi. Qui c'è la medicina per ogni male dell'anima».

Senta, padre Amorth, lei è sempre stato critico nei confronti del nuovo Rituale degli esorcismi. Lo è ancora?
«Lo sono ancora perché nessun cambiamento è stato fatto. Tranne una modifica: nel nuovo Rituale si proibiva di fare gli esorcismi nei casi di malefici che sono il novanta per cento. Il che significava impedire agli esorcisti di fare il loro mestiere».

La modifica l'avete ottenuta per un intervento dell'allora cardinale Joseph Ratzinger.
«Ratzinger per tre volte mi ha consultato. Da parte mia uso il vecchio Rituale e mi sento in perfetta regola».

Quanti sono gli esorcisti in Italia?
«Calcolo che siano circa trecento. Poi altri, ma temo abbiano scarsa preparazione».

Sappiamo che Giovanni Paolo II è intervenuto qualche volta per liberare dei fedeli dal demonio. Con Benedetto XVI la battaglia del principe delle tenebre si è fatta ancora più dura?
«Sì, Benedetto XVI è un Papa sensibilissimo su questa problematica, cosa rara e da ammirare perché i tedeschi, come i francesi, i portoghesi e gli spagnoli, ad esempio, non hanno esorcisti. Non ci credono i vescovi e i preti. E in quelle Chiese questa figura è scomparsa».

La più grande vittoria del demonio non è forse quella di far credere che non esiste?
«È una frase attribuita a Baudelaire. Fa credere di non esistere per agire con piena libertà, per tormentare e, a volte, distruggere una vita. Il calo vertiginoso della pratica religiosa ne è un sintomo. Si frequenta la Chiesa fino all'adolescenza poi si sparisce. Si azzera Dio nella propria vita».

Eppure la vita terrena e pubblica di Gesù è stata una ininterrotta battaglia contro il male. Scacciare il demonio è stata une delle sue occupazioni principali.
«Nel Vangelo tante volte Gesù caccia i demoni e dà il potere di vincerli. Prima agli Apostoli, poi ai settantadue discepoli e poi a tutti. Anche lei, con una preghiera privata, può scacciare i demoni. La preghiera pubblica è quella di un esorcista che agisce in nome della Chiesa. È un sacerdote nominato da un vescovo, non è detto però che sia più efficace. Ci sono tanti santi che, pur non essendo preti, erano esorcisti. San Benedetto da Norcia, santa Caterina da Siena, qui a Roma san Vincenzo Pallotti, san Padre Pio. Io sono amico del Rinnovamento Carismatico Cattolico e lo sono perché il cuore di questo movimento è Gesù Cristo e lo Spirito Santo, gli unici che hanno il potere di liberarci dal male».

Il filone della magia nera, la presenza di satana hanno invaso gli schermi cinematografici e i concerti di massa. C'è un appeal oscuro, anche se fa cassetta. Fra l'altro, dietro tanti delitti abbiamo scoperto che c'è il dito del demonio.
«Pensi alla suora uccisa a Chiavenna o a Erika e Omar, i due ragazzi di Novi Ligure. Le indagini hanno scoperto che questi ragazzi avevano libri satanici. E satana si trova benissimo con queste persone, perché fanno quello che lui vuole».

Impressiona che siano soprattutto giovani.
«Non si meravigli. Una volta mentre esorcizzavo una persona, invocavo l'intercessione di Giovanni Paolo II. Il demonio era furioso. Perché ce l'hai tanto con questo Papa? gli ho chiesto…».

E la risposta quale è stata?
«Perché mi ha strappato tanti giovani, perché ha rotto i miei piani.. Io credo si riferisse al crollo del comunismo».

Può essere. Anche se oggi la società globale dei consumi quanto a "morte di Dio" non è da meno del socialismo reale.
«Ha ragione. Il demonio usa ogni mezzo per strappare la gente da Dio. Leggi sul divorzio e leggi sull'aborto che - non dimentichiamo - è un omicidio legalizzato. Gioventù demotivata e senza ideali che, andando in discoteca, si lascia irretire dalle droghe leggere o pesanti. Giovani che incontrano una setta satanica e ci si infilano dentro».

Cosa promette satana?
«Basta leggere le tentazioni di Cristo. Promette tutti i beni terreni. Nella mia vita ho bruciato tante "consacrazioni" a satana scritte col sangue: "Tu sei il mio dio, io appartengo a te"».

Gloria, potenza, denaro, successo, sesso facile. Forse la tentazione più subdola è la visibilità a ogni costo.
«Se ti prostri ad adorarmi, tutti i regni della terra saranno tuoi, dice il demonio a Gesù portato su un alto monte. "Sta scritto: adorerai solo il Signore Dio tuo", risponde Gesù. Vede, persino Gesù è stato messo alla prova. E quale prova! Dio ci ha dato il libero arbitrio e lo rispetta fino al punto di permetterci di fare il male».

Quale è l'identikit di un posseduto?
«Di essere completamente lontano da Dio. Sant'Alfonso Maria de' Liguori affermava che chi prega si salva, chi non prega si danna. Poi il "posseduto" fa dei piaceri e delle ricchezze un idolo, un vitello d'oro da adorare. Noi non abbiamo scampo. Fra cent'anni saremo o all'inferno o in paradiso. Ecco perché io faccio come Gesù. "Cosa devo fare per avere la vita eterna?" Gesù è diretto: "Osserva i dieci comandamenti"».

Il demonio, Belzebù non le ha mai fatto del male?
«A me no. La Madonna mi protegge col suo manto. Ho l'arcangelo Gabriele, come il mio nome, che mi protegge. Ho il mio angelo custode che mi fa da cane da guardia e non lascia passare niente».

Padre Amorth, è sempre riuscito a sconfiggere il demonio?
«Si fa una fatica immensa. Si può alleviare la sofferenza di una persona, ridurre al minimo una possessione diabolica, permettere alla vittima di tornare a una vita normale. Scacciare via il demonio non sempre riesce».

C'è una preghiera che ci può mettere al riparo?
«Tutte le preghiere sono buone. Io raccomando la messa, i sacramenti, la confessione settimanale per coloro che sono colpiti, quella mensile per tutti gli altri. Raccomando la preghiera mariana del rosario, la lettura quotidiana della Sacra Scrittura. Tutte le cose stanno in piedi se vengono alimentate. Lo stesso per l'amore. Se due si sposano e se alimentano il loro amore il matrimonio regge. Così è per la fede. E non si può credere a fasi alterne o costruirsi una propria religione. "Credo, ma non sono praticante" che vuol dire? Io non ho mai incontrato un diavolo ateo, tutti i diavoli credono e non sono praticanti, perché hanno disubbidito a Dio».

Vuol dire che credere in Dio non serve a niente se….
«Se non si è coerenti e praticanti. "Non chi dice: Signore, Signore, entra nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio"».



Giuseppe De Carli

26/05/2009



http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/05/26/1028802-parla_padre_amorth_anti_satana.shtml#

giovedì 30 aprile 2009

L'INFERNO

L'inferno.

La vita non finisce con la morte, perché l'uomo ha all'interno del suo corpo un'anima immortale che sopravvive alla morte fisica. Dell'esistenza di questa anima immortale ne parlò pure Gesù Cristo, il Figlio di Dio, ai suoi discepoli quando disse loro di non temere "coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima" (Matteo 10:28). Da notare che Gesù ha detto che il corpo può essere ucciso, mentre l'anima no; per cui è ovvio che essa continua a vivere dopo la morte. Ci sono due posti in cui le anime degli uomini, dopo la morte, possono andare. Uno è un posto di riposo, di refrigerio, di benedizione, etc., in cui vanno coloro che sulla terra hanno amato Dio e fatto la volontà di Dio. L'altro luogo è un posto in cui va il peccatore e colui che ha rifiutato la grazia e l'amore di Dio. Quest'ultimo è un luogo in cui si soffre ed in cui ci sarà il Diavolo coi suoi angeli. Questo luogo nella Bibbia e' chiamato in ebraico Sheol, e in greco Ades, e da alcuni è stato tradotto con "soggiorno dei morti" e da altri con "inferno" (dal latino infernus che significa: luogo che è di sotto, inferiore).

Nel passo di Luca 16:19-31 (il ricco e Lazzaro), il nostro Signore Gesù Cristo racconta una storia realmente avvenuta. Quella storia ci insegna che con la morte non finisce tutto, ma che esiste una vita ultraterrena e che l'anima del peccatore continua a vivere in un mondo invisibile a noi, dopo la sua morte. Questa è la realtà di molte persone che vivono nel peccato e lontani da Dio: vivono sulla terra, godono dei piaceri della vita e si dilettano nel fare il male, ma quando giunge la morte, la loro anima si diparte dal loro corpo e va nell'Ades dove sarà tormentata dal fuoco di quel luogo. Il racconto ci dice che quel ricco godeva splendidamente ogni giorno mentre era sulla terra; però quando è morto, e fu seppellito, si ritrovò in un luogo di tormento, appunto l'Ades. In quel luogo poteva ancora parlare, ricordare, e secondo quello che egli disse ad Abramo, avrebbe potuto essere pure rinfrescato con dell'acqua.

L'Ades, o Inferno, si trova negli antri della terra ad una grande profondità; è in questa creazione, ma vi si entra con la dimensione della realtà invisibile, chiamata anche spirituale. In rare occasioni e avvenuto che direttamente delle persone vi sono entrate con i loro corpi; un esempio è l'episodio avvenuto nel deserto, quando gli Israeliti, dall'Egitto stavano andando nella Terra Promessa (Numeri 16:33 ). E' un luogo reale dove l'anima del peccatore, dopo essere uscita dal suo corpo, va a stare in attesa del giudizio. Noi non possiamo vedere la nostra anima, ma sappiamo che essa dimora in questo nostro corpo di carne ed ossa, e come non possiamo negare l'esistenza dell'anima solamente perché la vediamo, non possiamo neanche negare l'esistenza dell'Ades che non vediamo.

Questo viene prima il Giudizio Universale, ma il luogo dove saranno gettati Satana, i suoi angeli e tutti gli uomini che saranno condannati, cioè nello Stagno di Fuoco e di Zolfo, sarà una condizione in cui le sofferenze saranno maggiori.





Allora ti trarrò giù, con quelli che scendono nella fossa, fra il popolo d'un tempo, ti farò dimorare nelle profondità della terra, nelle solitudini eterne, con quelli che scendono nella fossa... (Ezecchiele 26:20).

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E' Dio così crudele da desiderare che le anime soffrono per l'eternità nell'inferno?

E' Dio così crudele da desiderare che le anime soffrono per l'eternità nell'inferno?



Il fatto che Dio condannerà delle anime a soffrire nell'inferno è una dimostrazione della giustizia di Dio, che va di pari passo con l'amore di Dio. Giustizia ed amore sono raffigurate come le due braccia di Dio. Infatti se non ci sarà condanna non ci può essere salvezza; che bisogno ha l'uomo di salvezza se non ci sarà una condanna da cui scampare? Se non vi era bisogno della salvezza, perché allora è venuto nel mondo, sofferto e morto sulla croce il Figlio di Dio?

La resurrezione stessa di Gesù testimonia la giustizia di Dio, il quale ha costituito come giudice proprio suo Figlio. Solo lui è in grado di giudicare rettamente perché oltre ad essere Figlio di Dio è anche il Salvatore degli uomini. Dio ha gia manifestato la sua bontà ed il suo amore verso tutti gli uomini, perché ha programmato e permesso la morte del suo unico Figlio, per dare la possibilità a tutti gli uomini di ricevere la salvezza.

Venendo meno la giustizia, viene meno anche l'amore. Due attributi fondamentali della personalità di Dio: Dio è Amore; Dio è Giusto. La condanna degli empi, oltre a dimostrare la giustizia di Dio, conferma e rafforza l'amore di Dio. La Giustizia di Dio si manifesterà con la stessa intensità con cui si è manifestato l'amore che Dio ha ed ha avuto per l'uomo, che ha permesso la morte di suo Figlio. Alla fine l'amore di Dio si concretizzerà col la giusta ricompensa per coloro che lo hanno amato ed hanno posto in Lui la loro fiducia con obbedienza.



http://www.incontraregesu.it/risposte/inferno.htm

BREVE DESCRIZIONE DELL'INFERNO SECONDO LA BIBBIA

BREVE DESCRIZIONE DELL'INFERNO SECONDO LA BIBBIA



Anche se è ragionevole credere che la descrizione dell'inferno fatta da Dante Alighieri, nella sua Divina Commedia, è frutto della sua fantasia, non possiamo però ignorare che Dio stesso, prima tramite i profeti e poi tramite Suo Figlio Gesù e gli apostoli, ci parla dell'esistenza di quel luogo e condizione di tormento, che Lui stesso ha destinato a durare per l'eternità.



Sembra essere scontato che, come membri di chiesa e credenti di fede cristiana, accettiamo, tra l'altro, uno degli insegnamenti basilari di Cristo, che è l'esistenza dell'inferno. Purtroppo molti "credenti" rifiutano di accettare tale realtà come voluta da Dio e proclamata dalla Chiesa. Per qualcuno la questione dell'inferno viene aggirata con l'accettazione di ragionamenti e filosofie che alla fine pongono Dio in una posizione di impotenza (alla fine non è capace di perdonare tutti), o di troppa magnanimità (alla fine Dio perdona tutti) o, nel peggiore dei casi, nella posizione dell'ingannatore (Dio ha parlato sì dell'inferno, però non voleva dire che le persone debbono soffrire, etc., etc.). Quando Dio ha voluto creare tutte le cose che esistono non ha chiesto conto a nessuno, per cui anche se non crediamo e non accettiamo qualcosa che Dio ha fatto, non per questo possiamo dire che non esiste!

COS'É L'INFERNO?

Come punto di partenza dobbiamo fare una distinzione tra il luogo di tormento in cui vanno i peccatori che non hanno voluto ricevere la Grazia, e il luogo, di tormento anch'esso, chiamato "Lo Stagno di Fuoco e di Zolfo", in cui vanno a finire, sempre gli stessi, dopo il Giudizio finale o universale, più Satana con i suoi demoni, la Bestia, il Falso Profeta, e gli angeli ribelli che sono incatenati nell'Abisso.

Spesse volte, sia il primo che il secondo luogo, vengono chiamati con lo stesso nome di INFERNO. La differenza è nel fattore tempo. Nel primo luogo vi vanno tutti i peccatori che sono morti e muoiono prima del Giudizio finale, il secondo luogo è definitivo e sarà attivo dopo la vittoria di Cristo sulla Bestia e sul Falso Profeta.

Riguardo la condizione di tutti e due i luoghi non vi è differenza: sono luoghi di tormento, di dolori, di sofferenze e di pianto.

Questa realtà ci fa comprendere un aspetto importantissimo nell'economia del Regno di Dio, cioè che la destinazione nell'aldilà si decide solo in questa terra, per cui tutte le credenze che incoraggiano le pratiche di intercessioni per i morti con i rituali annessi sono speculazioni arbitrarie e falsi insegnamenti atti a deviare le persone dal sano culto, essendo usati specialmente per incrementare l'entrata finanziaria.

Dio lascia al singolo individuo la facoltà di stabilire la propria sorte eterna, e questa sulla terra, per cui alla morte ognuno sarà portato nel luogo prestabilito: quelli a perdizione eterna nell'inferno o Ades, senza vedere Dio; quelli salvati, nel cielo alla presenza di Dio. Nel Giudizio Universale anche quelli che sono nell'inferno compariranno davanti a Dio, il quale confermerà loro l'eterna condanna.



Il luogo o condizione INFERNO racchiude diversi concetti biblici che, seppur descritti con termini diversi nelle lingue ebraica e greca, hanno in comune un predominante concetto, che è quello dell'esistenza di una realtà, dopo la cessazione dell'esistenza dell'uomo sulla terra, di condizione eterna, lontana da Dio e nella sofferenza. D'altronde, la creazione di Dio, il Suo impegno per la realizzazione della salvezza dell'umanità, con la necessità della nascita, della morte e risurrezione di Cristo, sarebbero state inopportune in una realtà dove non ci sarebbe una punizione eterna e dove alla fine tutto sarebbe tornato nel nulla assoluto o nella eterna scomparsa dell'uomo malvagio e peccatore, tutte cose, queste, che ci portano alla deviazione totale dall'insegnamento di Cristo e completamente fuori dal cristianesimo.

Anche se la dottrina dell'inferno non è la dottrina centrale del cristianesimo, possiamo tranquillamente dire che è, insieme alle altre, un insegnamento importantissimo, per cui negando la sua esistenza saremo costretti a rifiutare le altre che sono ad essa collegate. Tutte le dottrine e gli insegnamenti fondamentali di Cristo sono vitali per il credente, sono come i raggi di una ruota, per cui venendone a mancare uno, viene compromessa la funzionalità della ruota stessa.



I termini che riscontriamo nelle lingue bibliche sono:

Abyssos (greco) cioè "abisso", "inferi", in particolare "prigione dei demoni e degli angeli ribelli in punizione" dei passi di Luca 8:31 e Apocalisse 9:1; un significato simile è attribuito a "tartaros" di 2° Pietro 2:4;

Sceol (ebreo) ovvero Ades (greco), comunemente chiamato "inferno" e "soggiorno dei morti", ed è il luogo provvisorio ed intermedio di soggiorno dell'anima della persona deceduta sino alla resurrezione finale. Lì Gesù è andato a predicare il Vangelo agli spiriti dei morti (1° Pietro 3:19, 4:6), ed è pure da lì che, quando se n'è salito in alto, nel cielo, ha liberato molti che erano prigionieri, portandoli con se (Efesini 4:8). Quindi Sceol o Ades, adesso, dopo la resurrezione di Gesù, è la condizione e il luogo dove vanno le anime di coloro che saranno giudicate e condannate da Dio ed è tutt'ora un luogo in cui si soffre. (Leggi le testimonianze);

Geenna (greco) è l'inferno finale di fuoco e zolfo, o "stagno ardente di fuoco e zolfo" di Apocalisse 20:10 e 20:15. E' il termine tradotto in greco dall'Aramaico di "gehinnam", cioè valle di Hinnom, luogo a sud di Gerusalemme, dove al tempo del dominio cananeo venivano eseguiti sacrifici di bambini tramite roghi e che valeva come luogo di giudizio divino. Quando Gesù parla di questo luogo non si riferisce al luogo geografico, ma a quello che esso rappresenta, cioè il luogo della punizione.

Dunque i passi della Bibbia che ci parlano di queste realtà non ci vogliono trasmettere dei concetti puramente simbolici, come vogliono credere quelli che rifiutano il sano insegnamento di Cristo per abbracciare le tesi dell'annichilimento e del condizionalismo, ma ci descrivono, seppur aiutati da figure immaginarie, delle realtà presenti e future.

La Geenna, o lo Stagno di Fuoco e di Zolfo sono veramente dei luoghi in cui si soffre. Gli elementi del fuoco e dello zolfo possono essere immaginari, ma quello che la Parola di Dio ci vuole trasmettere sono gli effetti che questi elementi hanno sulla persona e sono effetti che causano dolore e sofferenze. Infatti, dice ancora la Gesù: "...lì sarà il pianto e lo stridor di denti".



Inoltre bisogna distinguere tra la cessazione della vita fisica e la morte eterna.

Noi uomini creati ad immagine e somiglianza di Dio siamo spirito, abbiamo un'anima ed un corpo. Come dice l'Apostolo Paolo: "...abitiamo in questa tenda (corpo)". Quando, per un qualsiasi motivo di infermità o di incidente, il nostro corpo non è più in grado di funzionare, diciamo che "si muore", alla nostra anima viene a mancare quella condizione che le permette l'esistenza sulla terra, o meglio ancora, sulla superficie della terra. Questa è la morte fisica, la cessazione della vita del corpo.

La morte eterna, invece, è la condizione di mancanza di vita divina per l'eternità. E' chiamata anche "la morte seconda" in Apocalisse 20:14 ed è raffigurata come uno stagno dove bruciano continuamente elementi infiammabili.

Così quando leggiamo nella Bibbia che l'uomo che muore viene posto nella tomba e li non si ricorderà più niente, vuol dire che il corpo, creato o trasformato da Dio dalla terra, ritorna alla terra da dove è stato tratto, ma l'anima scende nel soggiorno dei morti (Sceol-Ades-Inferno).

In ebraico il termine "tomba" è "queber", in greco "taphos" e "mnemeion". Sono tutti termini differenti da quelli sopra descritti e rappresentano e descrivono condizioni e luoghi diversi.



Anche se vogliamo partire dal presupposto che termini come: stagno ardente, fornace ardente, pena di fuoco eterno, fuoco inestinguibile, verme che non muore e tormento, trattano di una descrizione simbolica, in tutto o in parte, sono comunque riconoscibili delle realtà spaventose: lontananza da Dio, tenebre, sofferenze e tormenti.

L'indicazione perentoria di tali dolori nello Sceol o nella Geenna, non si possono paragonare a un'estinzione o annientamento dell'esistenza. Se l'uomo fosse veramente annientato all'atto della morte terrena sarebbero superflui e incomprensibili i riferimenti al "fuoco eterno" o "inestinguibile", al "verme che non muore" e alle relative sofferenze.

Da nessuna parte della Sacra Scrittura si trova una chiara prova del fatto che questo "fuoco" rappresenta un atto unico di annientamento che dà termine all'esistenza dell'individuo, mentre invece si denota la sua eterna durata.

Per descrivere la realtà della punizione, della sofferenza e della lontananza eterna da Dio, la Bibbia utilizza costantemente concetti che richiamano orrore, dolore e sofferenze. Per esempio, la Geenna non rappresenta qualcosa di irreale, temporaneo e vuoto, ne qualcosa che annienta definitivamente, ne un luogo di condizione intercorrente fra le varie reincarnazioni, ne un luogo di purificazione come il Purgatorio.



Alla fine anche "la morte" e "il soggiorno dei morti" saranno gettati nello Stagno di Fuoco (Apocalisse 20:14). Questo ci descrive: 1) il passaggio dei morti, da una condizione temporanea di sofferenze ad una condizione finale di eterna perdizione; 2) la fine della funzione dello Sceol da "anticamera dell'inferno", così, seppur ve ne fossero rimasti alcuni, anch'essi si troverebbero nella eterna e finale destinazione, dentro lo Stagno di Fuoco.

CONCLUSIONE

Accettare l'insegnamento dell'INFERNO e descriverlo, non significa gioire ed essere felici per le molte anime che vanno in quel luogo di tormento. Nella Bibbia sta scritto che Dio non si compiace nel peccatore che perisce, ma desidera che ogni persona giunga alla conoscenza della verità per poter scegliere per la sua salvezza. Purtroppo, ed a malincuore, dobbiamo costatare che, o per ignoranza, o per negligenza, o per libera scelta, molte persone vivono la propria vita vicino alla religione ma lontano da Dio. Anche noi come figli di Dio ci associamo al sentimento di Dio, e il solo scopo di questa modesta iniziativa è quello di servire come monito ed avvertimento per coloro che consapevoli o inconsapevoli sono sulla strada che li porta all'inferno. (Leggi il Piano di Dio per l'uomo).



Gesù ha detto: " ...due sono le vie: una stretta ed angustia che porta alla vita, e pochi sono quelli che la prendono; l'altra larga e spaziosa che porta alla perdizione, e molti sono quelli che vi si incamminano". (Matteo 7:13-14).

La strada che conduce all'inferno è prima di tutto una strada (trascorrere la vita) senza la Salvezza e senza Dio; è la strada del peccato e delle concupiscenze; della realizzazione dei propri desideri ad ogni costo, anche recando del male al prossimo.

Strada significa "trascorrere la vita", "seguire una tale decisione", "fare una tale scelta". E' una decisione che prendiamo noi, conseguentemente alla libertà che Dio ci ha dato. La strada della politica corrotta, della religione formale, della scienza senza Dio, delle filosofie e delle dottrine ingannatrici e dell'egoismo, è la strada che tira dritto per l'inferno.

Il rimedio per evitare ciò è cambiare strada, decidere di fare la volontà di Dio e arrendersi all'amore di Cristo, colui che può perdonare tutti i nostri peccati ed assicurarci una vita eterna vicino a Dio e fuori dall'inferno.

(Come ricevere la Salvezza).

http://www.incontraregesu.it/l'inferno%20esiste.html

L'INFERNO E LA SACRA BIBBIA

L'INFERNO DESCRITTO DA GESÙ



Gesù, nei suoi messaggi, ha parlato più della realtà dell'inferno, che della realtà del Cielo.

Di seguito sono riportati alcuni versetti dove Gesù descrive l'inferno, che in questi casi si riferisce allo "Stagno di fuoco e di zolfo" come in Apocalisse 20:14-15.



Matteo 5:22

Ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi avrà detto al proprio fratello "stupido", sarà giudicato dal tribunale; e chi gli avrà detto "pazzo", sarà condannato al fuoco dell'inferno.

Matteo 11:23

Gesù quando rimprovero Capernaum gli disse: "E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell'Ades"

Matteo 13:40

Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.

Matteo 13:42

E li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti.

Matteo 18:8

Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzali e gettali via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.

Matteo 22:13

Allora il re disse ai servi:"Legatelo mani e piedi, prendetelo e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti.

Matteo 23:33

Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete alla condanna dell'inferno?

Matteo 25:41

Allora Egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra:"Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli.

Matteo 25:46

E questi andranno nelle pene eterne, ed i giusti nella vita eterna.

Marco 3:29

Ma chiunque bestemmierà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, ma sarà destinato alla dannazione eterna.

Marco 9:43

Se la tua mano ti è occasione di peccato tagliala! E' meglio per te entrare monco nella vita, che avere due mani ed andare all'inferno, nel fuoco inestinguibile.

Marco 9:48

Dove il loro verme non muore ed il fuoco non si spegne.

Giovanni 5:29

Quelli che hanno fatto il bene risusciteranno alla vita; e quelli che hanno fatto il male risusciteranno a condanna.



ALCUNI PASSI DELL'ANTICO TESTAMENTO



Alcuni passi delle Sacre Scritture che confermano l'esistenza del soggiorno dei morti e che esso si trova sotto terra ad una grande profondità e che la vi scendono gli empi quando muoiono.



"Gli empi se n'andranno al soggiorno dei morti, si, tutte le nazioni che dimenticano Iddio" (Salmo 9:17), ed a proposito della sorte di quelli che confidano nei loro grandi averi e si gloriano della grandezza delle loro ricchezze e scritto: "Sono cacciati come pecore nel soggiorno dei morti; la morte e il loro pastore" (Salmo 49:14).



Giobbe, parlando degli empi, disse: "Passano felici i loro giorni poi scendono in un attimo nel soggiorno dei morti" (Giobbe 21:13).



Isaia, parlando della sorte di quelli che in Sion non ponevano mente a quel che faceva il Signore, ma si inebriavano di vino e di bevande alcoliche disse: "Perciò il soggiorno dei morti si è aperto bramoso, ed ha spalancata fuor di modo la gola; e laggiù scende lo splendore di Sion, la sua folla, il suo chiasso, e colui che in mezzo ad essa festeggia" (Isaia 5:14).



Sempre Isaia, nell'oracolo contro il re di Babilonia, disse ad Israele: "Tu pronunzierai questo canto sul re di Babilonia e dirai:.. Il soggiorno dei morti, laggiù si è commosso per te, per venire ad incontrarti alla tua venuta. Il tuo fasto e il suon dei tuoi salteri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti" (Isaia 14:3,9,11).



Dio per mezzo di Ezechiele predisse ciò che avrebbe fatto a Tiro con queste parole: "Allora ti trarrò giù, con quelli che scendono nella fossa, fra il popolo d'un tempo, ti faro dimorare nelle profondità della terra, nelle solitudini eterne, con quelli che scendono nella fossa..." (Ezechiele 26:20).

http://www.incontraregesu.it/bibbia_inferno.html

ATHET PYAN SHINTAW PAUL HA VISTO L'INFERNO

ATHET PYAN SHINTAW PAUL



Athet Pyan Shintaw Paul, un ex-monaco buddista del Myanmar (Burma), racconta come nel 1998 resuscitò dai morti mentre si svolgeva il suo funerale, dopo tre giorni, tornando dall'inferno, e convertitosi a Cristo cominciò subito ad avvertire tutti che se continuavano ad adorare Buddha e altri dei sarebbero finiti all'inferno, proclamando che solo Gesù è il vero Dio.


Ecco le sue parole: "Mi chiamo Athet Pyan Shintaw Paulu, sono nato nel 1958 in Bogale nel Irrawaddy Delta, Myanmar del Sud (Burma). Quando raggiunsi i 18 anni, i miei genitori Buddisti mi mandarono come novizio in un monastero. A 19 anni, diventai un monaco, entrando nel monastero di Mandalay Kyaikasan Kyaing, dove fui istruito da U Zadila Kyar Ni Kan Sayadaw, probabilmente il più famoso insegnante buddista del tempo, che è morto in un incidente stradale nel 1983. Quando entrai nel monastero mi fu dato un nome nuovo: U Nata Pannita Ashinthuriya.

Cercai di sacrificare i miei propri pensieri e desideri egoistici, persino quando le zanzare si posavano sul mio braccio, io invece di cacciarle via gli permettevo di morsicarmi. Mi ammalai molto gravemente, e i medici diagnosticarono una combinazione di Malaria e Febbre Gialla. Dopo un mese in ospedale, essi mi dissero che non potevano fare altro per me, e mi dimisero dall'ospedale in modo che potessi prepararmi a morire.



Di ritorno al monastero, io diventai sempre più debole, e alla fine persi i sensi. Scoprii, più tardi, che ero morto, il mio corpo cominciò ad imputridirsi e odorava di morte, il mio cuore aveva cessato di battere. Il mio corpo fu fatto passare attraverso i riti di purificazione del Buddismo.

Ma il mio spirito era completamente sveglio e mi trovai in una potente tempesta che faceva volare via tutto. Non un singolo albero, niente rimase in piedi. Io ero in una pianura vuota.

Dopo qualche tempo, attraversai un fiume, e vidi un terribile lago di fuoco. Ero confuso, perché il Buddismo non conosce una tale cosa. Io non sapevo che fosse l'Inferno fino a che non incontrai Yama, il Re dell'Inferno. La sua faccia era quella di un leone, i suoi piedi erano come serpenti, ed egli aveva molte corna sulla sua testa. Quando chiesi il suo nome, egli disse: "Io sono il Re dell'Inferno, il Distruttore".

Io poi vidi gli abiti color zafferano dei monaci di Myanmar nel fuoco, e guardando più da vicino io vidi la testa rasata di U Zadila Kyar Ni Kan Sayadaw. "Perché lui è nel lago di fuoco?", domandai. "Egli era un insegnante molto bravo; la sua audio cassetta: Sei un essere umano o un cane?, ha aiutato migliaia di persone a riconoscere che essi valgono più di un animale!". "Si, era un bravo insegnante", disse Yama, "Ma lui non ha creduto in Gesù Cristo. Ecco perché è all'Inferno!"



Mi fu poi mostrato un altro uomo, con dei capelli lunghi legati in un gomitolo sulla parte sinistra della sua testa. Egli indossava anche un abito, e quando domandai chi egli fosse, mi fu detto: "Gautama, che voi adorate (Buddha)". Fui sconvolto. Buddha all'Inferno, con tutta la sua etica e tutto il suo carattere morale? "Non è importante quanto egli fosse buono. Egli non ha creduto nell'Eterno Dio, e perciò è all'inferno", rispose il Re dell'Inferno. Io vidi anche Aung San, il capo rivoluzionario. "Egli è qui perché perseguitò e uccise i Cristiani, ma principalmente perché egli non ha creduto in Gesù Cristo", mi fu detto.

Un altro uomo, molto alto, indossava un'armatura e portava una spada e uno scudo. Egli aveva una ferita sulla sua fronte. Era più grosso di chiunque altro io potessi vedere, era alto circa otto piedi [1 piede = 30,48 centimetri]. Il Re dell'Inferno mi disse: "Quello è Goliath, ed è all'Inferno perché ha schernito Dio e il suo servo Davide". Io non avevo mai sentito parlare ne di Goliath e ne di Davide.



Un altro Re dell'Inferno si avvicinò a me e mi domandò: "Stai andando anche tu nel lago di fuoco?". "No", dissi, "io sono qui solo per guardare". "Hai ragione", mi disse la creatura, "tu sei venuto solo per guardare. Io non riesco a trovare il tuo nome. Tu dovrai tornare la da dove sei venuto". Sulla strada di ritorno, io vidi due vie, una larga e una stretta. La via stretta, che io seguii per circa un'ora, e mentre la percorrevo diventava di puro oro. Potevo vedere perfettamente la mia propria immagine riflessa!

Un uomo di nome Pietro mi disse: "Ora torna indietro per dire alle persone che adorano Buddha e altri dei che essi finiranno all'inferno se non cambiano. Essi devono credere in Gesù". Egli poi mi diede un nome nuovo: Athet Pyan Shintaw Paul che significa: Paolo, che ritornò in vita.



La cosa successiva che sentii fu mia madre che gridava: "Figlio mio, perché ci lasci ora?". Io compresi che giacevo in una bara. Quando mi spostai, i miei genitori gridarono: "E' vivo!", ma gli altri che erano attorno non credettero loro. Quando essi mi videro, essi furono agghiacciati dalla paura e cominciarono a gridare: "E' un fantasma!" Io notai che stavo seduto in mezzo a tre coppe ed ero impregnato di un liquido odoroso che avevano cosparso sul mio corpo mentre giacevo nella bara. Mi fu detto che stavano per cremarmi.

Quando un monaco muore, il suo nome, la sua età, e il numero degli anni del suo servizio da monaco sono incisi nella bara. Io ero gia stato iscritto come morto, ma come voi potete vedere, io sono vivo!"



Tratto da: Jesus.org

http://www.incontraregesu.it/paul.html

giovedì 23 aprile 2009

LE PRATICHE OCCULTE

CAMMINO CRISTIANO


Le pratiche occulte
esaminate alla luce della Parola di Dio



"Guardate, io pongo oggi dinanzi a voi la benedizione e la maledizione: la benedizione, se ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, del vostro Dio, i quali oggi vi do; la maledizione, se non ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, dell'Iddio vostro, e se vi allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per andar dietro a dèi stranieri che voi non avete mai conosciuti.

Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né chi usa incantesimi, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché chiunque fa queste cose è in abominio all'Eterno"

(Deut. 11:26-28, 18:10-12a).

Le pratiche occulte, riassunte nel breve elenco riportato sopra, sono un'abominazione per l'Iddio santo. Un'abominazione è qualcosa che Dio ritiene orribile e disgustoso. Egli detesta chiunque esercita queste pratiche, poiché tramite esse gli esseri umani fanno la volontà di Satana, e si incamminano verso la loro distruzione.

Osserviamole brevemente:

Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco...
Fa riferimento al sacrificio umano (Lev. 18:21, 2 Re 16:3, 17:17, 21:6, 23:10. 2 Cron. 33:6, Ger. 32:35). Nessuno è autorizzato a uccidere un altro essere umano. Allo stesso modo, un bambino non ancora uscito dal grembo materno è una creatura umana viva, che Dio ha formato e a cui Dio ha dato la vita.


Né chi esercita la divinazione, né chi predice il futuro, né chi dice la fortuna...
Fa riferimento alla pratica di cercare di scoprire il futuro e predire gli eventi mediante le pratiche esoteriche e il soprannaturale. È praticata da chiaroveggenti, cartomanti e persone che esercitano attività medianiche (2 Re 17:17, Ger. 27:8-9, Atti 16:16-24). Dio è il creatore e il sostentatore dell'universo, e a Lui soltanto dobbiamo rivolgerci, sapendo che conosce ogni cosa e ogni evento futuro.
Attenzione a: cartomanzia, chiaroveggenza, chi dice la buona fortuna, chi legge le linee della mano, le tavolette ouija, le sfere di cristallo, i tarocchi, la lettura dei fondi di tè, ecc.



Né astrologo...
L'astrologia (predire il futuro basandosi sulla posizione degli astri) è un'altra forma di divinazione. Significa sottomettersi alla volontà di entità spirituali per il proprio destino, anziché a Dio (Is. 47:12-15, Ger. 10:2, Dan. 1:20, 5:7,11,15). Dio ci guida, non la Sua creazione. Gli oroscopi possono apparire innocui ai più, ma sono una forma di schiavitù spirituale. Leggerli significa accettare e onorare le pratiche occulte che Dio ha chiaramente condannato. Essi sono scritti da persone che praticano l'astrologia.
Attenzione a: astrologia, oroscopo, calcolo dell'ascendente, compatibilità di coppia in base al segno zodiacale, numerologia, etc.


Né mago...
I maghi, ma anche gli stregoni, sono coloro che utilizzano la magia, i riti magici, gli incantesimi (2 Re 17:17, Ger. 27:9). Dio ha comandato di allontanarsi da qualunque cosa abbia a che fare con la magia, e da qualunque contatto con entità spirituali. Non importa se può apparire buona o è considerata tale, poiché essa ha comunque la sua origine in Satana. La magia è una cosa che Dio ha in abominio.
Attenzione a: maghi, libri di magia o sull'esoterismo, sul satanismo, riti occulti, invocazioni, magia bianca, rossa o nera, ecc.



Né chi usa incantesimi...
Cioè streghe e stregoni, che fanno uso di incantesimi, e che sono in contatto con entità e potenze spirituali. Costoro praticano diverse forme di magia (Es. 22:18, 2 Cron. 33:6, 1 Sam. 15:23, Gal. 5:19-21, Is. 19:3) e alcuni utilizzano simboli, talismani, amuleti.
Non esiste una stregoneria "bianca" nel senso di "buona", poiché lo stregone riceve, inconsapevolmente o consapevolmente, il suo potere da Satana e i demoni che lo servono. Satana, non dimentichiamolo, "si traveste da angelo di luce" (2 Cor. 11:14).
Gli incantesimi sono utilizzati anche da molti maghi, ad esempio per avere il controllo su altre persone, o per alterare la natura (2 Re 17:17, 21:6, 2 Cron. 33:6, Is. 19:3).
Attenzione a: culti pagani, incantesimi, cristalli, riti per "indirizzare i fluidi" e le energie dell'universo, riti propiziatori per ottenere benessere e ricchezze, visualizzazione, mantra, viaggio astrale, ecc.


Né chi consulta gli spiriti...
Chiedere, domandare, desiderare, invocare, contattare, cercare un'entità spirituale, oppure lo spirito di un defunto o un'entità angelica come gli angeli o i demoni (2 Re 21:6, 2 Cron. 33:6, Is. 19:3).
Attenzione a: channeling, tavolette ouija, spiritismo, "maestri illuminati", amici spirituali invisibili, culto degli angeli (gli angeli di Dio non si lasciano adorare né invocare, anzi il loro culto è vietato, cfr. Col. 2:18), scrittura automatica, sedute spiritiche, bicchierino, telepatia, yoga, reiki e altre pratiche derivanti dalle religioni orientali, radioestesia, meditazione, ipnosi, magnetismo, dinamismo dei gruppi, medicine alternative del New Age, ecc.


Né negromante...
Cioè una persona che ritiene di parlare, di comandare o di essere in contatto con i defunti (1 Sam. 1-25, Is. 8:19, 1 Cron. 10:13-14). Chi chiama i medium per parlare con i propri familiari defunti (o lo fa in prima persona), pensa che essi contattino i morti, ma in realtà essi sono un tramite tra i demoni e gli uomini. Gli spiriti maligni che essi contattano spesso inconsapevolmente, ingannano l'uomo presentandosi come i defunti con i quali si desidera parlare.
I morti non possono essere contattati dai vivi (le Scritture negano questa possibilità); si tratta di entità spirituali demoniache al servizio di Satana che si presentano come defunti.
Attenzione a: medium, spiritismo, magia, stregoneria, voodoo, ecc.

"Che chiede da te l'Eterno, il tuo Dio, se non che tu tema l'Eterno, il tuo Dio, che tu cammini in tutte le sue vie, che tu l'ami e serva all'Eterno, ch'è il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua, che tu osservi per il tuo bene i comandamenti dell'Eterno e le sue leggi che oggi ti do?" (Deut. 10:12,13).



http://camcris.altervista.org/praticheocc.html

GLI ESORCISMI

CAMMINO CRISTIANO
Gli esorcismi
a cura di D. Artusi



Cos'è un esorcismo?

Con questo termine ci si riferisce alla liberazione di una persona dalla possessione demoniaca (la quale può manifestarsi anche con ossessioni, violenza, capacità soprannaturali, ecc).


Come può accadere che si venga posseduti?

Entrando volontariamente in contatto con i demoni. Ciò può accadere partecipando a sedute spiritiche, praticando qualunque forma di magia o stregoneria, eseguendo certe pratiche delle religioni orientali (ad es. il reiki), messe nere, tavolette spiritiche, "gioco" del cartellone, scrittura automatica, channeling, ecc.
Molte persone, soprattutto i giovani, non vedono niente di male nel fare queste cose, e non sanno che dietro di esse non c'è semplicemente mistero, divertimento, "innocenti" contatti con entità controllabili, ma pericolose catene spirituali dalle quali nessun uomo può liberarsi da solo (per alcune testimonianze, si vedano i link riportati più sotto).


Chi sono Satana (il diavolo) e i suoi angeli (i demoni)?

Per la risposta si veda questa pagina.


Esistono i fantasmi? Si può entrare in contatto con loro?

I fantasmi e le apparizioni di uomini e donne defunti, non sono altro che manifestazioni operate dai demoni, con lo scopo di attirare gli uomini e indurli a cercare un contatto con gli spiriti (spiritismo) o con i morti (negromanzia). Entrambe le cose sono mezzi di cui Satana si serve per legare a sè gli uomini, ingannandoli e inducendoli a dare ascolto a lui.

Un uomo che riceve ordini da un "fantasma" che dice di aver bisogno di aiuto, da un "parente" a lui caro, da un santa donna vissuta secoli prima, da un'entità "superiore" che lo presceglie per un grande compito, ecc. ubbidisce ciecamente a ciò che gli viene detto, e rigetta ogni "antiquata" spiegazione religiosa ritenendo di essere stato "illuminato".

Tutte le forme di contatto con gli spiriti e i defunti sono severamente condannate da Dio: "Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché il Signore detesta chiunque fa queste cose" (Deut. 18:10).
"Non vi rivolgete agli spiriti, né agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro" (Lev. 19:31).


In cosa consiste un esorcismo?

Moltissime religioni, pagane e pseudocristiane, praticano degli esorcismi mediante i riti più diversi. Per esse, l'esorcismo è una "lotta" tra l'esorcista (colui che pratica l'esorcismo) e i demoni che posseggono una persona. La chiesa cattolica, ad esempio, ricorre a varie forme di superstizione, acqua santa, croci e segni della croce, ostie benedette, litanie e preghiere alla Madonna e agli angeli, ecc. Le religioni pagane ricorrono a scongiuri, oggetti magici, invocazioni a varie divinità o spiriti, e varie forme di magia e spiritismo.


Tutto questo funziona realmente?

Cominciamo col dividere gli esorcisti in due categorie: i ciarlatani, e quelli che operano realmente con l'intervento di entità spirituali.
Tralasciando il primo caso, i cui risultati si possono facilmente immaginare, vogliamo soffermarci brevemente sul secondo caso.

Molti si rivolgono ai maghi per essere liberati, finendo così per aggravare la loro situazione. La magia, non importa che la si chiami bianca, rossa o nera, non è altro che una forma di "richiesta di intervento" al diavolo e ai suoi angeli, di cui si accetta implicitamente il dominio e la schiavitù.
Maghi, occultisti, medium e cartomanti, quando non si tratta solo di ciarlatani, sono guidati e posseduti loro stessi da demoni. Si può immaginare come chiedere a loro una liberazione spirituale sia un pericoloso controsenso.

Ci sono anche numerose religioni che praticano riti per esorcizzare gli indemoniati. La religione cattolica, come abbiamo visto ricorre a oggetti particolari e divinità "alternative" proprio come le religioni pagane. I suoi riti non hanno nulla a che fare con gli insegnamenti di Gesù Cristo, ma provengono dal paganesimo. Inoltre, rivolgersi a un defunto (es. Maria), significa praticare la negromanzia.

In definitiva, chi si rivolge a questi personaggi, solitamente finisce per trovarsi in una situazione ancora più difficile di quella in cui si trovava all'inizio. Spesso può anche sembrare che il problema scompaia, perché Satana sa come raggirare le persone per continuare a tenerle sotto la sua schiavitù, salvo poi esigere dalle loro vite un prezzo ancora maggiore, in termini di malattie, depressione, gravi ossessioni, e morte.


Cos'è l'acqua santa?

L'acqua santa usata dalla chiesa cattolica romana per i suoi esorcismi, è un'acqua che viene "benedetta" e confezionata con una miscela di sale mentre si recitano apposite preghiere; tale acqua riceverebbe "la virtù della grazia divina di scacciare i demoni, di guarire le malattie" (Enciclopedia Cattolica, vol. 1, 234). Il sale stesso viene esorcizzato prima dell'uso, con le seguenti parole: "io ti esorcizzo acciò tu diventi sale esorcizzato a salvezza dei credenti, e sii la salvezza dell'anima e del corpo per tutti quelli che ti useranno".

Come si può ben comprendere, questo rito è una delle tante superstizioni insinuatesi nella chiesa romana nel corso del tempo. Come si può credere che dell'acqua salata abbia la virtù di purificare l'anima delle persone e di tenere lontani i demoni?

I credenti non hanno bisogno di essere aspersi di acqua benedetta. I veri cristiani - quelli che cioè hanno ricevuto Gesù come loro Signore e Salvatore, facendo l'esperienza della nuova nascita - sono stati aspersi con il sangue prezioso di Cristo e sono liberati da tutti i peccati, come è scritto: "Il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato" (1 Giov. 1:7); per esso sono stati santificati (Ebr. 13:12), "in Lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue" (Efes. 1:7), ed hanno vinto il diavolo (Ap. 12:11).


Cosa dicono gli esorcisti cattolici in merito all'esorcismo?

Un esorcista cattolico molto noto in Italia, Gabriele Amorth, ha dichiarato tra le altre cose, che si può esorcizzare per telefono, che gli esorcismi possono durare mesi e anche anni prima che si possa riuscire a liberare qualcuno, e che Satana e i suoi angeli hanno un gran timore di Maria (questo è quanto gli hanno fatto credere), perché "lei è l'essere più puro che esista", e dunque bisogna invocare lei per essere liberati. Inutile dire che in tutto ciò non vi sia alcun fondamento biblico, ma solo idee provenienti dalla teologia cattolica romana.

Un altro esorcista molto noto, monsignor Milingo, al Congresso Internazionale Fatima 2000, definì Satana "la terza dimensione del male", e spiegò: "Non riuscivo a credere di aver trovato questa terza dimensione del male. La terza dimensione è gente che segue i riti delle sette sataniche... Ora, mi dispiace doverlo dire, ma a questa terza dimensione appartiene la Chiesa Cattolica. Mi dispiace molto, non riesco a capire, neanche ora ci riesco. Ma la sola consolazione che ho è che, beh, anche Giuda Iscariota era come noi. Stette con Gesù tre anni, ma non cambiò mai..."
Gli esorcisti, sempre secondo Milingo, avrebbero ricevuto ordine di "non attaccare il diavolo", e anche durante riti come il battesimo devono "rispettarlo".

Tutto ciò non ha nulla a che fare con il Cristianesimo, né con la liberazione offerta dal Signore a chiunque Lo invoca.


Che caratteristiche ha l'esorcismo cristiano?

Consideriamo solo un paio delle liberazioni operate dal Signore Gesù, come le troviamo nei Vangeli:

"Or nella sinagoga c'era un uomo posseduto da uno spirito di un demone immondo, che si mise a gridare a gran voce, dicendo: «Ah, che vi è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci? Io so chi tu sei: Il Santo di Dio!».
Ma Gesù lo sgridò, dicendo: «Ammutolisci ed esci da costui!». E il demone, dopo averlo gettato in mezzo a loro uscì da lui senza fargli alcun male. Allora tutti furono presi da stupore e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, e questi escono»."
(Luca 4:33)

"Gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demòni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe.
Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi».
Gesù, infatti, aveva comandato allo spirito immondo di uscire da quell'uomo, di cui si era impadronito da molto tempo; e, anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti.
Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Legione»; perché molti demòni erano entrati in lui. Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso.
C'era là un branco numeroso di porci che pascolava sul monte; e i demòni lo pregarono di permetter loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise.
I demòni, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci; e quel branco si gettò a precipizio giù nel lago e affogò. Coloro che li custodivano videro ciò che era avvenuto, se ne fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna.
La gente uscì a vedere l'accaduto; e, venuta da Gesù, trovò l'uomo, dal quale erano usciti i demòni, che sedeva ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente; e si impaurirono.
Quelli che avevano visto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato.
L'intera popolazione della regione dei Gerasèni pregò Gesù che se ne andasse via da loro; perché erano presi da grande spavento. Egli, salito sulla barca, se ne tornò indietro.
L'uomo dal quale erano usciti i demòni, lo pregava di poter restare con lui, ma Gesù lo rimandò, dicendo: «Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che Dio ha fatte per te». Ed egli se ne andò per tutta la città, proclamando tutto quello che Gesù aveva fatto per lui."
(Luca 8:27)

Come vediamo, Gesù liberava immediatamente coloro che erano posseduti, e non utilizzava nessun oggetto benedetto o altra superstizione, ma in quanto Figlio di Dio, con la sola Sua autorità gli spiriti fuggivano.
È evidente che i complicati riti religiosi eseguiti dagli uomini di chiese e sette varie non sono affatto riconducibili alla volontà divina, essendo soltanto invenzioni umane.

Il Signore Gesù è vivente, ed è potente a operare e liberare, perché "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno" (Ebrei 13:8). Egli può liberare, guarire, e salvare chiunque si rivolge di vero cuore A LUI.

È vero che i ministri del Signore possono compiere liberazioni e guarigioni per la Sua autorità, ma soltanto quando essi sono realmente servitori unti da Dio e operano nel Suo nome (è per la potenza di Cristo che si ha la liberazione, non per qualche capacità umana), e danno tutta la gloria a Lui soltanto. Gesù infatti disse: "Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno." (Marco 16:17)

Non è dunque in virtù di oggetti, riti, cerimonie, intercessione di defunti e divinità varie, che si può essere liberati, ma soltanto nel nome di Gesù Cristo il Signore: "Affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre." (Filippesi 2:10)


http://camcris.altervista.org/esorcismo.html

lunedì 30 marzo 2009

“Negli esorcismi, i laici hanno un ruolo indispensabile”

“Negli esorcismi, i laici hanno un ruolo indispensabile”


Intervista con l’esorcista Tiziano Repetto, S.J.

I laici “ben disposti e mossi da una vera devozione e pietà e non da curiosità morbosa” possono partecipare e pregare assieme all’esorcista, come segno tangibile che la Chiesa tutta prega per i fratelli demonopatici.

Lo ribadisce Tiziano Repetto, gesuita, che vive e lavora a Roma. Ha 46 anni e da 4 si occupa di esorcismo. Questo sacerdote riceve ogni giorno telefonate da persone che ritengono di essere colpite dal demonio, e che nella stragrande maggioranza sono laici, per lo più donne.

Il padre Repetto suggerisce di non dimenticare che per aiutare gli esorcisti si può pregare alla fine della Messa la preghiera a San Michele.

Lei suggerisce ai laici di partecipare negli esorcismi come assistenti del prete?

P. Repetto: Diciamo che già ora i laici hanno un ruolo indispensabile. E dico questo a ragion veduta, perché spesso quando si celebra un esorcismo, il demonopatico sviluppa una forza non comune, quindi occorrono individui robusti che sappiano tenere ferme queste persone, al fine di non nuocere all’incolumità dell’esorcista e delle persone circostanti.

Io ho iniziato proprio in questo modo, collaborando con gli esorcisti (e prendendo anche molte botte...). Se si tratta di donne colpite, è bene che siano trattenute a loro volta da donne, per quanto possibile.

Inoltre, siccome l’esorcismo è un rito pubblico, ma soggetto alla privacy perché non tutti vogliono essere visti mentre bestemmiano, vomitano, ruttano, etc., i laici ben disposti e mossi da una vera devozione e pietà e non da curiosità morbosa, possono partecipare e pregare assieme all’esorcista e questo è un segno tangibile che la Chiesa tutta prega sui nostri fratelli demonopatici.

Lo Spirito Santo inabita in tutti e tutti devono farsi carico dei fratelli e delle sorelle che soffrono.

E dunque, “Exorcizo te immundissime spiritus...". Questa formula potrebbe essere detta da un laico durante un esorcismo?

P. Repetto: Come ho già detto altrove, nessun laico può pensare di usare le formule del rituale dell’esorcismo Maggiore che è riservato ai preti con il mandato del Vescovo del luogo.

Ma quando si celebra un esorcismo con un esorcista autorizzato, allora i laici possono privatamente ripetere le formule dell’esorcismo stesso, un po’ come può accadere durante la S. Messa: la formula della consacrazione viene detta validamente solo dal presidente e dai concelebranti, ma se un fedele ripete privatamente la formula della consacrazione “Questo è il mio corpo...” di certo partecipa anche fisicamente al mistero del Corpo e Sangue di Nostro Signore.

Anche qui, ripetere la formula conferisce alla celebrazione l’idea della Chiesa tutta che prega sui nostri fratelli sofferenti, anche se in pratica solo l’esorcista celebra l’esorcismo.

Allo stesso modo, e ancora di più, i sacerdoti che non hanno un mandato per esorcizzare, ma assistono a esorcismi, possono pronunciare le formule che l’esorcista stesso dice, mentre da soli non potrebbero farlo. Vi sono ad ogni modo, nella storia della Chiesa, anche le eccezioni: per esempio, S. Caterina da Siena aveva il potere di liberare dai demoni, concessole dal Signore. Oggi si dice che la sig.ra Natuzza Evolo di Paravati abbia questo carisma, riconosciuto in modo ufficioso dalla Chiesa.

La sua proposta ha avuto qualche riscontro da parte delle autorità in materia?

P. Repetto: Diciamo che è una prassi abbastanza corrente nell’ambiente. Vi sono prassi consuetudinarie che non necessitano di regolamentazione, almeno fino a che non si commettono abusi. Questo l’ho visto fare già da un noto esorcista di Roma. Però l’interrogazione del demonio “Praecipio tibi, quicumque es...” viene fatta solo dall’esorcista. Ma bisogna fare attenzione, specialmente nei gruppi di preghiera di liberazione e guarigione, a volte capita che vengano commessi abusi perché qualcuno, laico, trasportato dallo zelo arriva a compiere gesti e a dire formule proprie dei sacerdoti, mentre è bene che ciascuno svolga il suo compito...

Il 23 novembre del 2000 l’allora Card. Ratzinger pubblicò una specie di decalogo che disciplina tuttora tali preghiere di guarigione e liberazione. Comunque, tutti, ma proprio tutti i battezzati possono chiedere al Signore anche privatamente e senza un sacerdote di liberare un dato fratello o sorella dalle infestazioni diaboliche.

Quello che è soggetto a cautela, è il rivolgersi direttamente al demonio, una creatura sommamente perversa e intelligente, quindi molto pericolosa... Questo possono farlo i laici solo se è presente un sacerdote che presiede l’esorcismo e quindi recita le formule del rituale.

In generale, tutti, laici ed esorcisti devono evitare gesti “occulti” che possano far pensare a qualche rito “magico”, quindi l’esorcista può imporre le mani o la stola o un crocifisso quando è previsto, può soffiare sul demonopatico, e poco altro, non deve assumere atteggiamenti “sciamanici”, ossia gesti plateali, strani, bizzarri e non deve inondare di acqua santa il demonopatico. I laici, in quanto battezzati, possono validamente tracciare un segno di croce con il pollice sul sofferente, come accade durante il battesimo dei bambini.

Quanto è importante rivolgersi agli angeli in un esorcismo, specialmente all'arcangelo Michele?

P. Repetto: Nell’esorcismo, sempre mi rivolgo ai santi angeli custodi, ai nostri, a quello del demonopatico; essi sono creature che aiutano e proteggono sempre.

In particolare Michele, il cui nome significa “Chi come Dio” in opposizione alla ribellione di Lucifero che pretese di essere come Dio, o se vogliamo, di migliorarsi e salvarsi da solo. Michele è colui che cacciò Lucifero all’inferno e ancora oggi è il nostro alleato principale nonché patrono della Chiesa, mentre S. Benedetto è il patrono degli esorcisti.

Quando andai al santuario di Monte S. Angelo, nel Gargano, dove apparve il Santo Arcangelo, riportai dei frammenti della grotta dell’apparizione che chiusi in un sacchettino di cuoio. Una volta estrassi il sacchettino e lo imposi su una donna che soffre da molti anni a causa del demonio. Lo spirito si manifestò e senza che la donna avesse mai visto prima il sacchetto disse disperato: “Toglimi quelle pietre dalla testa! Pesano una tonnellata...”

Una curiosità: le persone che hanno bisogno di un esorcismo sono per lo più laiche?

P. Repetto: Su cento casi che la mia equipe e io esaminiamo, forse uno o due hanno bisogno reale di preghiere. Per il resto si tratta di solitudine, disagio mentale, depressione, etc. E ogni giorno ricevo tre/quattro telefonate di persone che ritengono di essere colpite dal demonio. E nella stragrande maggioranza sono laici e sono donne.

Il rapporto donne/uomini è più o meno di 10 a 1, ossia 10 donne per un uomo che viene nel mio studio. Le ragioni sono varie, ma per quanto posso dire, forse le donne quando si vendicano sono più propense a ricorrere alla magia e all’occulto, laddove gli uomini magari fanno a pugni o si aggrediscono fisicamente.

Particolarmente tristi sono i casi in cui sono i genitori stessi che ordinano una fattura contro i propri figli, perché magari non condividono il loro matrimonio... Sono azioni particolarmente sconsiderate e crudeli che producono danni gravi, perché in presenza di un legame di sangue, il maligno agisce con maggiore potenza.

Un fenomeno interessante, ma che non ho tempo di studiare, è la trasmissione in linea femminile dell’attitudine alla stregoneria. Ho qualche caso di questo tipo, ma pochissimo tempo e difficoltà a rilevare i dati.

Tuttavia, ho casi anche di sacerdoti colpiti dal maligno. Spesso sono stati vittime di violenze pedofile e sono situazioni dolorosissime, perché non riescono neppure a celebrare la S. Messa. Ho visto pure un caso assai grave di una suora e di un frate colpiti in modo violentissimo dal demonio. Ringraziando Dio, le loro comunità li stanno aiutando in tutti i modi. Non è facile per una comunità ospitare persone demonopatiche.

Ho perfino sentito di esorcisti colpiti a loro volta dal maligno, con il permesso del Signore. Forse anche Milingo rientra tra questi. Forse... Non sono in grado di dirlo. Talora, sento chiaramente che più vado avanti in questo ministero e meno ne capisco. Si tratta di un mistero grande, il mysterium iniquitatis, o mistero del male. Non si pensi di poterlo spiegare o comprendere agevolmente.

Ad ogni modo, per tranquillizzare i suoi lettori, diciamo che se si resta con il Signore, e si conduce una buona vita di fede, con S. Messa e sacramenti, si fa il bene e si evita il male per quanto si può, il demonio non ci colpirà. Quando qualcuno mi dice che crede in Dio ma non va a messa, io rispondo, tra il serio e il faceto, che anche il demonio crede in Dio, come dimostra il Vangelo, ma non va mai a messa...

Che fare per aiutare gli esorcisti? Si può pregare, in particolare, recitando la preghiera a S. Michele, meglio se al termine della S. Messa, come si usava una volta.

di Miriam Díez i Bosch

http://www.verginedegliultimitempi.com

“Io, Plagiata per 10 anni da un mago”




http://www.claudiav.it/images/COP_PLAGIATA.jpg


Note: La mia vita nelle mani di un mago

Caratteristiche: rilegato, con sovraccoperta



Note di Copertina

Come può succedere che una donna colta e intelligente cada nella trappola psicologica di un malfattore fino a diventare, giorno dopo giorno, la sua schiava?
Claudia era una ragazza giovane e bella, fidanzata e innamorata della musica. Simile probabilmente a tante altre. E come tante altre ha attraversato un momento di difficoltà in seguito alla grave malattia della madre. È stato proprio in questa crepa che si è infilato Demos, sedicente mago in contatto col divino, che ha piegato la sua mente a proprio piacimento. Con la scusa di compiere strani rituali, che lui chiamava "le opere", il mago ha iniziato ad abusare sessualmente di Claudia, costringendola a giochi osceni e contagiandola con il virus dell'Hiv.
Questa però è una storia a lieto fine. Grazie all'aiuto delle persone più vicine e soprattutto grazie a un coraggio straordinario (e in effetti assai raro), Claudia è riuscita dopo anni a svegliarsi dal suo incubo, a denunciare il suo oppressore e a ritrovare il sorriso.
La lucidità e insieme l'intensità emotiva con cui l'autrice racconta le sue vicende danno a questo libro una forza che va oltre le pur importantissime implicazioni sociali. Leggendo le parole di Claudia si viene trascinati nel vortice in apparenza assurdo del plagio e ci si rende conto che cadere vittima di episodi del genere è, al di là di ogni supposizione, drammaticamente possibile.



http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8804577754

“Io, Plagiata per 10 anni da un mago”

RIMINI: Claudia ha 20 anni quando la madre si ammala gravemente e il mondo crolla. Poi conosce Demos e per lei inizia l’inferno: abusi, violenze e il contagio da Hiv. “Questa prigione senza sbarre mi ha fatto capire il senso della libertà”

Ho pianto. Perché non si può fare altrimenti leggendo Plagiata libro autobiografico scritto da Claudia V. residente in una città di Rimini nord. In pratica è la sua giovane vita nelle mani di un mago che l’ha piegata alla sua volontà, abusando sessualmente di lei, costringendola a giochi osceni, contagiandola con il virus dell’Hiv. Il tutto in un periodo di disperazione, quando la madre (poi deceduta) era stata colpita da una grave malattia. Momenti in cui si viene colpiti negli affetti più cari: si è giovani, è difficile dominare la mente e purtroppo è facile cadere nelle grinfie di persone senza scrupoli. Che ti rubano soldi, giovinezza e vita. Claudia è stata una di queste. Ha creduto nelle promesse di Demos (nome fittizio), sedicente mago in contatto col divino, ha creduto in lui e per anni è stata succube di questo uomo che l’ha portata sull’orlo del precipizio. Una storia però a lieto fine, grazie a tante buone persone vicine a lei, ma soprattutto alla sua grinta e a un coraggio straordinario che l’ha portata prima a denunciare il suo oppressore e poi a ritrovare il sorriso. Recentemente è apparsa nelle trasmissioni “Uno Mattina” su Rai Uno, “Mattino 5” su Canale 5 e a “Piazza Grande” su Rai Due presentando il suo libro edito da Mondadori. Una ragazza straordinaria che ha avuto anche il coraggio di scrivere tutta la sua storia perché qualcuno non cada nelle illusioni e nei tranelli di questi maghi dei quali purtroppo ancora oggi l’Italia è piena.

Claudia, come e quando è iniziata tutta la vicenda?
“Tutto è cominciato nel 1991 quando a 20 anni mi sono trovata con mia madre ammalata senza una possibile via d’uscita. Quando ci sono gravi problemi in casa è facile diventare preda di avvoltoi, che senza scrupoli si approfittano di un periodo di vulnerabilità psicologica provocata dalla sofferenza".
L’incontro con il mago come è avvenuto?
“Una persona mi disse che probabilmente questo mago mi avrebbe aiutata. Mi sono fidata di lui e sono andata. Di lì è iniziata la mia tragica storia durata una decina d’anni e fatta di sudditanza psicologica e fisica, tormento, terrore, angoscia e sfruttamento economico di un centinaio di milioni. Mi aveva allontanato dalla famiglia e dagli amici, facendoli passare tutti per nemici, diventando lui al centro della mia vita, facendosi credere la via per la mia salvezza. Poi l’intervento di mio cognato che, avendo capito che ero succube di questa persona, è stato decisivo per portare Demos allo scoperto. Quando il mago ha sentito il fiato grosso sul collo, ha cominciato a mollare la presa su di me. Di lì è iniziata, anche se molto lentamente, a gradi, la mia rinascita”.

Come è nata l’idea del libro?
“Cinque anni fa, subito dopo avere denunciato il mago alla polizia. Nello scrivere ho trovato il mio modo per liberarmi di tutte quelle cattive radici profonde che aveva inculcato dentro di me. Scrivere è stato il mio modo di liberarmi di quell’orribile macigno e ritrovare allo stesso tempo me stessa”.

E l’incontro con la Mondadori per la pubblicazione del libro?
“Due anni fa mandai alla Mondadori la copia del mio manoscritto. Dopo dodici mesi mi dissero che sarebbe stato pubblicato e poco tempo fa è finalmente uscito”.

L’ha scritto tutto da sola?
“Sì. Sono convinta che una storia del genere possa essere scritta solo da chi purtroppo l’ha vissuta direttamente in prima persona”.

Il titolo del romanzo, Plagiata, come è nato?
“In accordo con la Mondadori, perché in una sola parola si ha l’idea di quale è stata la mia condizione per dieci lunghi anni”.

Cosa significa essere plagiati?
“Mente, anima e vita in mano a un’altra persona. Quando si è nel pieno del vortice del plagio, da soli non se ne può uscire. Ci vogliono attenzione e aiuto degli altri. E in un certo senso sono poi stata fortunata perché mio cognato ha capito che da quel tunnel non ne sarei uscita da sola e di conseguenza ha agito”.

Chi è oggi, Claudia?
“Una donna che ha ricominciato a vivere, che ha ritrovato la sua famiglia, che ha incontrato nuovi amici. Per un periodo non ho creduto più di potere avere un amore tutto mio. La Claudia nuova è quella che non si vuole porre limiti alla vita. Dieci anni di prigione senza sbarre mi hanno fatto capire ora quanto è importante la libertà”.

Programmi per l’estate?
“Voglio portare avanti il messaggio che ho cercato di dare con il libro: il plagio e il condizionamento mentale sono questioni serissime, esistono, ma se ne parla poco e vengono considerate in modo troppo superficiale. Così chi si ritrova a essere vittima di manipolatori e ciarlatani può avere uno strumento in più per riconoscere il pericolo in cui sta per cadere. Il libro non l’ho scritto solo per me, ma anche per gli altri. È un libro che nella sua tragicità può aprire gli occhi a tante persone".

Scriverà altri libri?
“Lo farò, perché scrivendo ho trovato un mio modo di dire quello che ho dentro”.

Un bis di Plagiataa?
“No. Ho pensato però che potrei anche raccontare il periodo dei cinque anni dalla denuncia a oggi dopo che si è concluso il processo di primo grado con la condanna di Demos a 15 anni di carcere. Un mio sogno sarebbe, invece, scrivere favole per bambini, frutto della mia fantasia”.

Ermanno Pasolini


IL FENOMENO DEL LOVE BOMBING. QUELL'AMORE RIPUDIATO


Si chiama “love bombing”. Che tradotto significa testualmente “bombardamento d’amore”. Ma è tutt’altro che una cosa positiva. Perché il love bombing è la tecnica utilizzata da tutti quei movimenti religiosi che vengono definiti distruttivi. Ti avvicinano, magari, parlando del più e del meno. Poi piano piano, giorno dopo giorno, ti “bombardano” con segnali precisi e sottili che hanno l’effetto ti portarti a cercare di conoscerli in maniera più approfondita. Ma è già troppo tardi. Perché in quel preciso momento, in quel preciso istante sei già stato “adescato”.
Quante storie, pazzesche, che vanno anche al di là della più fervida immaginazione, abbiamo imparato a sentire, conoscere in questi anni. Ragazzi, ragazze, uomini e donne che entrano a far parte di queste sette e faticano a uscirne con l’aiuto delle proprie gambe. Una delle tante è quella di un giovane riminese, da sette anni in un gruppo sincretico.
Una storia che ha dato a Caterina Boschetti, giovane giornalista di Cesena, il la per immergersi in una lunga inchiesta su questo fenomeno, una lunga inchiesta fatta di storie di grande dolore. E proprio da questa inchiesta Eddi Bisulli ha tratto il documentario “Love bombing. L’amore ripudiato” che è stato presentato durante l’ultima edizione del Premio Ilaria Alpi. Un documentario che fa entrare lo spettatore nel mondo sconosciuto delle sette che portano non solo allo sfaldamento della famiglia, nucleo fondamentale della società, ma soprattutto alla manipolazione psicologica di tantissimi individui.
Un vero e proprio grido d’allarme contro una piaga sociale che lede i diritti anche giuridici dell’uomo in maniera sotterranea ma capillare. (fra.ba.)




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