lunedì 30 marzo 2009

“Negli esorcismi, i laici hanno un ruolo indispensabile”

“Negli esorcismi, i laici hanno un ruolo indispensabile”


Intervista con l’esorcista Tiziano Repetto, S.J.

I laici “ben disposti e mossi da una vera devozione e pietà e non da curiosità morbosa” possono partecipare e pregare assieme all’esorcista, come segno tangibile che la Chiesa tutta prega per i fratelli demonopatici.

Lo ribadisce Tiziano Repetto, gesuita, che vive e lavora a Roma. Ha 46 anni e da 4 si occupa di esorcismo. Questo sacerdote riceve ogni giorno telefonate da persone che ritengono di essere colpite dal demonio, e che nella stragrande maggioranza sono laici, per lo più donne.

Il padre Repetto suggerisce di non dimenticare che per aiutare gli esorcisti si può pregare alla fine della Messa la preghiera a San Michele.

Lei suggerisce ai laici di partecipare negli esorcismi come assistenti del prete?

P. Repetto: Diciamo che già ora i laici hanno un ruolo indispensabile. E dico questo a ragion veduta, perché spesso quando si celebra un esorcismo, il demonopatico sviluppa una forza non comune, quindi occorrono individui robusti che sappiano tenere ferme queste persone, al fine di non nuocere all’incolumità dell’esorcista e delle persone circostanti.

Io ho iniziato proprio in questo modo, collaborando con gli esorcisti (e prendendo anche molte botte...). Se si tratta di donne colpite, è bene che siano trattenute a loro volta da donne, per quanto possibile.

Inoltre, siccome l’esorcismo è un rito pubblico, ma soggetto alla privacy perché non tutti vogliono essere visti mentre bestemmiano, vomitano, ruttano, etc., i laici ben disposti e mossi da una vera devozione e pietà e non da curiosità morbosa, possono partecipare e pregare assieme all’esorcista e questo è un segno tangibile che la Chiesa tutta prega sui nostri fratelli demonopatici.

Lo Spirito Santo inabita in tutti e tutti devono farsi carico dei fratelli e delle sorelle che soffrono.

E dunque, “Exorcizo te immundissime spiritus...". Questa formula potrebbe essere detta da un laico durante un esorcismo?

P. Repetto: Come ho già detto altrove, nessun laico può pensare di usare le formule del rituale dell’esorcismo Maggiore che è riservato ai preti con il mandato del Vescovo del luogo.

Ma quando si celebra un esorcismo con un esorcista autorizzato, allora i laici possono privatamente ripetere le formule dell’esorcismo stesso, un po’ come può accadere durante la S. Messa: la formula della consacrazione viene detta validamente solo dal presidente e dai concelebranti, ma se un fedele ripete privatamente la formula della consacrazione “Questo è il mio corpo...” di certo partecipa anche fisicamente al mistero del Corpo e Sangue di Nostro Signore.

Anche qui, ripetere la formula conferisce alla celebrazione l’idea della Chiesa tutta che prega sui nostri fratelli sofferenti, anche se in pratica solo l’esorcista celebra l’esorcismo.

Allo stesso modo, e ancora di più, i sacerdoti che non hanno un mandato per esorcizzare, ma assistono a esorcismi, possono pronunciare le formule che l’esorcista stesso dice, mentre da soli non potrebbero farlo. Vi sono ad ogni modo, nella storia della Chiesa, anche le eccezioni: per esempio, S. Caterina da Siena aveva il potere di liberare dai demoni, concessole dal Signore. Oggi si dice che la sig.ra Natuzza Evolo di Paravati abbia questo carisma, riconosciuto in modo ufficioso dalla Chiesa.

La sua proposta ha avuto qualche riscontro da parte delle autorità in materia?

P. Repetto: Diciamo che è una prassi abbastanza corrente nell’ambiente. Vi sono prassi consuetudinarie che non necessitano di regolamentazione, almeno fino a che non si commettono abusi. Questo l’ho visto fare già da un noto esorcista di Roma. Però l’interrogazione del demonio “Praecipio tibi, quicumque es...” viene fatta solo dall’esorcista. Ma bisogna fare attenzione, specialmente nei gruppi di preghiera di liberazione e guarigione, a volte capita che vengano commessi abusi perché qualcuno, laico, trasportato dallo zelo arriva a compiere gesti e a dire formule proprie dei sacerdoti, mentre è bene che ciascuno svolga il suo compito...

Il 23 novembre del 2000 l’allora Card. Ratzinger pubblicò una specie di decalogo che disciplina tuttora tali preghiere di guarigione e liberazione. Comunque, tutti, ma proprio tutti i battezzati possono chiedere al Signore anche privatamente e senza un sacerdote di liberare un dato fratello o sorella dalle infestazioni diaboliche.

Quello che è soggetto a cautela, è il rivolgersi direttamente al demonio, una creatura sommamente perversa e intelligente, quindi molto pericolosa... Questo possono farlo i laici solo se è presente un sacerdote che presiede l’esorcismo e quindi recita le formule del rituale.

In generale, tutti, laici ed esorcisti devono evitare gesti “occulti” che possano far pensare a qualche rito “magico”, quindi l’esorcista può imporre le mani o la stola o un crocifisso quando è previsto, può soffiare sul demonopatico, e poco altro, non deve assumere atteggiamenti “sciamanici”, ossia gesti plateali, strani, bizzarri e non deve inondare di acqua santa il demonopatico. I laici, in quanto battezzati, possono validamente tracciare un segno di croce con il pollice sul sofferente, come accade durante il battesimo dei bambini.

Quanto è importante rivolgersi agli angeli in un esorcismo, specialmente all'arcangelo Michele?

P. Repetto: Nell’esorcismo, sempre mi rivolgo ai santi angeli custodi, ai nostri, a quello del demonopatico; essi sono creature che aiutano e proteggono sempre.

In particolare Michele, il cui nome significa “Chi come Dio” in opposizione alla ribellione di Lucifero che pretese di essere come Dio, o se vogliamo, di migliorarsi e salvarsi da solo. Michele è colui che cacciò Lucifero all’inferno e ancora oggi è il nostro alleato principale nonché patrono della Chiesa, mentre S. Benedetto è il patrono degli esorcisti.

Quando andai al santuario di Monte S. Angelo, nel Gargano, dove apparve il Santo Arcangelo, riportai dei frammenti della grotta dell’apparizione che chiusi in un sacchettino di cuoio. Una volta estrassi il sacchettino e lo imposi su una donna che soffre da molti anni a causa del demonio. Lo spirito si manifestò e senza che la donna avesse mai visto prima il sacchetto disse disperato: “Toglimi quelle pietre dalla testa! Pesano una tonnellata...”

Una curiosità: le persone che hanno bisogno di un esorcismo sono per lo più laiche?

P. Repetto: Su cento casi che la mia equipe e io esaminiamo, forse uno o due hanno bisogno reale di preghiere. Per il resto si tratta di solitudine, disagio mentale, depressione, etc. E ogni giorno ricevo tre/quattro telefonate di persone che ritengono di essere colpite dal demonio. E nella stragrande maggioranza sono laici e sono donne.

Il rapporto donne/uomini è più o meno di 10 a 1, ossia 10 donne per un uomo che viene nel mio studio. Le ragioni sono varie, ma per quanto posso dire, forse le donne quando si vendicano sono più propense a ricorrere alla magia e all’occulto, laddove gli uomini magari fanno a pugni o si aggrediscono fisicamente.

Particolarmente tristi sono i casi in cui sono i genitori stessi che ordinano una fattura contro i propri figli, perché magari non condividono il loro matrimonio... Sono azioni particolarmente sconsiderate e crudeli che producono danni gravi, perché in presenza di un legame di sangue, il maligno agisce con maggiore potenza.

Un fenomeno interessante, ma che non ho tempo di studiare, è la trasmissione in linea femminile dell’attitudine alla stregoneria. Ho qualche caso di questo tipo, ma pochissimo tempo e difficoltà a rilevare i dati.

Tuttavia, ho casi anche di sacerdoti colpiti dal maligno. Spesso sono stati vittime di violenze pedofile e sono situazioni dolorosissime, perché non riescono neppure a celebrare la S. Messa. Ho visto pure un caso assai grave di una suora e di un frate colpiti in modo violentissimo dal demonio. Ringraziando Dio, le loro comunità li stanno aiutando in tutti i modi. Non è facile per una comunità ospitare persone demonopatiche.

Ho perfino sentito di esorcisti colpiti a loro volta dal maligno, con il permesso del Signore. Forse anche Milingo rientra tra questi. Forse... Non sono in grado di dirlo. Talora, sento chiaramente che più vado avanti in questo ministero e meno ne capisco. Si tratta di un mistero grande, il mysterium iniquitatis, o mistero del male. Non si pensi di poterlo spiegare o comprendere agevolmente.

Ad ogni modo, per tranquillizzare i suoi lettori, diciamo che se si resta con il Signore, e si conduce una buona vita di fede, con S. Messa e sacramenti, si fa il bene e si evita il male per quanto si può, il demonio non ci colpirà. Quando qualcuno mi dice che crede in Dio ma non va a messa, io rispondo, tra il serio e il faceto, che anche il demonio crede in Dio, come dimostra il Vangelo, ma non va mai a messa...

Che fare per aiutare gli esorcisti? Si può pregare, in particolare, recitando la preghiera a S. Michele, meglio se al termine della S. Messa, come si usava una volta.

di Miriam Díez i Bosch

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“Io, Plagiata per 10 anni da un mago”




http://www.claudiav.it/images/COP_PLAGIATA.jpg


Note: La mia vita nelle mani di un mago

Caratteristiche: rilegato, con sovraccoperta



Note di Copertina

Come può succedere che una donna colta e intelligente cada nella trappola psicologica di un malfattore fino a diventare, giorno dopo giorno, la sua schiava?
Claudia era una ragazza giovane e bella, fidanzata e innamorata della musica. Simile probabilmente a tante altre. E come tante altre ha attraversato un momento di difficoltà in seguito alla grave malattia della madre. È stato proprio in questa crepa che si è infilato Demos, sedicente mago in contatto col divino, che ha piegato la sua mente a proprio piacimento. Con la scusa di compiere strani rituali, che lui chiamava "le opere", il mago ha iniziato ad abusare sessualmente di Claudia, costringendola a giochi osceni e contagiandola con il virus dell'Hiv.
Questa però è una storia a lieto fine. Grazie all'aiuto delle persone più vicine e soprattutto grazie a un coraggio straordinario (e in effetti assai raro), Claudia è riuscita dopo anni a svegliarsi dal suo incubo, a denunciare il suo oppressore e a ritrovare il sorriso.
La lucidità e insieme l'intensità emotiva con cui l'autrice racconta le sue vicende danno a questo libro una forza che va oltre le pur importantissime implicazioni sociali. Leggendo le parole di Claudia si viene trascinati nel vortice in apparenza assurdo del plagio e ci si rende conto che cadere vittima di episodi del genere è, al di là di ogni supposizione, drammaticamente possibile.



http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8804577754

“Io, Plagiata per 10 anni da un mago”

RIMINI: Claudia ha 20 anni quando la madre si ammala gravemente e il mondo crolla. Poi conosce Demos e per lei inizia l’inferno: abusi, violenze e il contagio da Hiv. “Questa prigione senza sbarre mi ha fatto capire il senso della libertà”

Ho pianto. Perché non si può fare altrimenti leggendo Plagiata libro autobiografico scritto da Claudia V. residente in una città di Rimini nord. In pratica è la sua giovane vita nelle mani di un mago che l’ha piegata alla sua volontà, abusando sessualmente di lei, costringendola a giochi osceni, contagiandola con il virus dell’Hiv. Il tutto in un periodo di disperazione, quando la madre (poi deceduta) era stata colpita da una grave malattia. Momenti in cui si viene colpiti negli affetti più cari: si è giovani, è difficile dominare la mente e purtroppo è facile cadere nelle grinfie di persone senza scrupoli. Che ti rubano soldi, giovinezza e vita. Claudia è stata una di queste. Ha creduto nelle promesse di Demos (nome fittizio), sedicente mago in contatto col divino, ha creduto in lui e per anni è stata succube di questo uomo che l’ha portata sull’orlo del precipizio. Una storia però a lieto fine, grazie a tante buone persone vicine a lei, ma soprattutto alla sua grinta e a un coraggio straordinario che l’ha portata prima a denunciare il suo oppressore e poi a ritrovare il sorriso. Recentemente è apparsa nelle trasmissioni “Uno Mattina” su Rai Uno, “Mattino 5” su Canale 5 e a “Piazza Grande” su Rai Due presentando il suo libro edito da Mondadori. Una ragazza straordinaria che ha avuto anche il coraggio di scrivere tutta la sua storia perché qualcuno non cada nelle illusioni e nei tranelli di questi maghi dei quali purtroppo ancora oggi l’Italia è piena.

Claudia, come e quando è iniziata tutta la vicenda?
“Tutto è cominciato nel 1991 quando a 20 anni mi sono trovata con mia madre ammalata senza una possibile via d’uscita. Quando ci sono gravi problemi in casa è facile diventare preda di avvoltoi, che senza scrupoli si approfittano di un periodo di vulnerabilità psicologica provocata dalla sofferenza".
L’incontro con il mago come è avvenuto?
“Una persona mi disse che probabilmente questo mago mi avrebbe aiutata. Mi sono fidata di lui e sono andata. Di lì è iniziata la mia tragica storia durata una decina d’anni e fatta di sudditanza psicologica e fisica, tormento, terrore, angoscia e sfruttamento economico di un centinaio di milioni. Mi aveva allontanato dalla famiglia e dagli amici, facendoli passare tutti per nemici, diventando lui al centro della mia vita, facendosi credere la via per la mia salvezza. Poi l’intervento di mio cognato che, avendo capito che ero succube di questa persona, è stato decisivo per portare Demos allo scoperto. Quando il mago ha sentito il fiato grosso sul collo, ha cominciato a mollare la presa su di me. Di lì è iniziata, anche se molto lentamente, a gradi, la mia rinascita”.

Come è nata l’idea del libro?
“Cinque anni fa, subito dopo avere denunciato il mago alla polizia. Nello scrivere ho trovato il mio modo per liberarmi di tutte quelle cattive radici profonde che aveva inculcato dentro di me. Scrivere è stato il mio modo di liberarmi di quell’orribile macigno e ritrovare allo stesso tempo me stessa”.

E l’incontro con la Mondadori per la pubblicazione del libro?
“Due anni fa mandai alla Mondadori la copia del mio manoscritto. Dopo dodici mesi mi dissero che sarebbe stato pubblicato e poco tempo fa è finalmente uscito”.

L’ha scritto tutto da sola?
“Sì. Sono convinta che una storia del genere possa essere scritta solo da chi purtroppo l’ha vissuta direttamente in prima persona”.

Il titolo del romanzo, Plagiata, come è nato?
“In accordo con la Mondadori, perché in una sola parola si ha l’idea di quale è stata la mia condizione per dieci lunghi anni”.

Cosa significa essere plagiati?
“Mente, anima e vita in mano a un’altra persona. Quando si è nel pieno del vortice del plagio, da soli non se ne può uscire. Ci vogliono attenzione e aiuto degli altri. E in un certo senso sono poi stata fortunata perché mio cognato ha capito che da quel tunnel non ne sarei uscita da sola e di conseguenza ha agito”.

Chi è oggi, Claudia?
“Una donna che ha ricominciato a vivere, che ha ritrovato la sua famiglia, che ha incontrato nuovi amici. Per un periodo non ho creduto più di potere avere un amore tutto mio. La Claudia nuova è quella che non si vuole porre limiti alla vita. Dieci anni di prigione senza sbarre mi hanno fatto capire ora quanto è importante la libertà”.

Programmi per l’estate?
“Voglio portare avanti il messaggio che ho cercato di dare con il libro: il plagio e il condizionamento mentale sono questioni serissime, esistono, ma se ne parla poco e vengono considerate in modo troppo superficiale. Così chi si ritrova a essere vittima di manipolatori e ciarlatani può avere uno strumento in più per riconoscere il pericolo in cui sta per cadere. Il libro non l’ho scritto solo per me, ma anche per gli altri. È un libro che nella sua tragicità può aprire gli occhi a tante persone".

Scriverà altri libri?
“Lo farò, perché scrivendo ho trovato un mio modo di dire quello che ho dentro”.

Un bis di Plagiataa?
“No. Ho pensato però che potrei anche raccontare il periodo dei cinque anni dalla denuncia a oggi dopo che si è concluso il processo di primo grado con la condanna di Demos a 15 anni di carcere. Un mio sogno sarebbe, invece, scrivere favole per bambini, frutto della mia fantasia”.

Ermanno Pasolini


IL FENOMENO DEL LOVE BOMBING. QUELL'AMORE RIPUDIATO


Si chiama “love bombing”. Che tradotto significa testualmente “bombardamento d’amore”. Ma è tutt’altro che una cosa positiva. Perché il love bombing è la tecnica utilizzata da tutti quei movimenti religiosi che vengono definiti distruttivi. Ti avvicinano, magari, parlando del più e del meno. Poi piano piano, giorno dopo giorno, ti “bombardano” con segnali precisi e sottili che hanno l’effetto ti portarti a cercare di conoscerli in maniera più approfondita. Ma è già troppo tardi. Perché in quel preciso momento, in quel preciso istante sei già stato “adescato”.
Quante storie, pazzesche, che vanno anche al di là della più fervida immaginazione, abbiamo imparato a sentire, conoscere in questi anni. Ragazzi, ragazze, uomini e donne che entrano a far parte di queste sette e faticano a uscirne con l’aiuto delle proprie gambe. Una delle tante è quella di un giovane riminese, da sette anni in un gruppo sincretico.
Una storia che ha dato a Caterina Boschetti, giovane giornalista di Cesena, il la per immergersi in una lunga inchiesta su questo fenomeno, una lunga inchiesta fatta di storie di grande dolore. E proprio da questa inchiesta Eddi Bisulli ha tratto il documentario “Love bombing. L’amore ripudiato” che è stato presentato durante l’ultima edizione del Premio Ilaria Alpi. Un documentario che fa entrare lo spettatore nel mondo sconosciuto delle sette che portano non solo allo sfaldamento della famiglia, nucleo fondamentale della società, ma soprattutto alla manipolazione psicologica di tantissimi individui.
Un vero e proprio grido d’allarme contro una piaga sociale che lede i diritti anche giuridici dell’uomo in maniera sotterranea ma capillare. (fra.ba.)




Il Ponte e' una testata registrata Reg. presso il tribunale di Rimini
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giovedì 12 marzo 2009

La pranoterapia dal un punto di vista Cristiano.

La pranoterapia dal un punto di vista Cristiano.



la pranoterapia è una pratica del “magnetismo animale”, condannato dal Sant’Uffizio con i decreti del 3 giungo 1840 (“l’uso del magnetismo non è cosa lecita”) e del 28 luglio (“sarebbe però un errore assolutamente colpevole ed eretico fare ricorso a principi e processi di indole puramente naturale al fine di ottenere cose ed effetti veramente soprannaturali in vista di spiegarli in modo naturale” cioè “violazione preternaturale del principio di causalità” (cfr. Pio IX, 4 agosto 1856). Il documento dell’ufficio nazionale della CEI per la pastorale della sanità “Le istituzioni sanitarie cattoliche in Italia: identità e ruolo” (2000) al n°10 afferma: “l’emergere delle cosiddette medicine non convenzionali… pranoterapia, reiki, shiatzu, ecc… bisogna rilevare innanzitutto la possibilità di un eventuale danno per il paziente che vi si sottoponga, abbandonando al contempo una terapia più “tradizionale” ma di provata efficacia. Il secondo, più delicato problema, anche di ordine pastorale per la Chiesa, riguarda il possibili coinvolgimento, da parte di alcune di esse, con filosofie orientali difficilmente compatibili con la fede cattolica e qualche volta persino accompagnate da pratiche occultistiche”. Un noto teologo, il card. Joseph Ratzinger in una intervista rilasciata nel 1999 al giornalista Ignazio Artizzu dal titolo “30 domande al cardinal Ratzinger”, afferma: “Il carisma delle guarigioni si manifesta in primo luogo in assenza totale di elementi di magia e si realizza in uno spirito di preghiera. Le guarigioni operate dal Signore e su suo mandato dagli apostoli sono espressione di preghiera. Non si usano mezzi o contesti spirituali alieni alla fede e alla ragione. I carismi a differenza dei poteri e dei fluidi vantati da queste persone (pranoterapeuti), si sottomettono alla verità e al potere di Dio e non introducono altri elementi. (Pranoterapia e medicina alternativa) sono espressione di un terribile mondo sotterraneo…”. Il “fine non giustifica i mezzi” (CCC2117). Per quanto poi riguarda l’altra fonte di “ispirazione” della pranoterapia, il Tantrismo (=magia sessuale trasgressiva dell’Induismo e del Buddismo) trattasi di magia e quindi di “commercio con il demonio” che gli ebrei e i cristiani hanno sempre rifiutato e aborrito (cfr. Dt.18; At.19). Infatti i cristiani non possono accettare una pratica come ad esempio la pranoterapia che riduce Gesù a un “bodhisattva” (=spirito guida elevato), in cui Dio da Persona-Altro-Tu (Qualcuno) è ridotto a energia “manipolabile” e “apersonale” (qualcosa), il “prana”. I cristiani non accettano la possibilità che la Rivelazione sia aperta e che la “pranoterapia” possa essere compimento e superamento del cristianesimo (cfr. CCC.27) perché solo Gesù è il “salvatore e mediatore universale” e solo “la Chiesa Cattolica è mediazione salvifica universale di salvezza” (cfr. DJ, n°4,22). I pranoterapeuti non danno gloria a Dio ma a se stessi; sono tutti simoniaci. I pranoterapeuti sviluppano un rapporto di dipendenza “patologica” con i loro “pazienti” facendo del “benessere psicofisico” l’idolo. I pranoterapeuti comunicano un rapporto con il divino magico e superstizioso sostituendo alla mediazione salvifica di Cristo e della Chiesa il contatto “diretto”. Il metodo di Gesù è quello di farci maturare nell’amore di gratuità e di donazione mentre la pranoterapia e le “tecniche spirituali” della New Age, che sono magia, solleticano la parte emozionale ed irrazionale. In questo modo la pranoterapia diventa un ostacolo allo Spirito Santo. Ma l’esperienza degli esorcisti è che coloro che dicono di avere “fluidi” e normalmente associati con essi “spiriti guida” perdono i loro “pseudocarismi” nel momento in cui rinunciano a satana e alle sue pompe.

I cristiani, poi, non riducono la preghiera ad un affondare in un impersonale atmosfera del divino, in un abisso senza volto, nella cancellazione panteistica dell’io ma ritengono che la vera liberazione e guarigione sia l’incontro con Dio-amore che “nella massima alterità crea la massima unità e fa diventare l’altro la ricchezza dell’unità” (papa Benedetto XVI) rimettendo il peccato, la vera lebbra dell’uomo. I carismi, se sono tali, devono sottomettersi ai pastori legittimi della Chiesa (CCC. 2117). Gesù ci manda ad “aprire gli occhi ai pagani perché passino dalle tenebre alla luce e dal potere di satana a Dio e ottengano remissione dei peccati e l’eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me” (At.26) a evitare “la filosofia e i vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo in [cui solo] abita corporalmente tutta la pienezza della divinità”. (Col. 2,7-9).



Papa Benedetto XVI e la pranoterapia


La pranoterapia NON è un carisma dello Spirito Santo!

"...D. La pranoterapia non è un dono di Dio. Tra le varie ramificazioni della New Age c'è la cosiddetta "medicina alternativa", nella quale ha un posto importante la pranoterapia. Alcune persone affermano di possedere un fluido nelle mani che può curare i malati, e lo confondono con il carisma delle guarigioni...
R. (Papa Bendetto XVI): Il carisma delle guarigioni si manifesta in primo luogo nella assenza totale di elementi di magia e si realizza in uno spirito di preghiera. Le guarigioni operate dal Signore e su suo mandato dagli apostoli sono espressione di preghiera. Non si usano mezzi e contesti spirituali alieni dalla fede e dalla ragione. I carismi, a differenza dei poteri e dei fluidi vantati da queste persone, si sottomettono alla verità e al potere di Dio e non introducono altri elementi. Gli altri casi sono espressione di un terribile mondo sotterraneo, che - molto tempo piuttosto nascosto - oggi di nuovo, in una fase di ripaganizzazione, viene allo scoperto ..." (30 domande al Cardinal Joseph Ratzinger, Intervista a cura di Ignazio Artizzu tratta dalla rivista "Una voce grida..." n°9 - marzo 1999.


La dimensione occulta della Pranoterapia


Spesso i pranoterapisti hanno collegamenti diretti o indiretti , nell'albero genealogico, occulti con la magia e lo spiritismo, cercando la "propria gloria" invece della gloria di Dio in Gesù, quella stessa gloria vissuta da San Pietro fin dagli albori della Chiesa che, dopo aver guarito un paralitico nel nome di Gesù, gli fece ancora e continuamente dire: "Stendi la mano perchè si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù" (Atti 4:30).
Pertanto il sottoporsi alla pranoterapia o il praticarla diventa un ostacolo allo Spirito Santo e la preghiera diventa una abitudine e il rapporto con il pranoterapeuta una dipendenza. Occorre ricordare che per il cristiano, "il fine non giustifica i mezzi" (cfr. CCC.2117), "nessun carisma dispensa dal riferirsi e sottomettersi ai Pastori della Chiesa ai quali spetta specialmente, non di estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto e di ritenere ciò che è buono, affinchè tutti i carismi nella loro diversità e complementarietà, cooperino alla utilità comune" (CCC.801). I "presunti fenomeni particolari" poi, possono avere diverse spiegazioni: 1)naturale (frode, scherzo, illusionismo); 2)diabolica; 3)soprannaturale-divina.



GLI INTERVENTI del MAGISTERO sul MAGNETISMO ANIMALE (mesmerismo)


La Chiesa parlando del "magnetismo animale", parla apertamente di "tecniche", cioè di processi o procedimenti naturali per penetrare nella dimensione del soprannaturale e scongiurare il rischio di uno sconfinamento nello spiritismo. Infatti grande era la tentazione di attribuire agli spiriti certi fenomeni emergenti nello "stato modificato di coscienza" tipico delle persone ipnotizzate.


Decreti del Sant'Uffizio: 1)decreto del 3 giugno 1840: "escluso ogni errore, superstizione, e implicita o esplicita invocazione del demonio, il solo fatto di usare mezzi fisici non è moralmente proibito" (riconosciuta alla scienza la sua autonomia); 2)quesito del Vescovo di Losanna al Sant'Uffizio circa l'uso del magnetismo con "sonnanbulismo magnetico" o "trance indotta" durante la quale si verificano fenomeni "paranormali" sconcertanti: "totale insensibilità del soggetto agli stimoli anche dolorosi proveniente dall'esterno", "chiaroveggenza", "lettura di un libro ad occhi chiusi o bendati", "capacità di pronunciarsi sullo stato di saluto su una persona assente", "conoscenza di cose occulte"; il Vescovo chiedeva se cautelati dalle intrommissioni diaboliche fosse lecito ricorrere al magnetismo considerato come arte ausiliare e supplementare rispetto alla medicina. Rispondeva il Sant'Uffizio: "La Sacra Penitenzeria, dopo un esame ponderato del caso proposto, pensa che bisogna attenersi alla soluzione seguente: l'uso del magnetismo, come viene esposto dalla consultazione, non è cosa lecita"; 3)intervento del Sant'Uffizio del 28 luglio 1847: "Se si prende la cautela di escludere ogni adesione a dottrine erronee, ogni sortilegio, e ogni ricorso implicito o esplicito al demonio, l'uso del magnetismo, inteso come applicazione di speciali procedimenti fisici in se stessi onesti, non è vietato dalla morale cattolica, purchè colui o coloro che li usano non si propongono uno scopo illecito o comunque perverso. Sarebbe però un errore assolutamente colpevole ed eretico fare ricorso a principii e processi di indole puramente naturale al fine di ottenere cose ed effetti veramente soprannaturali in vista di spiegarli in modo naturale" (riconosciuta l'autonomia della scienza, si diffida la scienza dalla pretesa di raggiungere scopi estranei e sproporzionati (=raggiungere effetti soprannaturali con mezzi naturali)); 4)intervento del Sant'Uffizio del 26 luglio 1899, sull'uso dell'ipnotismo su fanciulli ammalati: "Se si tratta di fenomeni che certamente oltrepassano le forze naturali non è lecito procurarli; se la cosa è dubbia, si protesti dapprima di non voler assolutamente partecipare alla produzione di fatti preternaturali: a tale condizione il procedimento è tollerabile, purchè non vi sia pericolo di scandalo";

Papa Pio IX in una lettera enciclica rivolta ai Vescovi il 4 agosto 1856, che riprende e cita i decreti del Sant'Uffizio, deplora che "un campo nuovo aperto alla scienza naturale" si sia trasformato "in uno strumento di superstizione" dove spicca l'evocazione delle anime dei defunti dove "la proporzione manca tra i mezzi fisici e i risultati conseguiti" (DS, 2823), segno, forse, dell'intervento di una causalità occulta e preternaturale.



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mercoledì 11 marzo 2009

COS'È IL REIKI?

COS'È IL REIKI?
La lotta contro satana
(Per fare un po' di luce su questo fenomeno, abbiamo intervistato alcu­ne persoLa lotta contro satana che hanno praticato reiki: nessuno meglio di loro può dirci come stanno le cose e perché si deve evitarlo!)

26. Metodo di guarigione o di devianza?

Tra le tante testimonianze, ci è sembrata particolarmente interessante la storia di Stefania (26 anni, psicologa), che ha praticato molto questa tecni­ca. «ll reiki mi venne proposto come un metodo di guarigione naturale oli­stico (cioè per una guarigione di spirito, corpo e mente); ne rimasi subito molto affascinata e attratta, soprattutto perché mi venne presentato come qualcosa di scientifico e spirituale contemporaneamente. La parola reiki dovrebbe significare energia vitale universale: il reiki sarebbe quindi un'e­nergia di luce, di amore, di vita (una brutta imitazione dello Spirito Santo, per intenderci).

Ne venni a conoscenza quando una mia amica mi "offrì" un trattamen­to reiki (che è molto simile alla pranoterapia): in pratica mi impose le mani in determinate posizioni del corpo. Sentii effettivamente dell'energia, vibrazioni, calore uscire dalle sue mani. Mi spiegò che quel calore, il reiki, mi avrebbe potuta guarire e che anche io avrei potuto apprendere questa

tecnica partecipando ad un seminario di primo livello. Mi portò anche un opuscolo in cui, tra le altre cose, vi era spiegato che l'apprendimento del reiki si articola in 3 livelli: un primo livello per essere messi in contatto con l'energia e per imparare alcune tecniche semplici per dare reiki a se stessi e agli altri; un secondo livello per inviare reiki a distanza e per il tratta­mento mentale; un terzo livello per diventare maestri.

Ero da diversi anni lontana dal Signore e dalla Chiesa, ed ero molto in crisi: la mia salute era piuttosto disturbata e soffrivo di vuoto esistenziale che mi teneva quasi in uno stato di continua depressione. Mi rendevo conto che il mio razionalismo era fallito e che esisteva indubbiamente una dimensione spirituale... Il reiki mi affascinava! Era nuovo, esotico, spiri­tuale senza essere una religione, né una sètta, né si spacciava per magia. Anzi forse aveva qualcosa di scientifico e si parlava di guarigione: ne avevo veramente bisogno. Male che vada - mi dicevo - sarà una sciocchezza, mi farò quattro risate... può darsi che invece funzioni davvero e mi faccia del bene... per un fine settimana e a sole 250.000 lire si poteva provare. Che male poteva esserci?

Partecipando al seminario, ricevetti quattro iniziazioni, dei veri e propri riti che i maestri fanno ai partecipanti del corso. Ci avevano spiegato che questi riti servono a liberare quei blocchi che impediscono al reiki di attra­versare il corpo per uscire dalle mani e che dopo queste quattro iniziazio­ni saremmo stati irreversibilmente dei veri e propri canali di questa ener­gia universale.

27. Le iniziazioni

Venivamo condotti a due a due in una stanza a parte: il maestro stava di fronte a noi; dovevamo tenere le mani giunte e gli occhi chiusi, poichè era assolutamente proibito guardare ciò che il maestro faceva. Ad un certo punto, soffiava su alcuni punti del nostro corpo chiamati chakras. Subito dopo la prima iniziazione cominciai, effettivamente, a sentire un forte calo­re fuoriuscire dalle mie mani. Ovviamente durante il seminario i maestri ci decantarono i prodigi operati dal reiki, ci insegnarono come usarlo pratica­mente per guarire noi stessi e gli altri, come fare cioè i "trattamenti" reiki, in quali punti del corpo imporre le mani, per quanto tempo, etc.

Ci dettero inoltre tutta una serie di insegnamenti di origine esoterica, diametralmente opposti alla dottrina cristiana: che cos'è la Nuova Era, la reincarnazione, i chakras, l'aura... Ci venne infine raccontato che il reiki era stato scoperto da un monaco cattolico giapponese, un certo Usui, il quale, mentre era alla ricerca del segreto delle guarigioni di Gesù (pove­retto: non sapeva che Gesù è Dio!) avrebbe avuto una illuminazione medi­tando su alcuni sutra buddisti. È evidente che questa storia è utile per "accattivarsi" i cattolici: diversi miei conoscenti, cattolici praticanti (ma evidentemente molto ignoranti nella fede cattolica!) si sono fidati del reiki, pensando: "È partito tutto da un monaco cattolico: si vede che la Chiesa lo sa e lo approva!". Ma chi è mai andato a verificare questa storia? Ingenui figli della luce, che hanno a che fare con gli astuti figli delle tenebre! Come può un monaco cristiano spendere la sua vita ad insegnare come praticare reiki anzichè annunciare che Gesù Cristo è il Signore! Non si possono ser­vire due padroni, dice il Signore: o l'uno o l'altro.

28. Ma il reiki guarisce o no?

Un altro degli insegnamenti del corso è che la guarigione col reiki, essendo molto profonda, è molto lenta e prevede all'inizio della cura un peggioramento dei sintomi a tutti i livelli (come tutti i metodi di guarigio­ne naturale olistici, tra cui l'omeopatia). Infatti in quei giorni ed in quelli successivi, tutti, chi più chi meno, stemmo male, ma non ci preoccupam­mo: era segno che la guarigione era cominciata.

Questa trovata è davvero astuta, perché libera i maestri dalla responsa­bilità sugli effetti deleteri, ed anche tanto perfida, se pensiamo agli scom­pensi spirituali e psicologici che queste iniziazioni creano a danno delle persone più fragili e disturbate. Una mia amica cadde in una crisi con sdoppiamento di personalità. Dopo il seminario, si può anche non prose­guire a praticare reiki, ovviamente però ti viene detto che più lo pratichi individualmente o con altri, meglio è per te e per la costruzione di un mondo nuovo di pace e di amore. In realtà dopo le iniziazioni, il danno è fatto, sei ormai a contatto con questa "energia" e con la pratica puoi solo peggiorare la tua situazione.

Tornando a me, dopo l'iniziale peggioramento, soprattutto psicologico, sperimentai una forte euforia: avevo finalmente speranza di guarire, avevo un nuovo modo di aiutare gli altri e di lavorare per la pace, per un mondo diverso. Presa dall'entusiasmo, partecipai anche al secondo livello. Se avevo speso male le 250 mila lire del primo livello, non parliamo delle 750 mila del secondo. In questo secondo seminario, mi fu insegnato l'uso di tre simboli, assolutamente segreti (solo per gli iniziati). Mi sentivo sempre più potente. Praticavo molto questa tecnica ed attendevo la mia guarigione e illuminazione, senza rendermi minimamente conto di quello che mi stava succedendo. La mia fede sul reiki cresceva, alimentata da piccole cose che a me sembravano prodigi. Avrei dovuto migliorare, essere sempre più in armonia, guarire; invece ero sempre più nervosa, insensibile, apatica. Stavo cominciando ad accettare cose che avevo sempre considerato moral­mente sbagliate. Cominciai perfino a fare strane esperienze, come in una presenza minacciosa di fronte alla quale ero peggiorata gravemente. Non dormivo più. Ero spaventatissima, terrorizzata da quello che mi succedeva. A chi rivolgermi? cosa fare? La mia salute era peggiorata gravemente, non dormivo più, anzi la notte ero torturata da queste esperienze orribili. Stavo impazzendo? Eppure ero lucidissima. Non oso immaginare che fine avrei fatto se il Signore non mi avesse raccolta. "Ci hai fatti per Te, Signore, ed il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te!".

Fu proprio quando avevo toccato il fondo che un amico mi parlò di Gesù: dal suo comportamento traspariva una fede viva, una pace profonda, amore per gli altri. Ciò che lui mi raccontava di Gesù, mi toccava nel profondo del cuore, mi commuoveva; era come se per la prima volta aves­si sentito dire che Gesù Cristo era morto e risorto per salvare me, per sal­vare ciascuno di noi. Lentamente mi lasciai avvicinare dal Signore, parte­cipai ad alcuni incontri di preghiera e ripresi con incertezza a partecipare alla S. Messa. Fui come travolta dall'amore del Signore. Il Padre, come nella parabola del figlio prodigo, "mi era corso incontro e mi aveva abbrac­ciato". Era quest'amore che avevo ricercato tutta la mia vita, anche nel reiki. Era proprio quel Gesù Cristo - di cui mi parlava il mio amico - e la pace che solo Lui può dare, quello che avevo sempre cercato disperata­mente dappertutto, fuorché dove Egli è: nella sua Chiesa.

29. E il reiki?

Più mi avvicinavo al Signore, e più cercavo di capire quello che mi stava succedendo, "la verità tutta intera". Delle brave persone pregarono per me e mi aiutarono a fare luce su tutto questo. Cominciai a leggere il Vangelo e fu veramente lampada ai miei passi, luce sul mio cammino. Ricordo che tra i tanti brani fu particolarmente chiarificante l'episodio del mago Simone. Mi sorgevano un'infinità di domande: che cos'era allora questo reiki? perché costava? perché era tutto così segreto? cos'era quel soffio? Dice il Signore: dai frutti capirete com'è l'albero. Perché invece di guarire, stavo sempre peggio? Perché ero sempre più nervosa e indispo­nente verso le persone? Lo Spirito Santo, dopo avermi fatto fare esperien­za del vero amore, mi stava aprendo la mente alla verità: mi sentivo tradi­ta dal reiki, scoprivo l'orrore di quella menzogna e dei miei peccati. Non sopportavo più quel flusso che mi usciva dalle mani, non volevo più quel­l'energia; mi avevano detto che l'iniziazione era irreversibile, ma il Signore mi liberò definitivamente da quel flusso durante una S. Messa in cui rinunciai con tutta me stessa a Satana e ad ogni potere occulto. Prova più chiara di così il Signore non avrebbe potuto darmela: se il reiki fosse venuto da Dio, per quale motivo me lo avrebbe tolto?

Gesù mi ha presa per mano ed è cominciato per me un cammino di puri­ficazione spirituale e di fede meraviglioso, in cui il suo amore mi ha lenta­mente ricostruita. Ero da buttar via, ma non per Gesù, non per Lui che può far rifiorire il deserto. Ricordo la bellissima sensazione di provare di nuovo le mie emozioni, il "miracolo" di ricominciare a dormire. Ringrazio il Signore per tutte quelle persone che mi hanno aiutata con le preghiere di liberazione. "Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Egli mi ha salvato e lo voglio lodare" (Salmo 34)».

30. Reiki: scienza o fantascienza?

Il reiki non può essere scientifico, poichè tutto è soggettivo: c'è chi ha all'inizio qualche miglioramento (effetto placebo?), e i peggioramenti solo con il passare del tempo, chi sta male subito... insomma tutto è possibile e nulla è certo. Il rischio è che mentre la scienza "vera" si ferma davanti al fenomeno che non è spiegabile, perché la teoria proposta non è verificabi­le, oppure è basata su fattori soggettivi non ripetibili da tutti in ogni luogo. L'uomo comune, non conoscendo questo confine, pretende di far entrare nella scienza anche ciò che è magico o soprannaturale, soprattutto con l'af­fermare che sono forze ancora sconosciute. È ingenuo e sorpassato pensa­re che la scienza un domani spiegherà tutto.

31. Il reiki viene da Dio?

Ma se il reiki non è scientifico, allora che cos'è? I maestri di reiki affer­mano che esso è spirituale. Ma se è spirituale, viene da Dio? Può venire da Dio un "potere" che costa denaro, e non poco... Può venire da Dio un qual­cosa che avviene nella segretezza, con iniziazioni, simboli occulti? La con­sacrazione eucaristica e l'ordinazione sacerdotale avvengono alla luce del sole, tutti vi possono partecipare e senza pagare quote d'iscrizione! Può venire da Dio qualcosa che ha non pochi e preoccupanti "effetti collaterali"?

- La verità è una: Gesù Cristo "via, verità e vita".

- La Nuova Era è un movimento religioso che rifiuta ogni forma struttu­rata e dogmatica di religione (in particolare il Cristianesimo!) propo­nendo invece un miscuglio di ideologie e credenze ricavate soprattutto dall'occultismo, spiritismo, esoterismo e dalle religioni orientali.

Afferma, ad esempio, che Dio è l'Universo, che l'uomo è l'Universo, e che quindi l'uomo è Dio! (Come non riconoscere in questo il sibilo del­l'antico Serpente che fece cadere in peccato Adamo ed Eva, dicendo loro la stessa menzogna: "Sarete come Dio"?).

La Nuova Era è contraria alla dottrina cristiana perché, considerando le religioni superate, si propone di sostituirle e di distruggerle; con una sotti­le sostituzione ed una lenta infiltrazione ideologica ne vuole minare i fon­damenti. Contrariamente a quanto afferma la Nuova Era, noi crediamo che Gesù Cristo è Dio, il nostro unico Salvatore, e che l'uomo è una sua crea­tura.

Per reincarnazione si intende il passaggio o trasmigrazione dell'anima da un corpo ad un altro, seguendo il ciclo delle vite, secondo la legge del Karma (le azioni di un uomo generano la sua condizione futura con fer­reo determinismo). Il Cristianesimo afferma l'unicità e l'identità "spe­ciale" di ogni persona che è irripetibile e che, dopo la morte, non viene perduta, ma è in attesa della resurrezione ultima che prevede anche la riacquisizione del proprio corpo, ma glorioso se si salverà. Gesù Cristo, quando è apparso agli Apostoli, ha mostrato loro il suo corpo glorioso con i segni della sua passione e crocifissione. Gesù non si è reincarna­to, è risorto! Anziché credere a retribuzioni deterministiche ai nostri peccati, la Chiesa ci parla della misericordia di Dio che accoglie sempre il nostro sincero pentimento e ci giudicherà alla fine della vita in base a quanto avremo amato Dio sopra ogni altra cosa ed il prossimo come noi stessi!

La guarigione col reiki parte dalla volontà e intenzionalità dell'uomo che decide perché e se utilizzare una presunta energia con tecniche par­ticolari; lo scopo è la guarigione fine a se stessa, oppure "l'illuminazio­ne".

La guarigione nel nome di Gesù è l'intervento della volontà di Dio che attraverso il credente vuole manifestare il suo amore per il malato. Lo scopo è la manifestazione della gloria di Dio e del suo regno. Non avvie­ne perché si praticano "tecniche particolari", ma avviene in un incontro libero, personale e particolare della fiducia (fede) dell'uomo con l'amo­re di Dio.

Per reiki si intende la generica ed universale energia che pervade l'Universo e che ognuno può decidere di appropriarsene ed utilizzarla. Lo Spirito Santo è la terza Persona della SS. Trinità: è lo Spirito d'a­more e di vita, inviato dal Padre e dal Figlio, su tutti coloro che credono nella morte e resurrezione di Gesù Cristo. Contrariamente al reiki, l'uo­mo non se ne può appropriare, ma è un "dono" del Dio Uno e Trino. Gesù è vivo, vicino a noi. Non vale la pena, anzi è rischioso cercare l'Amore dove non c'è!


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Rifiuto di Dio, paganesimo e possessione diabolica

Rifiuto di Dio, paganesimo e possessione diabolica

CITTA’ DEL VATICANO - Oggi si vive come se Dio non ci fosse. Questo è il peccato più comune e diffuso; questa è la radice di tutti i mali. A troppa gente non interessa più né Dio, né Cristo, né la Chiesa. Cosa perdono? Tutto! La stessa gioia di vivere e anche la speranza. Vanno verso la disperazione finale, per non aver amato e cercato quell’unico Dio che poteva farli felici.

- Dio è Amore: dove non c’è Dio, non c’è amore, ma gelo e odio, invidia e gelosia, ira e violenza.

- Dio è Vita: dove non c’è Dio, tutto muore e non c’è rispetto per la vita. Oggi siamo alla falsa “Civiltà della morte” (Giovanni Paolo II).

- Dio è unità e comunione di Persone: dove non c’è Dio, non c’è né unità né comunione, ma divisione e confusione; non c’è pace, ma contraddizione, menzogna, aggressione e guerra.

- Dio solo è Dio: dove non c’è Dio come unico Signore, pullulano gli idoli e l’uomo diventa schiavo di Satana. Si assiste oggi all’esplosione del Satanismo come non mai (magia, stregoneria, sètte sataniche, etc.) e ad una vera idolatria di ogni genere (nello sport, nello spettacolo, nel tempo libero, nel campo della salute, etc.). E’ idolo ciò per cui ci si sacrifica. Come uscirsene?

Invito a cercare Dio e il Suo Regno. Oggi non regna Dio: per questo c’è ovunque disperazione e caos, violenza e morte, menzogna e inganno, ingiustizie a livello planetario, crollo dei valori, compresa la famiglia. Gli uomini rifiutano Dio e il Suo Cristo: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi” (Lc 19,14).

A tutti diciamo:

- “Cercate il Signore mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino” (Is 55,6).

- “Il nostro Dio è un Dio che salva; il Signore Dio libera dalla morte” (Sal 68,21).

Ateismo pratico e crollo della fede: segno degli ultimi tempi. Siamo prossimi alla seconda venuta di Gesù nella gloria (parusìa)? Guardare i “segni”.

- “Quando verrà il Figlio dell’uomo, troverà la fede sulla terra? (Lc 18,8).

- “Prima dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione” (2Tes 2,3). L’apostasia è la perdita della fede. Non è oggi generale?

- “Come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d’improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobri” (1Tes 5,2-6). Forse che molti oggi non “dormono” nei loro peccati?

Il Signore verrà e ristabilirà ogni cosa: instaurerà il Suo Regno di amore e di pace. Chi è pronto?



- “Secondo la promessa del Signore, noi aspettiamo Cieli nuovi e Terra nuova in cui avrà stabile dimora la giustizia. Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, cercate d’essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace. La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza” (2 Pt 3,13-15). “Il Regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15).

La nuova creazione comincia con la conversione: opera dello Spirito Santo e della buona volontà. Chi non vuole?

Solo chi seguirà Gesù fino alla fine e si lascerà purificare da Lui entrerà nel Suo Regno. Chi è puro e degno di sedere alla Sua mensa?

- “Se non ti laverò, tu non avrai parte con Me” (Gv 13,8), disse Gesù a Pietro. Abbiamo tutti bisogno di essere purificati, anche oltre il Battesimo già ricevuto. La purificazione avviene mediante la Croce e la penitenza sacramentale. Bisogna iniziare seriamente a riconoscere le proprie colpe e a purificarsene con l’aiuto della Chiesa, che ha il potere di togliere i peccati, per i meriti della Passione di Cristo, mediante la Confessione sincera davanti al Ministro di Dio.

Bisogna affidarsi a Maria Santissima, secondo la volontà di Gesù morente in Croce. Chi può ottenere Grazia meglio di Lei?

- “Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discpolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” (Gv 19,26-27).

Bisogna consacrarsi a Maria Santissima, affidando a Lei la nostra vita e le nostre preoccupazioni. Anticipo del Regno è la divina consolazione che si ottiene da Gesù crocifisso.

- “Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a Colui che hanno trafitto” (Zac 12,10).

- “Uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua” (Gv 19,34).

Bisogna imparare a dire con Gesù e Maria: “Padre, sia fatta la tua Volontà”. Ci si deve accostare a Gesù Crocifisso con viva fede, sapendo che Egli è salito sulla croce per causa nostra, per offrire il sacrificio della sua vita per noi peccatori. Bisogna imparare a guardare Gesù con amore sincero e implorare il suo perdono e il suo Sangue. Non ci si può giustificare dicendo, come fanno alcuni: “Io sono credente, ma non praticante”. Padre Gabriele Amorth, famoso esorcista, dice che pure il demonio è credente (“Mai trovato un demonio non-credente!”), ma non è certo praticante! Nella sua ultima Enciclica sull’Eucaristia, il Papa Giovanni Paolo II affermava: “Non basta la fede, ma occorre perseverare nella grazia santificante e nella carità, rimanendo in seno alla Chiesa col corpo e col cuore; occorre cioè, per dirla con le parole di San Paolo, “la fede che opera per mezzo della carità” (Gal 5,6) (Ecclesia De Eucaristia n.36). Il clima odierno è quello del nuovo paganesimo, in cui pullulano gli idoli: cantanti, attori, persone dello spettacolo, calciatori, corridori di “Formula Uno”, e si affermano i nuovi culti nelle nuove cattedrali: lo stadio, la discoteca, la spiaggia, i pub, le palestre, la Tv. In genere ci si allontana da Gesù Cristo come unico Salvatore e dall’adesione attiva alla sua Chiesa, con i suoi Sacramenti, la sua Liturgia, specialmente la Santa Messa domenicale. Sempre più si lascia la preghiera e la meditazione del Vangelo, non si ascolta il Magistero della Chiesa (il Papa e i Vescovi), non si accettano più le norme morali che una volta erano certe, indiscusse e da tutti accettate, come l’indissolubilità del matrimonio, la condanna dell’aborto e della omosessualità come stile di vita, l’esclusione dei rapporti pre-matrimoniali, la condanna della droga e dell’ubriachezza, della convivenza, dell’immoralità, del divorzio, dell’aborto. Il “diabolico” entra sempre più nella vita degli uomini. Prove ne sono la progressiva perdita della fede di tanti (“apostasia”), la ribellione a Dio, il rifiuto del Vangelo, l’abbandono della Chiesa e della preghiera, l’imbarbarimento dei costumi, l’esaltazione del vizio, la molteplice presenza del magico, il boom dell’esoterico, l’esplosione del terrorismo e della violenza a tutti i livelli: dalle famiglie ai rapporti tra gli Stati. Dal punto di vista religioso, si sa che dove regna il peccato, regna Satana e le conseguenze non sono buone né a livello personale, né a livello della famiglia, né a livello della società. Una grande quantità di persone pratica la magia o ha qualche contatto con l’occulto. Per molti la fede cristiana non dice più nulla o è mescolata a riti orientali, al credo nella reincarnazione, alle tecniche di autoliberazione, di sviluppo del potenziale della mente, di raggiungimento di nuove frontiere dello spirito come promettono la New Age, la Meditazione Trascendentale, Scientology, lo Yoga e altre discipline esoteriche, pseudo-mistiche, orientali e non. Dobbiamo saper diagnosticare la presenza del male e la sua natura, le sue radici e le porte di entrata, al fine di sapere come combatterlo efficacemente. Il terreno di base su cui il male si stabilisce è l’indifferenza religiosa, la lontananza dalla Chiesa e dai Sacramenti, una vita di credenti “non praticanti” o di non credenti. In questi è facile che si stabilisca l’azione malefica che tende a distruggere la persona, le sue relazioni, il suo orientamento a Dio. Chi vive in grazia di Dio è certamente più protetto dal male. Ma oggi sono molti quelli che vivono come se Dio non ci fosse e ben lontani dai mezzi di salvezza (i Sacramenti). Vogliamo enucleare alcuni sintomi che frequentemente si trovano in coloro che hanno avuto, anche a loro insaputa, contatti col preternaturale, col male, col demonio in persona:

a) a livello mentale: ossessioni, amnesie, sdoppiamento di personalità, confusione;

b) a livello fisico: mali “strani”, malèfici e non patologici, resistenti a tutte le cure;

c) a livello relazionale: impedimenti nel legare con altri, nel fidanzamento e nel matrimonio o nell’avere figli;

d) a livello religioso: grossi impedimenti nella preghiera e nel rapporto con il sacro;

e) a livello professionale: blocchi nella carriera, nello studio, nell’impiego di lavoro;

f) a livello economico: rovesci di fortuna, spese impreviste, sventure a ripetizione;

g) a livello esistenziale: impedimenti di ogni genere e disgrazie fino alla “disperazione”;

h) a livello ambientale: infestazione di case, terreni, negozi, mobili, animali.

Satana è il distruttore, l’avversario, il “diàbolos”, cioè colui che si getta di traverso per fare danno, colui che provoca la sventura come a Giobbe, colui che tenta di allontanare l’uomo da Dio e dal suo destino soprannaturale: essere felice con Dio. Satana è il re del peccato e il più grande istigatore al peccato e negatore di Dio, “omicida fin dalle origini e padre della menzogna” (cf. Gv 8,44). Egli tenta di far allontanare il cuore dell’uomo da Dio e riempirlo di idoli e di peccati. Il suo obiettivo è impadronirsi dell’anima dell’uomo, attraendo al male la sua volontà. Chi pecca, anche se non lo sa, si dà a Satana. Solo Gesù Cristo ci può liberare: e proprio per questo Egli è venuto. “Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui” (At 10,38). Non ci sono altri che possono liberarci dal male. A Gesù bisogna ricorrere. Così fanno gli esorcisti, anche quelli non autorizzati dalla Chiesa, come certi maghi e guaritori, che lo scrivono nei loro biglietti di presentazione per attirare clienti e fare lucro. Essi saranno sconfessati da Cristo nel giorno del loro giudizio come “operatori d’iniquità” (cf. Mt 8,23). E’ ai veri ministri di Cristo che bisogna fare ricorso. L’azione satanica è malefica: fa male a tutti i livelli. Solo la piena conversione del cuore a Dio e la Grazia di Gesù Cristo ce ne possono liberare e risanare. Bisogna tornare a Dio e a Colui che Egli ha mandato per la nostra Salvezza: Gesù Cristo, Dio-fatto-uomo. Non c’è altri che possa liberarci. Dobbiamo saper riconoscere quali sono i segni dell’azione diabolica in un soggetto, quali sono le fonti o porte d’entrata del male e come liberarsene.



Segni dell’azione diabolica (non esclusivi né assoluti) sono:



- mali fisici “strani” non riferibili a malattie (esami clinici spesso negativi) e refrattari alle cure;

- confusione mentale, ansie e paure immotivate, crisi d’ira, di violenza, di bestemmia;

- mal di testa, insonnia, incubi, facile stanchezza immotivata, occhi pesanti, “voci” strane;

- impulsi irresistibili all’adulterio, ad una sessualità senza regole né ritegni; sentirsi “catturati” da un amore travolgente e irrazionale che porta a separarsi dai propri cari e a fuggire da loro;

- dipendenza da fumo, alcol, droga, video-giochi, spettacoli-Tv, con una vera e propria schiavitù;

- depressione, “chiusura” in casa, stato di “disperazione”, voglia di suicidio o di omicidio;

- rifiuto del sacro, della preghiera, della Chiesa, dei Sacramenti, del Santo Rosario e della Santa Messa, della figura del prete, sbadigli continui durante la preghiera;

- mancanza di pace personale e familiare: continui litigi, contraddizione, parapiglia;

- rovesci di fortuna, frequenti incidenti, blocchi nello studio, nella carriera, impedimenti nel fidanzamento, nel matrimonio e nella fecondità; crisi immotivate di gelosia fino alla violenza;

- anoressia o bulimia; strani movimenti delle membra o gonfiori improvvisi; tumori “maligni”;

- avvertire “presenze” accanto a sé, uscire dal proprio corpo durante il dormiveglia;

- sogni premonitori, scrittura automatica, chiaroveggenza, premonizione, visione di fantasmi;

- strane vertigini, brividi in certi luoghi, voci interne o all’orecchio, visioni;

- luci che si accendono da sole, strumenti e apparecchi Tv che partono da soli;

- infestazione di case e ambienti con parassiti, animali strani o velenosi, muffe, rumori strani, scricchiolii in certe stanze, macchie sui muri o i pavimenti che non vanno via;

- ostinazione in una condotta peccaminosa e in una vita senza Dio, piena di idoli e di paure.

E’ soprattutto nella Chiesa che Gesù opera. “In Gerusalemme sarete consolati!”. “Ecco, Io riverserò sopra la casa di Davide e gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di Grazia e di consolazione. Guarderanno a Colui che hanno trafitto…” (Zac 12,10). Bisogna cominciare da qui: andare davanti a Gesù Crocifisso, contemplarlo, amarlo, chiedergli perdono e invocare il suo preziosissimo Sangue su di noi e sul mondo intero. Siamo stati comprati a caro prezzo: il Sangue dell’Uomo-Dio. Poiché Egli ha vinto il peccato e Satana, dobbiamo invocare il Sangue di Gesù perché ci purifichi dai nostri peccati e da ogni influsso malefico.

La fenomenologia è polimorfa e varia da soggetto a soggetto; può essere incostante, ma di solito è di lunga durata (anni) e non recede con nessuna terapia. Chi è colpito da questi sintomi va a finire prima o poi da qualche mago, che di solito complica il quadro e aggrava le cose. Infine si arriva dal sacerdote, il quale spesso manda dallo psicologo o dallo psichiatra e non è di alcun sollievo. Se invece si cominciano le preghiere di liberazione, si dà la strada giusta, che deve sempre portare ad una rinnovata vita di fede e pratica dei Sacramenti. A volte durante le preghiere si hanno delle reazioni indicative dell’azione malefica in questi soggetti. Esse confermano la diagnosi e a poco a poco, col procedere delle sedute di preghiera, si vanno attenuando. Sono:

- erutti o tosse infrenabile, agitazione, caduta a terra, sonno, parole strane, bestemmie, vomito o conati di vomito, alterazioni dello stato di coscienza, rifiuto di partecipare alla preghiera, sputi, movimenti incontrollabili delle membra e del tronco, grugniti animaleschi, ostilità e aggressione contro il sacerdote e le altre persone presenti, confabulazione;

- vivo dolore alla nuca, alle tempie, agli occhi, al centro del petto e sulla bocca dello stomaco;

- talvolta si ha reazione all’acqua benedetta e all’imposizione delle mani del sacerdote, fino a cadere a terra, a contorcersi o a rimanere in uno strano torpore.

L’anamnesi di queste persone rivela una o più fonti malefiche. Le più note sono:

- aver avuto incontri con persone che hanno dei “poteri”: maghi, megere, cartomanti, medium. Operatori dell’occulto, guru, istruttori di tecniche orientali, di pratiche magiche, guaritori, “sensitivi”;

- aver avuto ascendenti diretti (nonni o genitori) con particolari “doni” o capaci di fare magia;

- aver desiderato poteri preternaturali: lettura del pensiero altrui, chiaroveggenza, potere di guarigione, di levitazione, di manipolazione della volontà altrui, di onnipotenza;

- la scrittura automatica, i carismi diabolici, gli “spiriti-guida”;

- la pratica di riti di magia, il portare amuleti, talismani, “protezioni magiche”;

- aver partecipato a sedute spiritiche e aver fatto da medium;

- aver praticato pranoterapia, Yoga, Reiki, Meditazione Trascendentale, Scientology;

- adesione alla New Age, alla reincarnazione, alle religioni orientali (Buddismo, Induismo…);

- oppure allo spiritismo, alla teosofia, all’antroposofia, alla massoneria o a sètte sataniche;

- lettura di libri di magia, di astrologia, di esoterismo, di stregoneria;

- frequenza a “messe nere”, a concerti rock di musica satanica, uso frequente di droghe;

- aver seguito corsi di “channeling”, di “iniziazione” esoterica, di scoperta di vite precedenti;

- aver ricevuto “maledizioni” da persone ostili e malefiche (maghi, zingare, megere, persone molto malvagie);

- contatti frequenti con persone astiose, invidiose e “negative”;

- aver subito “fatture”, “legature”, “malocchio” da persone nemiche e malefiche;

- avere bambini irrequieti, infrenabili, che rifiutano il cibo, col sonno interrotto da grida, da incubi;

- uso di tarocchi, di giochi magici, di carte particolari con mostri, scheletri, fantasmi, orchi;

- blocchi negli studi, nel fidanzamento, nel lavoro, nelle amicizie, negli affetti, negli affari;

- schiavitù al gioco d’azzardo, ai video-giochi, ai video “porno”, al sesso sregolato, all’alcol.

Affidiamoci al Sangue di Gesù. Questo divin Sangue paralizza le forze demoniache e risana le nostre ferite. “Per le Sue piaghe siamo stati guariti” (Is 53,5). "Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere se- condo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Vi libererò da tutte le vostre impurità” (Ez 36,24-29). Questa promessa si deve compiere ora anche in noi. “Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: «Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell’uomo». E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui” (Mc 1,21-26). Il passaggio di Gesù in mezzo agli uomini è stato un susseguirsi di grazie: di guarigioni, di conversioni, di liberazioni dal Maligno. E ciò avviene ancora, se c’è fede in Lui. D’altro canto, non si può certo dire che il demonio sia andato … in pensione! Più ancora che ai tempi di Gesù, Satana è attivo e potente: ha in mano mezzi che allora non esistevano (televisione, internet, cellulari, etc.) e gli operatori dell’occulto lavorano e si moltiplicano. Ma con la potenza della preghiera, possiamo ottenere tutto.



di Don Giuseppe Tagliareni*



*Sacerdote esorcista


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giovedì 5 marzo 2009

I “POTERI” DELLA PRANOTERAPIA NON SONO IL CARISMA DI GUARIGIONE

I “POTERI” DELLA PRANOTERAPIA NON SONO IL CARISMA DI GUARIGIONE


Diventa ora più semplice comprendere come la guarigione che proviene dal diavolo ha lo scopo di generare confusione in vista di un male più grande e non ha nulla in comune con il carisma della guarigione: “… a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell’unico Spirito”. ( 1 Cor. 12,9). Questo dono che Dio fa gratuitamente, è accompagnato dai doni della fede e della compassione ed è esercitato solo in un ambiente di preghiera, durante il quale si loda Dio, ci si offre al Signore come canali di misericordia attraverso la quale Egli – per mezzo dello Spirito Santo – passa per raggiungere e guarire gli ammalati.



La pranoterapia
Generalmente coloro che praticano questa terapia hanno nella loro sto­ria personale o in quella dei loro genitori, collegamenti con la magia, lo spiritismo, etc. Per chi non lo sapesse, la pranoterapia è nata in seno al tan­trismo come pratica magica per ottenere la guarigione dei malati tramite il prana che significa soffio vitale che il dio del vento Voyù della religione indù, avrebbe donato ai suoi seguaci. Il fatto che tanti credono a queste sciocchezze mitologiche è la prova dell'accecamento spirituale in cui tanti si trovano e profetizzato da San Paolo: "Verrà il tempo in cui gli uomini non sopporteranno più la sana dottrina, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole" (2 Timoteo 4,3-4).

Questa concezione è poi giunta in Occidente per indicare una presunta energia cosmica che la scienza ha dimostrato inesistente. Il Cardinale Ratzinger, Prefetto per la congregazione per la dottrina della Fede, ha dichiarato a riguardo della pranoterapia: "Le pretese doti di guarigione dei pranoterapisti sono un segno di paganizzazione e non hanno nulla a che vedere con la fede cristiana e con il carisma delle guarigioni. Fanno parte di un terribile mondo sotterraneo".

Purtroppo sono molte le persone che fanno ricorso alla pranoterapia, perché praticata da qualche sacerdote o raccomandata da qualche suora. Proprio attraverso questi religiosi è la Chiesa stessa che viene danneggia­ta. Padre Gabriele Amorth ha detto così di questi sacerdoti e religiosi: "Sono ciechi che guidano altri ciechi! È ignoranza colpevole da parte di quei sacerdoti. In questo caso non occorrono condanne vescovili; ci sono già le condanne della Bibbia, dei Concili e della Congregazione per la Dottrina della Fede". Il sottoporsi alla pranoterapia o il praticare que­sto tipo di guarigione diventa un sicuro ostacolo allo spirito di pre­ghiera e al dialogo con Dio. Per tutti coloro che si sottopongono alle cure dei "guaritori" la preghiera diventa un'abitudine ed il rapporto con in gua­ritore diventa di dipendenza (che spesso gli frutta molto denaro!). La vera liberazione e guarigione è quella di Cristo al quale nulla è impossibile. Secondo la nostra fede è infatti Dio che guida l'uomo e guarisce. Secondo i guaritori è invece l'uomo a dirigere Dio e a guarire per mezzo dei propri doni. Per loro infatti il naturale deriva da una visione metafisica derivata da filosofie pagane.

33. I guaritori

Sono molte le vittime di guaritori che si dicono dotati di "poteri" in grado di agire nel campo delle guarigioni fisiche. Essi ingannano i loro clienti affermando quasi sempre di essere in comunione con la Chiesa. Affermazione resa ancora più credibile da quei religiosi e da quelle reli­giose che non solo li frequentano, ma collaborano con essi, consigliandoli ai sofferenti. I "poteri" di questi guaritori quasi sempre sono ereditati da qualche antenato e più che di "poteri" bisognerebbe parlare di "spiriti" da cui provengono i "poteri" sotto forma di "energia" o "calore" o "fluido" che essi manipolano a loro piacimento con l'imposizione delle mani, o con la recita di finte preghiere imparate a memoria. Preghiere usate sempre come formule magiche e quindi contrarie alla fede cristiana!

Numerosi sono i danni fisici e spirituali ottenuti proprio dall'intervento dei "guaritori". 1 cristiani poco informati cadono con facilità nelle loro mani, convinti che quello che essi usano per guarire sia semplicemente un "dono naturale" che tutti possono avere. Dall'altro canto i "guaritori" mentono affermando di aderire strettamente alla Chiesa. Questo lo dichia­rano per tranquillizzare i loro "pazienti ". Ad esempio i pranoterapisti dico­no che il loro fluido sia un "carisma di guarigione " e come gli Apostoli di Cristo pretendono di imporre le mani (che non sono consacrate come quel­le dei sacerdoti). Essi affermano che anche Gesù era un "grande pranote­rapeuta" (è falso: Gesù è il Figlio di Dio, non un pranoterapeuta) e che le sue parole: "E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che cre­dono: nel mio nome scacceranno i demòni... imporranno le mani ai malati e questi guariranno" (Mc 16,17-18), sono proprio un invito a scoprire que­sto dono naturale presente in ogni uomo e a diventare così guaritori.

Ma Gesù ha parlato di `fede" in Lui, non di `fluido". Questo esclude anche che si tratti di un "dono naturale", ma che si tratta invece di un "carisma" (dono) che Dio concede solo ai cristiani che credono in Gesù, lo seguono e si servono di tale carisma per diffondere il Vangelo e la sua Chiesa e non per fare soldi, come fanno i guaritori e i pranoterapisti (anche se spesso mascherano la cosa chiedendo solo "offerte"!). Questo è quanto le Scritture e la Santa Chiesa ci insegnano. Tale concetto è in netta con­trapposizione con la "pranoterapia" ed i cosiddetti "doni di guarigione" visti come "doni naturali". Infatti se fossero doni naturali escluderebbero la necessità della preghiera. Il Dio Onnipotente, il Creatore di ogni cosa non ha bisogno del "fluido" o del "calore" dei guaritori per poter sanare. Chiede solo la fede, la preghiera, la pratica assidua della Confessione e della S. Comunione.

La maggior parte dei guaritori usa pratiche come la pranoterapia, la riflessologia, l'ipnosi, 1'ESP (percezione extrasensoriale), l'agopuntura, il reiki e le tecniche orientali di meditazione (il bio feed back, il training autogeno, lo zen, lo yoga, 1'aikido, il tai-chi-chuan, lo shiatzu, i corsi di "Dinamica mentale di base", l'omeopatia, etc.)

Pure un documento dell'Ufficio Nazionale dei Vescovi Italiani (Cei) per la pastorale della sanità del 20/10/2000, mette in guardia dai rischi per la salute, ma anche per il coinvolgimento di queste terapie alternative con filosofie orientali "non compatibili con la fede cattolica e qualche volta perfino accompa­gnate da pratiche occultistiche". Il documento, parlando di medicina non convenzionale si riferisce a "tutte quelle prassi mediche non fondate su riscontri di anatomia, fisiologia, patologia e terapia: erboristeria, ago­puntura, omeopatia, pranoterapia, rifessologia, iridologia, reiki e shiatzu, che possono rappresentare un rischio per i pazienti che abbandonano le terapie tradizionali, ma di comprovata efficacia".

Se hai praticato o se stai praticando anche solo una di queste tecniche sopra elencate ecco forse spiegata l'origine di tutti i tuoi problemi. Da questo grave pericolo non sono esclusi i cosiddetti autodidatti, cioè tutte quelle persone che consultano libri o riviste specializzate di magia in cerca di fortuna, successo e amore, e quelli che telefonano ai maghi o credono nell'oroscopo lasciandosene quasi condizionare. Per uscirne è necessario che tu ritorni seriamente a Dio, chiedendo aiuto a persone come santi sacerdoti o esperti esorcisti. E solo con la sincera rinuncia a queste tecni­che ed il totale ritorno a Gesù Cristo potrai essere definitivamente libero.


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